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Archivio norme tecniche e legislazione in materia di Prevenzione Incendi.
Per una corretta interpretazione ed applicazione delle norme relative alla prevenzione degli incendi, lo Staff di Sicurezzaonline ha creato questo archivio per l'enorme importanza che riveste la materia per tutti i luoghi di lavoro (Riservato agli abbonati)
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weareblind
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Come sono da voi le tempistiche per le varie pratiche di cui vi occupate?

Ve lo chiedo perché or ora ho chiamato un ufficio tecnico comunale per sapere se la mia pratica di denuncia emissioni in atmosfera, che loro han girato all'ARPAL, esiste ancora o l'hanno bruciata. No, perché son 18 mesi, e nemmeno si son degnati di farmi sapere se la documentazione è arrivata e se c'è un responsabile del procedimento.
A cascata, l'ufficio tecnico mi dice che non può rilasciarmi il nulla osta attività produttiva (richiesto dal nostro regolamento locale di igiene, diciamo che è un art. 48 dpr 303/1956 allargato), ovvero il cliente è 2 anni che lavora non in regola.

weareblind
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Nofer
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Tutto il mondo è paese, noi di più: porto esempio esplicativo.
Azienda con autorizzazione ad emissione RIA del 1994, rinnovata nel 1997, rinnovata nel 2000, nel 2002 trasferisce la sede operativa dal comune A al comune B della stessa provincia, che per fare un esempio a caso è Napoli; notare che si passa da un'area ASI ad un'altra area ASI.
Prima dell'inzio della attività presso la nuova sede, ci si attiva a marzo 2002 per fare nuova richiesta di autorizzazione alle emissioni etc.etc, per il rilascio della nuova Aut.Sanitaria. Ovviamente, l'impianto (piccola cabina di verniciatura) era ancora nella vecchia sede del Comune A, per cui io faccio tutta una bellissima perizia, dove metto la descrizione dei nuovi locali, spiego per benino che l'impianto tal quale è gia presente ed autorizzato presso la vecchia sede, che nella nuova è altresì già installato ulteriore sistema di abbattimento degli eventuali solventi residuali che aspetta solo il trasferimento fisico della cabina, comunico che l'entità delle lavorazioni è ridotta di oltre il 40% rispetto alle precedenti, per cui altro che 20 Kg/giorno, se va bene se ne useranno 5 o 6 alla volta in speriamo 2 giorni alla settimana (azienda metalmeccanica particolare, trattamenti superficiali di protezione limitatissimi a pochi componenti) etc. etc. etc.
La ASL si tiene per buona copia della richiesta di nuova autorizzazione con la perizia, e rilascia Aut. San. Nel 2003, arriva per conoscenza letterina da Settore apposito della Regione che sollecita il Comune B a esprimere il proprio parere urbanistico in merito. Nel 2004, uguale, un'altra letterina come la precedente. Infine, la settimana scorsa arriva una nuova comunicazione che per domani 16 febbraio 2005 è convocata Conferenza di Servizi per "esprimere il parere di competenza ai sensi del DPR 203/88". Ovviamente, io sarò lì, con tanto di delega, a chieder conto e ragione di tutto questo, forse, ma fondamentalmente a cercare di smuovere le acque.
C'è una particolarità: non so da voi, ma qua da noi quando rilasciano queste autorizzazioni, le stesse hanno decorrenza (3 anni) dal giorno di presentazione dell'istanza. Orbene, l'istanza originale é dell'aprile 2002. L'azienda corre il rischio, serio, di vedersi recapitare un'autorizzazione già scaduta. E io mi dispererò, a dover ricominciare tutto dall'inizio!!!
Insisto: l'art. 18 (L.300/70) va applicato, non abrogato. Proprio come l'art. 2104 C.C., apparentemente desueto, e che ad ogni buon conto riporto:
Codice Civile, Art. 2104 ha scritto: (Diligenza del prestatore di lavoro)
 Il prestatore di lavoro deve usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta, dall'interesse dell'impresa e da quello superiore della produzione nazionale.
Deve inoltre osservare le disposizioni per l'esecuzione e per la disciplina del lavoro impartite dall'imprenditore e dai collaboratori di questo dai quali gerarchicamente dipende.

Ho controllato: non è abrogato.
Nofer
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Stilo
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Dalle mie parti le autorizzazioni ex dpr 203/88 hanno i tempi previsti (max 60 gg.). A meno che non siano mancanti di informazioni, quadri, schede ecc... nel qual caso i tempi vengono congelati.
Riguardo all'esempio di Nofer, mi par di capire che si tratti di un'autorizzazione per ridotto inquinamento. In questo caso l'iter è ancora più breve e si esaurisce in una ventina di giorni: modulo di richiesta semplificato (in pratica occorre soltanto indicare le quantità di materiale utilizzato) cui segue l'autorizzazione generale e, alla data di messa a regime, trasmissione delle eventuali analisi e la vidimazione del registro degli acquisti. Stop.
Per quanto riguarda gli artt. 48 per nuovi insediamenti, 45-60 giorni max se la pratica è istruita bene e non ci sono richieste di integrazione.
Saluti
Stilo
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Nofer
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...se tu sapessi come mi irrita.... :smt019
Nofer
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weareblind
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Stilo, ma dici sul serio?!
Allora, da me i tempi dell'ARPAL ve li ho detti.
Per contro, le autorizzazioni per emissioni in atmosfera non hanno scadenza! Questo è fenomenale, da voi scadono?!  :smt017
Sui nulla osta inizio attività (che, ripeto, è MOLTO più completa e complessa di un solo art. 48), quando ci impiego 2 anni sono soddisfatto.
Linoemilio, tu che dici?
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anfitrio
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Ricordo anche  la tenuta del registro delle manutenzioni dell'impianto da tenere in Azienda. Inoltre a ridotto inquinamento e "sotto soglia" nessun obbligo di analisi fumi.
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Stilo
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Autorizzazioni senza scadenza.
Analisi anche per ridotto inquinamento richieste per determinate attività. Solo in fase di messa a regime od anche periodiche (annuali), sempre secondo i casi.
Per weare: se devi richiedere l'autorizzazione per un nuovo insediamento con emissioni in atm. (diciamo un trasferimento) , che data di messa a regime indichi nella domanda 203, visti i tempi geologici che ti ritrovi?
Dimenticavo: qui tutta la documentazione va presentata allo sportello unico del comune.
Stilo
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Nofer
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stilo ha scritto:Dimenticavo: qui tutta la documentazione va presentata allo sportello unico del comune.
...e ma allora lo fai apposta! Immagine
Per inciso, son tornata dalla Conferenza di Servizi di cui nel post di ieri: il comune B non si è nemmeno presentato, non ha telefonato, nemmeno mandato una cartolina.
Si era in 5 ditte, una delle quali (metalmeccanica con attività di saldatura occasionale) in attesa dal 1998, che si è anche beccata una denuncia dai NOE per attività abusiva, gli hanno meso i sigilli e gli è pure toccato pagare a vuoto i 9 dipendenti per 6 mesi.
Io, un pettegolezzo lo farei: è la medesima area ASI dove si sta costruendo il famoso termovalorizzatore/inceneritore e sul quale insiste una megastruttura petrolchimica sin dagli anni 60, che ha recentemente chiesto la conversione a centrale termoelettrica...

L'ho già detto diversi mesi fa: non ho più parole, in compenso mi son rimasti degli improperi anche pesantini e potrei usare quelli, se per voi fa lo stesso.
Nofer
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Stilo
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:smt009
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weareblind
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Per la data di messa a regime, non ci si basa sulla data di invio della documentazione agli enti perché se no la ditta non apre.

Lo sportello unico c'è e lo salto regolarmente, inviando tutto direttamente all'ente competente.
Alla sanità mentale (quel poco che mi è rimasto) ci tengo.  :smt036
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