Non riesco a capire il perchè vi siate tutti scatenati contro di me, quando sono altri che dicono delle cose che non sono conformi alla legge.
Il corso l'ho frequentato in Toscana.
Approvo quello che scrive ingmang, però una barricata esiste da una parte ci sono le imprese che normalmente non vogliono lavorare nel rispetto della legge. Dall'altra parte ci sono i controllori e cioè il committente e il coordinatore e sopra a questi ci sono i controllori per eccellenza gli ispettori. Allora se io sono un controllore, sto con gli organi di vigilanza e non con l'impresa, mi pare chiaro.
Io probabilmente il coordinatore non lo farò mai, anche perchè per fortuna ho uno studio professionale di progettazione e direzione di lavori che mi permette di vivere anche senza questa incombenza e il coordinamento come ho sempre fatto fino ad oggi lo continuerò a fare fare ad un collega specializzato in questo.
Anche perchè se si segue quello che ci hanno detto al corso non si possono seguire molti cantieri contemporaneamente (al max 3 o 4 se di piccole dimensioni e 1 o 2 se di grandi dimensioni) e con le parcelle che girano non è che si può stare tanto allegri. I docenti dell'ASL, ci hanno detto che controllano le notifiche preliminari e che quando vedono troppe volte il nome dello stesso coordinatore si agitano e vanno a trovare il professionista in alcuni dei suoi cantieri e con tutti e due gli occhi aperti.
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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Pos e documentazione per la sicurezza
New coordinatore ha sollevato un questione interessante, che ho sentito dire anch'io al corso di sicurezza che ho seguito, e cioè che un coordinatore non può seguire molti cantieri, perchè altrimenti non può fare bene il suo lavoro. Il coordinatore con cui è iniziata questa discussione, come minimo segue 30 cantieri in zona, con l'aiuto di collaboratori vari. Per legge c'è un numero massimo di cantieri che un coordinatore può seguire e può farsi aiutare da dei collaboratori?
Tornando a quello che ha scritto Ingmang al termine del suo intervento (prima di tutto di che cosa si tratta e quale è il seguito?) sono d'accordo con lui che la legge ha dato al coordinatore e al committente il ruolo centrale per la sicurezza nel cantiere e non può essere diversamente, ma perchè il coordinatore per l'esecuzione dovrebbe assumersi delle incombenze in più di quelle che già ha per legge e quale è il sistema da fare girare? Se uno si assume dei compiti che non sono propri, non se ne assume anche la responsabilità?
Grazie a tutti per la vostra disponibilità.
Tornando a quello che ha scritto Ingmang al termine del suo intervento (prima di tutto di che cosa si tratta e quale è il seguito?) sono d'accordo con lui che la legge ha dato al coordinatore e al committente il ruolo centrale per la sicurezza nel cantiere e non può essere diversamente, ma perchè il coordinatore per l'esecuzione dovrebbe assumersi delle incombenze in più di quelle che già ha per legge e quale è il sistema da fare girare? Se uno si assume dei compiti che non sono propri, non se ne assume anche la responsabilità?
Grazie a tutti per la vostra disponibilità.
Caro maestro Ingmang. E' vero sono sempre in prima fila a tutte le iniziative della sicurezza dove sono presenti dei grossi calibri cone Te, Catanga e Linoemilio e capisco sempre molto bene e a lezione mi sembra che le cose che dite siano diverse da quelle che scrivete.
E' estremamente chiaro e lampante che il coordinatore è dalla stessa parte della barricata dell'impresa. Infatti anche il coordinatore è perseguitato dall'organo di vigilanza esattamente come l'impresa. Molti dei discorsi fatti ai corsi da parte dei professionisti riguardano degli escamotage sul come il coordinatore possa pararsi il fondoschiena e non essere sanzionato.
La frase in corsivo non mi sembra roba tua in quanto tu hai sempre detto che la figura centrale della sicurezza all'interno del cantiere è l'impresa. Non ho idea di dove tu abbia preso queste frasi, però come coordinatore mi piacerebbe conoscerne il resto.
Per New coordinatore, forse se parti con i presupposti scritti, fai bene a continuare a fare il mestiere che fai, il coordinamento per la sicurezza non fa al caso tuo.
Per il collega Giomar, non sta scritto da nessuna parte per quanti cantieri puoi fare il coordinatore. Uno dei coordinatori che lavora per me, forse il più bravo mi ha detto che attualmente è coordinatore in 67 cantieri sparsi praticamente in tutta Italia.
Naturalmente l'uso dei collaboratori è possibile, li uso anch'io nei cantieri dove faccio il coordinatore.
E' estremamente chiaro e lampante che il coordinatore è dalla stessa parte della barricata dell'impresa. Infatti anche il coordinatore è perseguitato dall'organo di vigilanza esattamente come l'impresa. Molti dei discorsi fatti ai corsi da parte dei professionisti riguardano degli escamotage sul come il coordinatore possa pararsi il fondoschiena e non essere sanzionato.
La frase in corsivo non mi sembra roba tua in quanto tu hai sempre detto che la figura centrale della sicurezza all'interno del cantiere è l'impresa. Non ho idea di dove tu abbia preso queste frasi, però come coordinatore mi piacerebbe conoscerne il resto.
Per New coordinatore, forse se parti con i presupposti scritti, fai bene a continuare a fare il mestiere che fai, il coordinamento per la sicurezza non fa al caso tuo.
Per il collega Giomar, non sta scritto da nessuna parte per quanti cantieri puoi fare il coordinatore. Uno dei coordinatori che lavora per me, forse il più bravo mi ha detto che attualmente è coordinatore in 67 cantieri sparsi praticamente in tutta Italia.
Naturalmente l'uso dei collaboratori è possibile, li uso anch'io nei cantieri dove faccio il coordinatore.
Chi non sa costruire non sa progettare
Incredibile 30 cantieri - 67 cantieri contemporaneamente. Ma come si fa a seguire tanti cantieri. Ci è stato detto al corso che sui cantieri ci si va almeno due volte alla settimana e nei momenti più pericolosi si sta in cantiere anche tutto il giorno per vigilare su ogni singola operazione per interrompere le attività lavorative. Ora capisco che questo non è sempre possibile, ma il professionista che collabora con me per la 494 due/tre giri in cantiere alla settimana li fa. Con 67 cantiere a due giri alla settimana vuol dire che si possono dedicare 20 minuti a cantiere.
Concordo con 2080 quando dice che le Norme non hanno fissato alcun limite al numero di cantieri.
Alla Direttiva Cantieri poco importa chi sia il Coordinatore e quanti cantieri stia seguendo... la condizione è che sia un coordinatore abilitato e segua il cantiere in modo da eliminare o ridurre a termini accettabili i rischi interferenziali presenti durante le fasi o le sottofasi di lavoro.
Per far questo ha la possibilità di utilizzare le prestazioni professionali di chiunque ritenga possa essere adatto a questo compito mantenendo solo su di se tutte le responsabilità che la Legge assegna ai Coordinatori.
E' singolare, invece, il comportamento di 2080 che potrebbe essere un riferimento importante nell'ambito delle imprese di costruzioni.
Lo vedo presente in molteplici incontri di aggiornamento professionale... è sempre in prima fila, è vero, ma è anche, sempre, sollecito a "boforchiare" con i vicini agni volta che una Norma gli impone di fare un qualcosa in cui lui non è d'accordo.
Come giustamente ha sopra detto Ingmang, ogni figura che interviene in cantiere nel processo costruttivo di un'operà ha un suo ruolo ben preciso con precise responsabilità.
In cantiere non esistono, nè potrebbero esistere, surrogati di altre figure ubicati al di quà o al di là di presunte barricate.
Ad ognuno il suo e con seria professionalità.
I metodi di 2080 nei confronti della Sicurezza in vigore non sono condivisibili... so con certezza che ai suoi coordinatori (proprio per non averli fra i piedi) sottoscrive un numero esagerato di verbali di sopralluogo in bianco che vengono compilati man mano che i lavori proseguono.
Lui si giustifica sostenendo che indipendentemente dal PSC e dai POS o dalla presenza del coordinatore, la sicurezza nei confronti dei suoi dipendenti la mette in atto sempre... ma da come si esprime, in ogni suo intervento, la sicurezza che intende lui è molto diversa da quella a cui aspira il 494.
Però fino a quando troverà coordinatori che lo seguono a queste condizioni o che dicono (e ci credo) di seguire 67 cantieri... la prevenzione e la sicurezza avrà grossi problemi nel concretizzarsi.
Però... almeno 2080 e Noce parlano, intervengono e scrivono le loro opinioni... opinioni che a noi tutti fa bene leggere proprio per evitare i loro comportamenti.
Chissà mai se un giorno questi Signori riusciranno a convincersi che le loro conoscenze di cantiere (perchè il cantiere lo conoscono molto bene) sono sprecate da testarde convinzioni che alla fine non pagano mai.
Alla Direttiva Cantieri poco importa chi sia il Coordinatore e quanti cantieri stia seguendo... la condizione è che sia un coordinatore abilitato e segua il cantiere in modo da eliminare o ridurre a termini accettabili i rischi interferenziali presenti durante le fasi o le sottofasi di lavoro.
Per far questo ha la possibilità di utilizzare le prestazioni professionali di chiunque ritenga possa essere adatto a questo compito mantenendo solo su di se tutte le responsabilità che la Legge assegna ai Coordinatori.
E' singolare, invece, il comportamento di 2080 che potrebbe essere un riferimento importante nell'ambito delle imprese di costruzioni.
Lo vedo presente in molteplici incontri di aggiornamento professionale... è sempre in prima fila, è vero, ma è anche, sempre, sollecito a "boforchiare" con i vicini agni volta che una Norma gli impone di fare un qualcosa in cui lui non è d'accordo.
Come giustamente ha sopra detto Ingmang, ogni figura che interviene in cantiere nel processo costruttivo di un'operà ha un suo ruolo ben preciso con precise responsabilità.
In cantiere non esistono, nè potrebbero esistere, surrogati di altre figure ubicati al di quà o al di là di presunte barricate.
Ad ognuno il suo e con seria professionalità.
I metodi di 2080 nei confronti della Sicurezza in vigore non sono condivisibili... so con certezza che ai suoi coordinatori (proprio per non averli fra i piedi) sottoscrive un numero esagerato di verbali di sopralluogo in bianco che vengono compilati man mano che i lavori proseguono.
Lui si giustifica sostenendo che indipendentemente dal PSC e dai POS o dalla presenza del coordinatore, la sicurezza nei confronti dei suoi dipendenti la mette in atto sempre... ma da come si esprime, in ogni suo intervento, la sicurezza che intende lui è molto diversa da quella a cui aspira il 494.
Però fino a quando troverà coordinatori che lo seguono a queste condizioni o che dicono (e ci credo) di seguire 67 cantieri... la prevenzione e la sicurezza avrà grossi problemi nel concretizzarsi.
Però... almeno 2080 e Noce parlano, intervengono e scrivono le loro opinioni... opinioni che a noi tutti fa bene leggere proprio per evitare i loro comportamenti.
Chissà mai se un giorno questi Signori riusciranno a convincersi che le loro conoscenze di cantiere (perchè il cantiere lo conoscono molto bene) sono sprecate da testarde convinzioni che alla fine non pagano mai.
Perchè non dovete fare come faccio io. I miei maestri mi dipingono un po' male.
Nella mia impresa e nei miei cantieri, la sicurezza è importante. Ma la sicurezza vera e non quella di carta. Ingmang lo sa bene, perchè io con la mia impresa mi faccio assistere dal Comitato Paritetico Territoriale (se me lo consente il Mod, questa non mi sembra pubblicità) che ho tutte le attrezzature a norma e soprattutto nuove. Non ho un documento fuori posto. In tutti i miei cantieri ci sono tutte le richieste ai vari enti per messa a terra, montaggio gru, dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico, ecc. Tutti i miei lavoratori hanno i DPI necessari e lo stesso pretendo dai miei subappaltatori, tutti i miei operai hanno fatto la formazione per la sicurezza come da legge ed ho anche gli addetti al pronto soccorso e antincendio.
Però la sicurezza vera vuol dire che ci sono certe norme che durante la costruzione non si riescono bene a rispettare, ma che però sono sicure lo stesso ad esempio.
Un ponte su cavalletti della lunghezza di 2 metri come si fa, se i miei operai usano i pannelli io non mi scandalizzo, ne faccio mettere due uno sopra all'altro.
Per il montaggio dei solai non c'è soluzione reale al problema di lavorare in sicurezza anche se il nostro ingmang la pensa diversamente, stiamo attenti e basta.
Se il ponteggio dove non si lavora non è completo per me va bene, gli operai lavorano al sicuro e tanto basta.
Ecc.
Io ai miei coordinatori, sono i miei perchè opero molto come immobiliare, non dò mai dei verbali firmati in bianco, voglio che vengano in cantiere, ma che operino la sicurezza secondo gli standard di una giusta sicurezza e non di quella assurda del tutto preciso tutto perfetto ecc. Devo dire che quelli che escono dai corsi per poter lavorare con me hanno bisogno di un lungo tirocinio, ma alla fine sono dei fenomeni.
Il mio collega che segue i 67 cantieri è veramente bravo e ha dei collaboratori eccezionali.
Ai corsi boffonchio quando il nostro Linoemilio con il suo Cad 3d ci fa vedere delle cose incredibili, stratosferiche una fotografia del cantiere e poi si aspetta di vederla veramente così.
Nella mia impresa e nei miei cantieri, la sicurezza è importante. Ma la sicurezza vera e non quella di carta. Ingmang lo sa bene, perchè io con la mia impresa mi faccio assistere dal Comitato Paritetico Territoriale (se me lo consente il Mod, questa non mi sembra pubblicità) che ho tutte le attrezzature a norma e soprattutto nuove. Non ho un documento fuori posto. In tutti i miei cantieri ci sono tutte le richieste ai vari enti per messa a terra, montaggio gru, dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico, ecc. Tutti i miei lavoratori hanno i DPI necessari e lo stesso pretendo dai miei subappaltatori, tutti i miei operai hanno fatto la formazione per la sicurezza come da legge ed ho anche gli addetti al pronto soccorso e antincendio.
Però la sicurezza vera vuol dire che ci sono certe norme che durante la costruzione non si riescono bene a rispettare, ma che però sono sicure lo stesso ad esempio.
Un ponte su cavalletti della lunghezza di 2 metri come si fa, se i miei operai usano i pannelli io non mi scandalizzo, ne faccio mettere due uno sopra all'altro.
Per il montaggio dei solai non c'è soluzione reale al problema di lavorare in sicurezza anche se il nostro ingmang la pensa diversamente, stiamo attenti e basta.
Se il ponteggio dove non si lavora non è completo per me va bene, gli operai lavorano al sicuro e tanto basta.
Ecc.
Io ai miei coordinatori, sono i miei perchè opero molto come immobiliare, non dò mai dei verbali firmati in bianco, voglio che vengano in cantiere, ma che operino la sicurezza secondo gli standard di una giusta sicurezza e non di quella assurda del tutto preciso tutto perfetto ecc. Devo dire che quelli che escono dai corsi per poter lavorare con me hanno bisogno di un lungo tirocinio, ma alla fine sono dei fenomeni.
Il mio collega che segue i 67 cantieri è veramente bravo e ha dei collaboratori eccezionali.
Ai corsi boffonchio quando il nostro Linoemilio con il suo Cad 3d ci fa vedere delle cose incredibili, stratosferiche una fotografia del cantiere e poi si aspetta di vederla veramente così.
Chi non sa costruire non sa progettare
...e insomma, stavo qui al pc a preparare le dispense per un corso PS di 16 ore 16 (tutte), con gli occhi che mi ballavano e la tastiera che mi faceva i dispetti, e mi son accorta che avevo ancora la finestrella-icona di SOL aperta, e mi son detta: ma quasi :smt003 quasi, dò un'occhiata...
E mi sono accorta per questo thread ha avuto più di mille sbirciatine.... 30 delle quali di certo mie, che ho continuato a seguire gli interventi, anche una volta stabilito che io non dovevo fare il POS ed infatti non l'ho fatto, e stiamo lavorando tranquilli.
Che siccome l'ho iniziato io, per un malinteso senso della sicurezza di carta che a momenti mi coinvolgeva, sono certa che si era partiti dicendo "ma come, la sicurezza non è un fatto di carte, ma un fatto reale, se ne capisci tanto poco da far fare carte a chiunque cambia mestiere!"
E alla fine si è visto che "le carte" servono, ma servono quando non sono vuote, quando non sono copiaincolla di check-list. etc.etc.
Poi, all'improvviso appare new coordinator, al quale si direbbe sia stato somministrato un trattamento didattico da lavaggio del cervello, visto che sembrerebbe davvero convinto che il CSE debba fare funzioni di UPG in tema di rispetto delle norme. Subito risponde la new entry 2080 che, da imprenditore direi, oppone la sua personale idea di CSE che invece può anche deviare purchè poi si lavori in sicurezza uguale( e così dice 2080, di cui non ho motivo di dubitare sia uomo d'onore, al pari di bruto).
Beh, mi dico, il mondo è bello perchè vario, tutto sommato finchè ci si parla e ci si confronta va tutto bene.
Poi, all'improvviso stasera rileggo (ero il lettore 1065, credo) e mi rendo conto che c'è chi pensa che la sicurezza (e dunque la salute) abbia diverse facce.
E mi sono detta: nofer, questi sono fuori come una veneziana stracciata, vai e colpisci.
E, dunque, eccomi qua.
La sicurezza non ha parti né controparti, perchè una cosa o è sicura, o non lo è. Non può essere più o meno sicura, o sicura abbastanza quasi, o passabilmente sicura, ma neppure cautelativamente sicura, perchè SICUREZZA è un concetto direi di tipo "idea platonica", un concetto assoluto, come l'onestà.
Ok, e dunque vorrei invitare new coordinator e 2080 a sostituire, nel loro pensiero, il vocabolo sicuro con il vocabolo onesto (e non me ne voglia, il ns. caro Onesto, se prendo in prestito il suo nick), e riflettere sul senso del risultato di questa trasposizione.
Vi mettereste in affari con un socio quasi abbastanza onesto?
Comprereste qualcosa da un commerciante passabilmente onesto?
Sposereste un uomo cautelativamente onesto?
Non penso che in tema di salute e di sicurezza nessuno possa nè deva essere controparte di qualcun altro.
Non è dignitoso, nè per gli OOVV né per l'impresa comportarsi come se fosse un gioco delle parti, come la mamma che non permette alla figlia di uscire di sera ma poi lascia casa liber per l'intero week-end: e prego apprezzare il paragone alla femminile.
La sicurezza e le norme collegate non sono un gioco.
Anche io non amo mettermi i guanti monouso per lavorare, so che magari posso stare anche 2 anni senza mai farmi andar nulla sulle manine sante: ma prima o poi lo schizzo di acido giustappunto schizza. E finchè è acido acetico, ciccia, al più odorerò di melenzane sott'aceto: ma se è acido solforico?
2080 potrà anche vantarsi di aver "educato" i suoi CSE secondo le esigenze della sua impresa, e sono certa che hanno imparato molto, perchè sui cantieri si impara.
Io, che di mestiere faccio tutt'altro, ho imparato sui cantieri che quando hai pensato a quasi tutto può succedere ciò a cui non sembrava esserci motivo di pensare.
Uno può mai pensare che smotta una pendenza del 45% bella compattata, con sopra un cingolato??
Uno può mai pensare che mentre ti giri a guardare la pompa parte un lapillone che fa carambola sulle pareti e ti becca proprio sulla tempia?
Uno che movimenta, tutto bello di corsa e a mezz'altezza, un pallet di mattoni sulle forche del carrello può mai pensare che gli si infila una vespa sotto l'ascella per la mezza manica, tira la mano e con la mano si porta appresso la leva, il carico sale a oltre un metro di botto in corsa e tutto si capovolge?
Uno che usa la benna per alzare una centina può mai pensare che si rompe giusto il dente che la mantiene, all'interno della T, e la centina si stampa a terra?
E certo, che non ci pensa!
Ed è per questo che è il caso che non sosti personale alla base della pendenza (per inciso, c'ero io...), che si metta la griglia sulla vasca della pompa, che il carrello sia condotto a passo d'uomo e con le foche abbassate, che per alzare le centine si usi la gruetta.
E non è vero che non si può fare altrimenti: basta organizzarsi.
Non credo che 2080 mentre costruisce sostituisca i tondini da 30 del progetto con quelli da 24 che sono già pronti (lo spero, almeno): allora, perchè mai si sostituisce le norme di sicurezza nell'area del suo cantiere?
E non è vero che il CSE deve fare l'ispettore, deve fare il CSE: ossia, non deve arrivare una tantum e far multeo verbali, ma deve star lì e indirizzare, qualche volta con le buone e qualche volta con le cattive. Ed a meno che non sia dotato di ubiquità, non può stare in 67 cantieri contemporaneamente.
Come che sia, per piacere, smettiamola di considerare la ASL o il DdL come controparti: non so se ve ne siete accorti, ma questo è l'unico mondo che abbiamo, e ci dobbiamo stare tutti insieme, quindi meglio che ci organizziamo per starci bene tutti.
Nofer
E mi sono accorta per questo thread ha avuto più di mille sbirciatine.... 30 delle quali di certo mie, che ho continuato a seguire gli interventi, anche una volta stabilito che io non dovevo fare il POS ed infatti non l'ho fatto, e stiamo lavorando tranquilli.
Che siccome l'ho iniziato io, per un malinteso senso della sicurezza di carta che a momenti mi coinvolgeva, sono certa che si era partiti dicendo "ma come, la sicurezza non è un fatto di carte, ma un fatto reale, se ne capisci tanto poco da far fare carte a chiunque cambia mestiere!"
E alla fine si è visto che "le carte" servono, ma servono quando non sono vuote, quando non sono copiaincolla di check-list. etc.etc.
Poi, all'improvviso appare new coordinator, al quale si direbbe sia stato somministrato un trattamento didattico da lavaggio del cervello, visto che sembrerebbe davvero convinto che il CSE debba fare funzioni di UPG in tema di rispetto delle norme. Subito risponde la new entry 2080 che, da imprenditore direi, oppone la sua personale idea di CSE che invece può anche deviare purchè poi si lavori in sicurezza uguale( e così dice 2080, di cui non ho motivo di dubitare sia uomo d'onore, al pari di bruto).
Beh, mi dico, il mondo è bello perchè vario, tutto sommato finchè ci si parla e ci si confronta va tutto bene.
Poi, all'improvviso stasera rileggo (ero il lettore 1065, credo) e mi rendo conto che c'è chi pensa che la sicurezza (e dunque la salute) abbia diverse facce.
E mi sono detta: nofer, questi sono fuori come una veneziana stracciata, vai e colpisci.
E, dunque, eccomi qua.
La sicurezza non ha parti né controparti, perchè una cosa o è sicura, o non lo è. Non può essere più o meno sicura, o sicura abbastanza quasi, o passabilmente sicura, ma neppure cautelativamente sicura, perchè SICUREZZA è un concetto direi di tipo "idea platonica", un concetto assoluto, come l'onestà.
Ok, e dunque vorrei invitare new coordinator e 2080 a sostituire, nel loro pensiero, il vocabolo sicuro con il vocabolo onesto (e non me ne voglia, il ns. caro Onesto, se prendo in prestito il suo nick), e riflettere sul senso del risultato di questa trasposizione.
Vi mettereste in affari con un socio quasi abbastanza onesto?
Comprereste qualcosa da un commerciante passabilmente onesto?
Sposereste un uomo cautelativamente onesto?
Non penso che in tema di salute e di sicurezza nessuno possa nè deva essere controparte di qualcun altro.
Non è dignitoso, nè per gli OOVV né per l'impresa comportarsi come se fosse un gioco delle parti, come la mamma che non permette alla figlia di uscire di sera ma poi lascia casa liber per l'intero week-end: e prego apprezzare il paragone alla femminile.
La sicurezza e le norme collegate non sono un gioco.
Anche io non amo mettermi i guanti monouso per lavorare, so che magari posso stare anche 2 anni senza mai farmi andar nulla sulle manine sante: ma prima o poi lo schizzo di acido giustappunto schizza. E finchè è acido acetico, ciccia, al più odorerò di melenzane sott'aceto: ma se è acido solforico?
2080 potrà anche vantarsi di aver "educato" i suoi CSE secondo le esigenze della sua impresa, e sono certa che hanno imparato molto, perchè sui cantieri si impara.
Io, che di mestiere faccio tutt'altro, ho imparato sui cantieri che quando hai pensato a quasi tutto può succedere ciò a cui non sembrava esserci motivo di pensare.
Uno può mai pensare che smotta una pendenza del 45% bella compattata, con sopra un cingolato??
Uno può mai pensare che mentre ti giri a guardare la pompa parte un lapillone che fa carambola sulle pareti e ti becca proprio sulla tempia?
Uno che movimenta, tutto bello di corsa e a mezz'altezza, un pallet di mattoni sulle forche del carrello può mai pensare che gli si infila una vespa sotto l'ascella per la mezza manica, tira la mano e con la mano si porta appresso la leva, il carico sale a oltre un metro di botto in corsa e tutto si capovolge?
Uno che usa la benna per alzare una centina può mai pensare che si rompe giusto il dente che la mantiene, all'interno della T, e la centina si stampa a terra?
E certo, che non ci pensa!
Ed è per questo che è il caso che non sosti personale alla base della pendenza (per inciso, c'ero io...), che si metta la griglia sulla vasca della pompa, che il carrello sia condotto a passo d'uomo e con le foche abbassate, che per alzare le centine si usi la gruetta.
E non è vero che non si può fare altrimenti: basta organizzarsi.
Non credo che 2080 mentre costruisce sostituisca i tondini da 30 del progetto con quelli da 24 che sono già pronti (lo spero, almeno): allora, perchè mai si sostituisce le norme di sicurezza nell'area del suo cantiere?
E non è vero che il CSE deve fare l'ispettore, deve fare il CSE: ossia, non deve arrivare una tantum e far multeo verbali, ma deve star lì e indirizzare, qualche volta con le buone e qualche volta con le cattive. Ed a meno che non sia dotato di ubiquità, non può stare in 67 cantieri contemporaneamente.
Come che sia, per piacere, smettiamola di considerare la ASL o il DdL come controparti: non so se ve ne siete accorti, ma questo è l'unico mondo che abbiamo, e ci dobbiamo stare tutti insieme, quindi meglio che ci organizziamo per starci bene tutti.
Nofer
Nofer
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Quello che dice Nofer è sacrosanto, ma non capisco perchè anche lei ce l'abbia con me. Io ho fatto un corso da 120 ore che ho seguito integralmente senza fare neppure una assenza e prendendo appunti su tutto. Che ho pagato la bellezza di 900 euro + IVA e che è stato tenuto al 90% da tecnici ASL e per la restante parte da un avvocato. Il corso non era organizzato dalla ASL, ma da un ente pararitetico.
Il corso è stato pesante, probabilmente 40 ore bastavano perchè tutti i docenti ripetevano praticamente le stesse cose, quindi i concetti ce li hanno inculcati bene.
Nelle mie comunicazioni ho riportato solo quello che nel corso delle 120 ore ho appreso, o penso di vaer appreso, e cioè quello che mi hanno detto. Non ho altra esperienza di sicurezza e ripeto dopo il corso non penso che farò il coordinatore. Per capire meglio la questione della sicurezza nei cantieri sono approdato a questo forum e ho trovato delle cose interessantissime e sto iniziando a capire che quello che ci hanno spiegato al corso è una realtà parziale. Ad esempio, gli esempi di cantiere fatti da Nofer, non me li hanno mai fatti anche se sono semplici. In verità di cose pratiche non ce ne hanno mai fatte vedere, ma al corso ci hanno detto che le 120 ore per legge sono tutte di teoria e la pratica occorre farla sul campo.
Scusate per lo sfogo. Ma io sono andato al corso che passava il convento.
Una domanda, se permettete, ma mettiamo il caso che non sia come dicono i tecnici ASL, però sono loro che controllano in cantiere, e se trovano che il coordinatore non sta facendo quello che dicono cosa succede. Mi ricordo ancora che uno di loro al corso ha detto che c'è possibilità di ricorrere contro la sanzione, se la riteniamo ingiusta, ma che non ne vale la pena, tanto il giudice da sempre ragione a loro.
Grazie tante.
Il corso è stato pesante, probabilmente 40 ore bastavano perchè tutti i docenti ripetevano praticamente le stesse cose, quindi i concetti ce li hanno inculcati bene.
Nelle mie comunicazioni ho riportato solo quello che nel corso delle 120 ore ho appreso, o penso di vaer appreso, e cioè quello che mi hanno detto. Non ho altra esperienza di sicurezza e ripeto dopo il corso non penso che farò il coordinatore. Per capire meglio la questione della sicurezza nei cantieri sono approdato a questo forum e ho trovato delle cose interessantissime e sto iniziando a capire che quello che ci hanno spiegato al corso è una realtà parziale. Ad esempio, gli esempi di cantiere fatti da Nofer, non me li hanno mai fatti anche se sono semplici. In verità di cose pratiche non ce ne hanno mai fatte vedere, ma al corso ci hanno detto che le 120 ore per legge sono tutte di teoria e la pratica occorre farla sul campo.
Scusate per lo sfogo. Ma io sono andato al corso che passava il convento.
Una domanda, se permettete, ma mettiamo il caso che non sia come dicono i tecnici ASL, però sono loro che controllano in cantiere, e se trovano che il coordinatore non sta facendo quello che dicono cosa succede. Mi ricordo ancora che uno di loro al corso ha detto che c'è possibilità di ricorrere contro la sanzione, se la riteniamo ingiusta, ma che non ne vale la pena, tanto il giudice da sempre ragione a loro.
Grazie tante.