Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.

Temperatura ambienti di lavoro

Archivio Igiene del lavoro/Microclima/DPI/Segnaletica.
Questo archivio raccoglie tutte le discussioni relative all'igiene del lavoro, microclima negli ambienti di lavoro e DPI - Dispositivi di Protezione Individuale (Riservato agli abbonati)
Rispondi
Avatar utente
Max DP
Messaggi: 564
Iscritto il: 08 ott 2004 10:03
Località: Cordenons (PN)

Ciao a Tutti,
sto cercando dei riferimenti normativi per il microclima. In particolare qualche norma che mi indichi, in base alla tipologia di lavoro, la temperatura minima e quella massima degli ambienti di lavoro. Ho visto che qualcosa si trova per le norme tecniche ma la legislazione non riesco a definirla.
Qualcuno ha gia' affrontato il problema?

Grazie a tutti e buon lavoro  :smt006
Se non avete un amico che vi corregga i difetti
pagate un nemico perché vi renda questo servizio.
digger1

Sono nuovo del forum,quindi per prima cosa saluto tutti...
:smt006
Per quanto riguarda la questione microclima, me ne sto occupando in questo periodo, ad ogni modo un utili riferimento potrebbe essere il Decreto Ministeriale 18 maggio 1976 (in Gazz. Uff., 20 maggio, n. 133). Disposizioni in ordine agli impianti di condizionamento o ventilazione di cui allalegge 11 novembre 1975, n. 584, concernente il divieto di fumare in determinatilocali e su mezzi di trasporto pubblico.
in realtà è stato l'unico riferimento normativo nazionale che esplicitamente menzionasse una specifica temperatura....vero è che si tratta di traslare il contenuto del DM.
fatemi sapere cosa ne pensate.
grazie
Avatar utente
Delma
Messaggi: 402
Iscritto il: 12 ott 2004 09:02
Località: Milano

ne avevamo discusso nel vecchio forum (quasi vetusto, ormai) ma, pur cercando, non ho trovato i riferimenti...
se non ricordo male direi che per i valori non ci sono obblighi di legge sui minimi ed i massimi previsti, ma "consigli generici" (come l'art. 11 del 303/56, per avere una temperatura interna confortevole ed adeguata all'organismo umano...).

Su altri testi si trovano consigliate temperature 18°-20° per il periodo invernale , per l'estiva con condizionamento un delta T interno- esterno di 5°-7°... torno alla ricerca, magari salta fuori il vecchio post...
Luca
Agisci da uomo di pensiero e pensa da uomo di azione. (Henry Bergson)
digger1

leggendo il DM 18/05/76, si fa riferimento al fatto che il condizionamento dell'aria deve garantire che la temperatura e l'umidità relativa dell'aria debbono essere mantenute entro iseguenti limiti: a) nei periodi nei quali non è necessaria la refrigerazione
dell'aria la temperatura interna deve essere mantenuta tra i 18 ºC e 20 ºC;
l'umidità relativa deve essere compresa tra il 40 ed il 60 per cento; b) nei
periodi nei quali è necessaria la refrigerazione dell'aria la differenza di
temperatura dell'aria tra l'esterno e l'interno non deve superare il valore di 7 ºC.

Non avendo trovato altri riferimenti ne desumo che questi possano essere applicati come limite.


Evidenzio a digger1 che, se lo vuole, puo' postare da registrato in quanto il suo Username 'digger' e' ora attivo.

Cordiali saluti e grazie per i suoi interventi nella ns. community.

Mod  :smt039
Avatar utente
Salvatore
Messaggi: 13
Iscritto il: 19 ott 2004 14:45

Ho qualcosa qui..ci sono diversi metodi di valutazione da scegliere in base all'attività oggetto d'indagine. leggermente complicato..ma chiarisce le idee e fornisce utili indicazioni.
Saluti
Salvatore


Ringrazio sentitamente Salvatore per il documento che ha riportato in allegato che, ricordo, e' visibile solo agli utenti registrati
http://www.forumsicurezza.com/forum/pro ... 8a92d5a742
Colgo l'occasione per ricordare a tutti i registrati nel Forum che hanno a disposizione ca. 250 kB a testa per inserire allegati.
Nel caso tale quota venisse superata (o se non si volesse intaccarla) potete sempre mandare a me il documento, foto, ecc... che volete allegare che poi provvedo a riportarlo nel post che mi indicherete.

La mia mail e':

webmaster@sicurezzaonline.it

Grazie a tutti per la collaborazione.

Mod  :smt039
Allegati
microclima2.pdf
(153.79 KiB) Scaricato 58 volte
Avatar utente
Max DP
Messaggi: 564
Iscritto il: 08 ott 2004 10:03
Località: Cordenons (PN)

Grazie Salvatore,
il documento che hai allegato e' veramente ben fatto. Ho dato solo una veloce letta ma nel week-end lo studiero' attentamente!

Ciao e grazie ancora.
Se non avete un amico che vi corregga i difetti
pagate un nemico perché vi renda questo servizio.
Avatar utente
Marco
Messaggi: 979
Iscritto il: 14 ott 2004 15:45

Ciao Max DP

Il microclima nei luoghi di lavoro è regolamentato dall'articolo 11 del Decreto Presidente Repubblica n. 303 del 19.03.1956. Per poter stabilire quando la temperatura è "adeguata" si possono seguire due strade: a) si può fare uno studio dei parametri microclimatici in relazione alle modalità di lavoro ed all'abbigliamento indossato, il tutto concluso con una valutazione sanitaria; b) si può utilizzare una norma armonizzata emanata da un Istituto Normatore.

Io ho sempre utilizzato le Norme UNI EN ISO ... però riconosco che sono sufficienti, ma non necessarie.

Saluti

Marco
Avatar utente
Salvatore
Messaggi: 13
Iscritto il: 19 ott 2004 14:45

Figurati Max, quando si può si fa.
Per il sig.Mod  :smt003 ...provvederò sicuramente ad inviarLe sulla e-mail gli allegati in eccesso.
Saluti
Salvatore
Avatar utente
Marzio
Messaggi: 1323
Iscritto il: 14 ott 2004 16:38
Località: Pordenone

Riporto quanto consigliato dalle Linee Guida delle Regioni e Provincie Autonome.

"È necessario distinguere fra lavorazioni che obbligatoriamente devono essere svolte a temperature alte o basse (es. fonderie, lavorazione e con-servazione alimenti ecc.), per le quali non è tecnicamente possibile adottare misure tali da rendere confortevole l'am-biente e le restanti lavorazioni. Nel primo caso le azioni da intraprendere a salvaguardia dei lavoratori saranno determinate dalle risultanti l'applicazione, al lavoro svolto, degli indici di stress termico (es. WBGT, HSI etc). Nei restanti casi è raccomandato l'utilizzo degli indici di comfort termico (es. TEC, PPD etc.) Naturalmente occorre fare sempre riferimento, per le temperature massime nel periodo invernale, ai limiti imposti dalle vigenti norme in materia di contenimento dei consumi energetici. "

Ciao

Marzio
"Ogni soluzione genera nuovi problemi" (Corollario 7, Legge di Murphy)
Rispondi

Torna a “Archivio Igiene del lavoro/Microclima/DPI”