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Archivio Impianti Tecnici (L. 46/90)/Atmosfere Esplosive (ATEX)/Radiazioni.
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Bohr mi ha inviato lo schema dell'area veniciatura della sua azienda e l'elenco di tutte le sostanze che vengono impiegate (comprensive di LEL, UEL e quantitativo annuo utilizzato) che vi riporto qua sotto in allegato zippato.
Chiedeva se era possibile avere una vs. valutazione in adempimento al D.Lgs. 233/03 dalla quale poter prendere spunto per le relative soluzioni applicative.
Vi ringrazio anticipatamente nel caso possiate trovare il tempo per dargli qualche indicazione in proposito e, al contempo, vi saluto cordialmente augurandovi un ottimo week-end.
Mod
Allegati
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La cabina è una "non cabina", nel senso che è una semplice parete aspirante.
Per fare una valutazione quantitativa sono necessari un pò di parametri in più (pressione di alimentazione all'aerografo, sezione di efflusso, l'appassimento dei prodotti verniciati avviene in prossimità? Ecc.).
In ogni caso, se quello che si vede è un ambiente chiuso a spanne direi che (fatte salve le considerazioni di tipo igienistico):
1) non è classificato per campo lontano (la ventilazione è abbondante)
2) il campo vicino è sicuramente classificato di tipo 1.
Quindi, identificherei la zona di operazione nella quale i verniciatori lavorano (es. strisce a terra). La zona deve risultare interna di un metro per parte rispetto ai bordi cabina. Assumendo quella come area di lavoro, la zona classificata si estende (a partire dal limite di operazione dei lavoratori) per una distanza da quantificare con CEI 31-35. Facendo una classificazione secondo CEI 31-30, potrebbe essere utile lo schema allegato (sol2). Quindi zona 1 per un metro attorno alla zona di lavoro e quindi coincidente con l'apertura della cabina stessa e, a partire da questo limite, una zona di tipo 2 che si estenda per due metri attorno al rettangolo della superficie aspirante.
Spero di essermi spiegato... in ogni caso è solo una mia interpretazione (per quello che vale)
Ciao
Marzio
Aggiungo un altro allegato (sol1) relativo all'interpretazione del suva
Aggiungo a Bohr, di verificare anche che la velocità dell'aria nel punto di lavoro sia come da EN12215. Cioè mediamente 0,5 m/s, non meno di 0,4 m/s.
ciao
Renato
Bohr buongiorno, aggiungo un paio di considerazioni sulla concentrazione media Xm% nel campo lontano atte a verificare l'estensione della Zona pericolosa.
1) se la concentrazione della sostanza inf. rappresentativa di quelle presenti nel tuo ambiente è inferiore al 25% del LEL l'ambiente è bonificato.
2) per calcolare la concentrazione della Xm% puoi seguire due strade:
a) una con la ventilazione e relativa portata calcolando Xm% come rapporto tra portata di gas e portata d'aria
b) l'altra in assenza di ventilazione .
La a) è riportata nella guida CEI 31-35
Soluzione b) calcolo della tensione di vapore con la (5.5.13 Guida CEI 31-35), calcolo della concentrazione media nel campo lontano (in assenza di aerazione) come rapporto tra la tensione di vapore del mix e la pressione atmosferica.
Se la concentrazione cosi calcolata è inferiore al 25% del Lelmix (Lelmix della miscela rappresentativa) l’ambiente nel campo lontano non è pericoloso ai fini dell’Atex.
Questo ti permette di non estendere la Zona alle tubazioni, ventilatori ecc..
Le caratteristiche chimico-fisiche me le sono fatte dare dal produttore di certe sostanze. Sul sito della NIOSH trovi le caratteristiche dei singoli componenti facenti parte del composto.
Ora ti chiederai: ma a che ti serve cercare le caratteristiche chimico-fisiche dei singoli componenti se hai quelle della sostanza già pronta per essere impiegata?
Beh, scomporre un composto mi ha dato la possibilità di prendere come riferimento L.E.L quello caratteristico della sotanza e cioè il valore minimo mettendomi a vantaggio di sicurezza. Ho verificato in effetti e lo puoi vedere dalla tabella riepilogativa che un composto con LEL (vol. % aria) pari a 2, è costituito da sostanze che hanno un LEL (vol. % aria) uguale a 0,7 abbassando notevolmente il limite di esplodibilità.
Per far crollare un palazzo di 15 piani servono 4 secondi e 30 anni di esperienza
Buongiorno
bhorn ok per la sicurezza ma non in eccesso (oltra la quale non si hanno benifici ne per il datore di lavoro ne per i lavoratori).
Ti suggerisco di utilizzare i Lel delle miscele, se non sono noti puoi applicare la equazione di Le Châtelier per calcolare il Lel della miscela.
Tieni conto che nelle eq. utilizzate per le Atex sono gia presenti un certo numero di fattori di sicurezza, uno di questi è il kdz (che agisce proprio sul Lel).