Tempo fa, avevo raccontato su questo Forum come funziona quando un ministero deve scegliere un consulente.
Avevo raccontato che il criterio non era solo quello di "appartenenza" a questo o a quel partito di riferimento ....... ma la "manovrabilità" del consulente stesso.
Su Repubblica di oggi, pag. 19, il direttore generale delle attività ispettive del MinLavoro, proveniente da strutture private, racconta come e perchè è stato "fatto fuori".
Certo è solo la "sua verità" ma non credo che le cose siano molto diverse da come le racconta.
Insomma, cosa ci possiamo aspettare in una paese in cui funziona tutto così?
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
Come "funziona" in qualche ministero ...
non lo so come funziona nei ministeri.
al massimo so come funziona negli enti locali che hanno scelto me.
io, consulente, sono la feccia dell'umanità, il fondo più nero della fogna più lurida, il pozzo più profondo, pieno del liquame più infame.
sono quello che drena il denaro pubblico, sottraendolo alla libera concorrenza, e condannando il paese al sottosviluppo, quando l'eldorado si trova appena al di là della frontiera, nella mitica europa.
in compenso poi sono io, quello che deve rendere i progetti dei grandi progettisti realizzabili, mentre loro tirano solo le linee sulla carta (e poi magari i canali passano in mezzo alle travi portanti...).
in compenso poi sono io, quello che deve fare la direzione dei lavori quando il progettista incaricato si fa vedere ogni 10 giorni, per mettere il visto sulla contabilità fatta dall'impresa.
in compenso poi sono io, quello che tira fuori le castagne dal fuoco, quando il DLL si è già accordato con l'impresa ai danni dell'ente, in barba a qualsiasi regola di etica.
in compenso poi sono io*, quello che lavora con un orario fisso, epperò non ha nessuna delle tutele del dipendente, ferie, malattia, tredicesima, contratto, minimo sindacale, contributi.
in compenso poi sono io, quello che deve spiegare loro che una sala operatoria no, non è come un centro commerciale, e c'ha le sue esigenze impiantistiche specifiche.
in compenso poi sono io, quello che deve prendere su lo strumento per fare i campionamenti e le misure, perchè i dipendenti poverini (e i dirigenti figuriamoci), non hanno il tempo.
in compenso poi sono io, quello che deve fare la ricerca normativa quando si fa un reparto nuovo, perchè gli incaricati esterni (tutti selezionati con gara, eh, massima trasparenza, massima obiettività, massimo ribasso, massimo dei massimi) non hanno voglia, e vengono a chiedere a me come devono realizzare il loro progetto.
in compenso poi sono io, che faccio il collaudo e le verifiche, perchè il collaudatore si preoccupa soltanto che ci siano i timbri sui fogli.
*non necessariamente oggi, che per fortuna ho fatto la mia gavetta, e certe cose non devo più subirle, ma i colleghi giovani li vedo, sono uguali a me qualche anno fa...
magari è solo perchè sono parte in causa.
ma secondo me il qualunquismo è sempre un errore.
sempre.
al massimo so come funziona negli enti locali che hanno scelto me.
io, consulente, sono la feccia dell'umanità, il fondo più nero della fogna più lurida, il pozzo più profondo, pieno del liquame più infame.
sono quello che drena il denaro pubblico, sottraendolo alla libera concorrenza, e condannando il paese al sottosviluppo, quando l'eldorado si trova appena al di là della frontiera, nella mitica europa.
in compenso poi sono io, quello che deve rendere i progetti dei grandi progettisti realizzabili, mentre loro tirano solo le linee sulla carta (e poi magari i canali passano in mezzo alle travi portanti...).
in compenso poi sono io, quello che deve fare la direzione dei lavori quando il progettista incaricato si fa vedere ogni 10 giorni, per mettere il visto sulla contabilità fatta dall'impresa.
in compenso poi sono io, quello che tira fuori le castagne dal fuoco, quando il DLL si è già accordato con l'impresa ai danni dell'ente, in barba a qualsiasi regola di etica.
in compenso poi sono io*, quello che lavora con un orario fisso, epperò non ha nessuna delle tutele del dipendente, ferie, malattia, tredicesima, contratto, minimo sindacale, contributi.
in compenso poi sono io, quello che deve spiegare loro che una sala operatoria no, non è come un centro commerciale, e c'ha le sue esigenze impiantistiche specifiche.
in compenso poi sono io, quello che deve prendere su lo strumento per fare i campionamenti e le misure, perchè i dipendenti poverini (e i dirigenti figuriamoci), non hanno il tempo.
in compenso poi sono io, quello che deve fare la ricerca normativa quando si fa un reparto nuovo, perchè gli incaricati esterni (tutti selezionati con gara, eh, massima trasparenza, massima obiettività, massimo ribasso, massimo dei massimi) non hanno voglia, e vengono a chiedere a me come devono realizzare il loro progetto.
in compenso poi sono io, che faccio il collaudo e le verifiche, perchè il collaudatore si preoccupa soltanto che ci siano i timbri sui fogli.
*non necessariamente oggi, che per fortuna ho fatto la mia gavetta, e certe cose non devo più subirle, ma i colleghi giovani li vedo, sono uguali a me qualche anno fa...
magari è solo perchè sono parte in causa.
ma secondo me il qualunquismo è sempre un errore.
sempre.
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Tutti sono a favore della porta aperta, fino a che sono chiusi fuori (H. Kissinger).
Tutti sono a favore della porta aperta, fino a che sono chiusi fuori (H. Kissinger).
Scusa Ronin ..... ma che c'entra 'sto discorso con quanto ho citato?
Tieni presente che non mi sto riferendo ai "consulenti per la sicurezza" e, poi, qui non si tratta di fare "Qualunquismo" ma raccontare le cose come stanno, anche per esperienza diretta.
Quando parlo di consulenti nei ministeri, mi riferisco ai criteri di scelta utilizzati "normalmente" per individuare un soggetto da far assurgere al ruolo di consulente per questo o quel ministero.
Come dicevo nel mio precedente memo, la scelta non viene effettuata, come si potrebbe pensare solo sulla base della professionalità o dell'esperienza specifica o all'appartenenza a questo o quel gruppo politico, ma soprattutto sulla base della "manovrabilità" del consulente stesso.
In altre parole, quel che è importante è avere qualcuno che, in un modo o in un altro sia manovrabile e instradabile/indirizzabile verso la direzione scelta dal gruppo di potere dominante in quel momento.
Nel momento in cui si percepisce che non sei manovrabile o indirizzabile, che sei un cane sciolto, che operi solo secondo l'etica professionale ........ allora non fai al caso loro.
E questo vale per qualunque colore politico sia al comando in quel momento.
Tieni presente che non mi sto riferendo ai "consulenti per la sicurezza" e, poi, qui non si tratta di fare "Qualunquismo" ma raccontare le cose come stanno, anche per esperienza diretta.
Quando parlo di consulenti nei ministeri, mi riferisco ai criteri di scelta utilizzati "normalmente" per individuare un soggetto da far assurgere al ruolo di consulente per questo o quel ministero.
Come dicevo nel mio precedente memo, la scelta non viene effettuata, come si potrebbe pensare solo sulla base della professionalità o dell'esperienza specifica o all'appartenenza a questo o quel gruppo politico, ma soprattutto sulla base della "manovrabilità" del consulente stesso.
In altre parole, quel che è importante è avere qualcuno che, in un modo o in un altro sia manovrabile e instradabile/indirizzabile verso la direzione scelta dal gruppo di potere dominante in quel momento.
Nel momento in cui si percepisce che non sei manovrabile o indirizzabile, che sei un cane sciolto, che operi solo secondo l'etica professionale ........ allora non fai al caso loro.
E questo vale per qualunque colore politico sia al comando in quel momento.
A volte, ma solo a volte, capita che un ente(organismo) esterno abbia una posizione predominante rispetto ad altri.
altri che, tanto per la cronaca, pur applicando il concetto del gratis et amore dei non sono considerati più di tot
troppo lungo dire perchè e come, ma a mio avviso ne avete ogni santo giorno un esempio sotto il naso
ma siccome dire è meglio che non dire, io mi domando come l'ISPESL (non nei suoi tecnici, che sono colleghi allieni tanto quanto me ai discorsi di palazzo) riesca ad essere organo ceritifcatore e verificatore, consulente e polizziotto, resta pur sempre un ossimoro o almeno, mi rimane strano perchè qualcuno può, e qualcuno no.
dico, davanti al caffè (cito liberamente Ugo, pena spuntino appena si può) fosse che fosse che il Marchese del Grillo dicesse il vero, dopo la rissa in osteria?
ho avutola fortuna di conoscere personalmente un "uomo di palazzo" : mai conosciuto uno più disposto ad ascoltare e collarborare.
io non so cosa succede nel mezzo, ma azzarderei che pochi tecnici ne sono coinvolti (pare a me)
altri che, tanto per la cronaca, pur applicando il concetto del gratis et amore dei non sono considerati più di tot
troppo lungo dire perchè e come, ma a mio avviso ne avete ogni santo giorno un esempio sotto il naso
ma siccome dire è meglio che non dire, io mi domando come l'ISPESL (non nei suoi tecnici, che sono colleghi allieni tanto quanto me ai discorsi di palazzo) riesca ad essere organo ceritifcatore e verificatore, consulente e polizziotto, resta pur sempre un ossimoro o almeno, mi rimane strano perchè qualcuno può, e qualcuno no.
dico, davanti al caffè (cito liberamente Ugo, pena spuntino appena si può) fosse che fosse che il Marchese del Grillo dicesse il vero, dopo la rissa in osteria?
ho avutola fortuna di conoscere personalmente un "uomo di palazzo" : mai conosciuto uno più disposto ad ascoltare e collarborare.
io non so cosa succede nel mezzo, ma azzarderei che pochi tecnici ne sono coinvolti (pare a me)
nenache io mi ci riferivo, e questo che dici è esattamente quello che ho fatto nella mia risposta, se te ne rendi conto.catanga ha scritto:non mi sto riferendo ai "consulenti per la sicurezza" e, poi, qui non si tratta di fare "Qualunquismo" ma raccontare le cose come stanno, anche per esperienza diretta.
è quel normalmente virgolettato che è indice del qualunquismo di cui parlo.catanga ha scritto: "normalmente"
quando si affronta un malaffare, anche diffuso, con discorsi sulla "normalità", sul come vanno (o "funzionano") le cose, si fa del qualunquismo.
magari imparassimo una buona volta a chiamare le responsabilità personali con nomi e cognomi, e parlare solo di quelle che conosciamo, invece di lanciare giaculatorie contro il "sistema" (come se non fosse fatto di persone con le loro scelte, il sistema).
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Tutti sono a favore della porta aperta, fino a che sono chiusi fuori (H. Kissinger).
Tutti sono a favore della porta aperta, fino a che sono chiusi fuori (H. Kissinger).
Per l'appunto è virgolettato il "normalmente".
I nomi e cognomi li trovi sull'articolo che ho segnalato e sono quelli dell'attuale ministro del Lavoro (Damiano)e del fu direttore generale delle attività ispettive. (Notaro)
Quest'ultimo, dice di essere stato fatto fuori (era un consulente con un contratto triennale da dirigente), per far posto ad un soggetto di area politica governativa, spinto non si sa da chi.
Il fu direttore generale, aveva fatto trottare il proprio personale incrementando significativamente i controlli (sulla qualità degli stessi, possiamo discuterne).
Comunque, la pressione si era cominciata a sentire.
Risultato: Notaro a casa.
Il posto serviva per qualcun altro.
Alla prima occasione che avremo per vederci di persona, Ti potrò raccontare molto altro evitando così che al nostro grande MOD, gli venga un coccolone nel caso raccontassi sul Forum, quanto so e quanto ho vissuto direttamente.
Segnalo a ugo (che saluto cordialmente e ringrazio sentitamente per i suoi interessanti interventi nel Forum) che ho spostato l'intervento che aveva riportato qua sotto nel thread sul Testo Unico.
Con lo spostamento del post ho provveduto cosi' anche a rilanciare la discussione sul TU, che era ormai scesa in seconda pagina, nel caso qualcuno voglia ancora discutere in merito.
Un cordiale saluto a tutti.
Mod
I nomi e cognomi li trovi sull'articolo che ho segnalato e sono quelli dell'attuale ministro del Lavoro (Damiano)e del fu direttore generale delle attività ispettive. (Notaro)
Quest'ultimo, dice di essere stato fatto fuori (era un consulente con un contratto triennale da dirigente), per far posto ad un soggetto di area politica governativa, spinto non si sa da chi.
Il fu direttore generale, aveva fatto trottare il proprio personale incrementando significativamente i controlli (sulla qualità degli stessi, possiamo discuterne).
Comunque, la pressione si era cominciata a sentire.
Risultato: Notaro a casa.
Il posto serviva per qualcun altro.
Alla prima occasione che avremo per vederci di persona, Ti potrò raccontare molto altro evitando così che al nostro grande MOD, gli venga un coccolone nel caso raccontassi sul Forum, quanto so e quanto ho vissuto direttamente.
Segnalo a ugo (che saluto cordialmente e ringrazio sentitamente per i suoi interessanti interventi nel Forum) che ho spostato l'intervento che aveva riportato qua sotto nel thread sul Testo Unico.
Con lo spostamento del post ho provveduto cosi' anche a rilanciare la discussione sul TU, che era ormai scesa in seconda pagina, nel caso qualcuno voglia ancora discutere in merito.
Un cordiale saluto a tutti.
Mod