Sono un rspp di una zienda metalmeccanica. L'amministrazione Delegato, molto sensibile alla sicurezza dice che vuole fare formazione a 360 gradi agli operai in materia di sicurezza, ma quale è il confine formativo per non cadere nel ridicolo. Esempio, devo dire a un operaio come si salgono le scale a pioli. Diciamo che ci si può far male anche andando a lavarsi le mani. Come mi devo comportare.
Grazie 1000 per il sicuro contributo.
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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Formazione agli operai
gli articoli 21 e 22 del 626 non danno limiti di durata della formazione per i lavoratori.
Sul CCNL applicato sicuramente trovi dei riferimenti in merito alla durata minima della formazione e informazione (ad esempio per l'edilizia è di 8 ore).
Per quanto concerne i contenuti devi riferirti alle reali esigenze dell'azienda.
Se avete scale "autoscivolanti" o rubinetti "carnivori" che possono dare adito a infortuni, parlane, perchè no?
naturalmente scherzo anche se di certo che la scala a pioli meriterebbe un minimo di formazione così come tutte le altre attrezzature di lavoro.
manfro
Sul CCNL applicato sicuramente trovi dei riferimenti in merito alla durata minima della formazione e informazione (ad esempio per l'edilizia è di 8 ore).
Per quanto concerne i contenuti devi riferirti alle reali esigenze dell'azienda.
Se avete scale "autoscivolanti" o rubinetti "carnivori" che possono dare adito a infortuni, parlane, perchè no?
naturalmente scherzo anche se di certo che la scala a pioli meriterebbe un minimo di formazione così come tutte le altre attrezzature di lavoro.
manfro
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
La formazione deve essere sufficiente ed adeguata, quindi è sulla base dei risultati che otterrai, ovvero dal comportamento "sicuro" degli operai che potrai capire quanto in profondità deve scendere la formazione.
Non è importante che tutti gli argomenti (fatta eccezione quelli obbligatori) vengano trattati, ma che al termine i tuoi operai sappiano stare in cantiere. Se è necessario nei confronti di qualcuno che si arrivi anche a spiegargli che non si lavora alla sega circolare mentre ci si scaccola il naso, allora dovrai provvedere anche per questo, ma non è vera e propria formazione, quanto piuttosto una vigilanza sui comportamenti corretti.
La formazione vera e propria si fa in cantiere giorno per giorno (ferma restando quella che formalmente va eseguita in aula)
Non è importante che tutti gli argomenti (fatta eccezione quelli obbligatori) vengano trattati, ma che al termine i tuoi operai sappiano stare in cantiere. Se è necessario nei confronti di qualcuno che si arrivi anche a spiegargli che non si lavora alla sega circolare mentre ci si scaccola il naso, allora dovrai provvedere anche per questo, ma non è vera e propria formazione, quanto piuttosto una vigilanza sui comportamenti corretti.
La formazione vera e propria si fa in cantiere giorno per giorno (ferma restando quella che formalmente va eseguita in aula)
Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)
Si, ma allora non è più finita, lavoriamo all'interno di una cella imbottita così siamo a posto.manfro ha scritto:gli articoli 21 e 22 del 626 non danno limiti di durata della formazione per i lavoratori.
Sul CCNL applicato sicuramente trovi dei riferimenti in merito alla durata minima della formazione e informazione (ad esempio per l'edilizia è di 8 ore).
Per quanto concerne i contenuti devi riferirti alle reali esigenze dell'azienda.
Se avete scale "autoscivolanti" o rubinetti "carnivori" che possono dare adito a infortuni, parlane, perchè no?
naturalmente scherzo anche se di certo che la scala a pioli meriterebbe un minimo di formazione così come tutte le altre attrezzature di lavoro.
manfro
Ritengo giusto informare e formare tutti i dipendenti su qualsiasi tipologia di rischio, anche o forse sopratutto, su quello che viene dato per scontato che si sappia. Perchè la maggior parte degli infortuni avviene propio per la troppa sicurezza di saper fare.
Nel nostro lavoro c'è sempre qualcuno che ti dirà che dici cose scontate o ti deriderà per questo, ma il tuo obbiettivo non è quello di fare una bella figura ma di informare e formare tutti sui rischi anche scontati e anche essendo ripetitivo.
Nel nostro lavoro c'è sempre qualcuno che ti dirà che dici cose scontate o ti deriderà per questo, ma il tuo obbiettivo non è quello di fare una bella figura ma di informare e formare tutti sui rischi anche scontati e anche essendo ripetitivo.
Per come la vedo io, fare formazione significa agire nella direzione di "creare il problema" della sicurezza al lavoratore. Significa modificare, anche di poco, la percezione che lui ha dei rischi che corre. Non è semplice e tantomeno banale.
Fatto questo puoi procedere ad illustrare i fattori di rischi e le misure di prevenzione e protezione (questa è informazione ed addestramento, però). Se agisci bene preliminarmente, saranno i lavoratori a richiederti l'intervento, non più tu ad imporglielo.
Ciao
Marzio
PS-Faccio il fenomeno e cito: "La mente non è un vaso da riempire ma un legno da far ardere" (Plutarco)
Fatto questo puoi procedere ad illustrare i fattori di rischi e le misure di prevenzione e protezione (questa è informazione ed addestramento, però). Se agisci bene preliminarmente, saranno i lavoratori a richiederti l'intervento, non più tu ad imporglielo.
Ciao
Marzio
PS-Faccio il fenomeno e cito: "La mente non è un vaso da riempire ma un legno da far ardere" (Plutarco)
"Ogni soluzione genera nuovi problemi" (Corollario 7, Legge di Murphy)
esatto amico mio non è mai finita che ti piaccia o no.Mafafabio ha scritto:Si, ma allora non è più finita, lavoriamo all'interno di una cella imbottita così siamo a posto.manfro ha scritto:gli articoli 21 e 22 del 626 non danno limiti di durata della formazione per i lavoratori.
Sul CCNL applicato sicuramente trovi dei riferimenti in merito alla durata minima della formazione e informazione (ad esempio per l'edilizia è di 8 ore).
Per quanto concerne i contenuti devi riferirti alle reali esigenze dell'azienda.
Se avete scale "autoscivolanti" o rubinetti "carnivori" che possono dare adito a infortuni, parlane, perchè no?
naturalmente scherzo anche se di certo che la scala a pioli meriterebbe un minimo di formazione così come tutte le altre attrezzature di lavoro.
manfro
Difatti, anche ammesso che tu riesca a completare una formazione degna di tale nome, la devi periodicamente rifare.
Senza poi considerare nuovi assunti, nuove macchine, nuove tecnologie, nuovi prodotti chimici ecc...
L'intento del legislatore è questo cioè tenere alta la guardia e non sentirsi "mai arrivati" ad un livello sufficente.
X ursa.. come dire: "è la strada di chi parte e arriva per partire"
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
Alcuni anni fà, un ribaldo ominide, se ne stava ad operare all'interno del gavone utilizzando, per fasi di finitura, dell'acetone, chiaramente, quasi a secchiate. La leggenda vuole che lo stesso optò per una pausa sigaretta in loco, con tanto di accensione della sigaretta e conseguente accensione di se medesimo; non stò a raccontarVi tutto (comunque per i sentimentali rassicuro che Egli è tuttora vivo e vegeto e nenche molto segnato).
Finale : 2 milioni del vecchio conio di multa al dat di lavoro per mancata formazione e formazione specifica, volta a vietare l'utilizzo di fiamme libere in presenza di infiammabili; tecnicamente nulla da eccepire alla sanzione ....ma sono anni che mi domando se in quella testa ci fosse del materiale o meno.
Morale : spesso la formazione deve essere fatta anche su concetti e situazioni a prova "de cujon". Saluti
Finale : 2 milioni del vecchio conio di multa al dat di lavoro per mancata formazione e formazione specifica, volta a vietare l'utilizzo di fiamme libere in presenza di infiammabili; tecnicamente nulla da eccepire alla sanzione ....ma sono anni che mi domando se in quella testa ci fosse del materiale o meno.
Morale : spesso la formazione deve essere fatta anche su concetti e situazioni a prova "de cujon". Saluti
rilancio:
ma secondo voi dopo ormai un decennio che queste cose si sanno, si dicono, ci si prendono sanzioni ecc...com'è possibile che c'è ancora in cantiere qualcuno che DICE DI NON SAPERE che il caschetto o le imbracature sono obbligatorie ecc..
O come è possibile che ancora ci sono lavoratori che non SANNO RIBELLARSI o che non si assumono le loro responsabilità.
Come si fa ancora a cadere dai tetti?
Le ipotesi sono poche:
1) DDL infame che non da le protezioni, che non addestra che non forma che non si preoccupa
2) Lavoratori che NON dicono: "eh no caro io lassù non ci vado"
Nel primo caso non servono altre parole, ci vorrebbe manganello e quant'altro.
Nel secondo caso direi che non è stata data la giusta informazione che sento "mia" :
prevede robuste dosi di informazioni che il DDL spesso non vuole sentire, frasi del tipo:
"amico mio che vai sul ponteggio (o che lavori davanti a una macchina, o che guidi un camion ecc...), tu non sei un pezzo di carne che va al lavoro per forza di inerzia, oltre al resto del corpo ricordati che hai anche una testa, e ricordati che hai molti diritti primo fra tutti quello di NON lavorare laddove non ti senti ragionevolmente sicuro e laddove ti venga richiesto di lavorare con macchine e con attrezzature non ragionevolmetne sicure. Fermati, pretendi che vengano messe in sicurezza le situazioni di pericolo e poi riprendi a lavorare".
Dopo di ciò aggiungo
"Da domani in poi, dopo che oggi queste cose ti sono state dette, E SCRITTE, non avrai più scampo DEVI fare la tua parte altrimenti non hai capito che la sicurezza dipende anche da te e se tu ti fai male, noi qui staremo a discutere di chi è la colpa, ma sarai TU e solo TU ad esserti fatto male"
Ecco anche questa è informazione.
manfro
ma secondo voi dopo ormai un decennio che queste cose si sanno, si dicono, ci si prendono sanzioni ecc...com'è possibile che c'è ancora in cantiere qualcuno che DICE DI NON SAPERE che il caschetto o le imbracature sono obbligatorie ecc..
O come è possibile che ancora ci sono lavoratori che non SANNO RIBELLARSI o che non si assumono le loro responsabilità.
Come si fa ancora a cadere dai tetti?
Le ipotesi sono poche:
1) DDL infame che non da le protezioni, che non addestra che non forma che non si preoccupa
2) Lavoratori che NON dicono: "eh no caro io lassù non ci vado"
Nel primo caso non servono altre parole, ci vorrebbe manganello e quant'altro.
Nel secondo caso direi che non è stata data la giusta informazione che sento "mia" :
prevede robuste dosi di informazioni che il DDL spesso non vuole sentire, frasi del tipo:
"amico mio che vai sul ponteggio (o che lavori davanti a una macchina, o che guidi un camion ecc...), tu non sei un pezzo di carne che va al lavoro per forza di inerzia, oltre al resto del corpo ricordati che hai anche una testa, e ricordati che hai molti diritti primo fra tutti quello di NON lavorare laddove non ti senti ragionevolmente sicuro e laddove ti venga richiesto di lavorare con macchine e con attrezzature non ragionevolmetne sicure. Fermati, pretendi che vengano messe in sicurezza le situazioni di pericolo e poi riprendi a lavorare".
Dopo di ciò aggiungo
"Da domani in poi, dopo che oggi queste cose ti sono state dette, E SCRITTE, non avrai più scampo DEVI fare la tua parte altrimenti non hai capito che la sicurezza dipende anche da te e se tu ti fai male, noi qui staremo a discutere di chi è la colpa, ma sarai TU e solo TU ad esserti fatto male"
Ecco anche questa è informazione.
manfro
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
Ieri parlavo con un RSPP che è stato in Inghilterra. Lì, diceva, puoi essere chi vuoi, ma se non hai fatto la formazione il cantiere è totalmente off-limits. Se devi andare in cantiere in quel caso ti fanno tornare il giorno successivo, alle 7.30, ti fanno la formazione e solo dopo ti danno l'accesso... Poi, se ti trovano a fare qualcosa che va contro le norme di sicurezza, la prima volta ti riprendono , la seconda volta ti cacciano immediatamente .
E secondo me hanno ampiamente ragione
Tornando a bomba sulla discussione, piuttosto che dire proprio tutto io preparerei - come facciamo sempre per le aziende che seguiamo - delle procedure di lavoro singole specifiche per le attrezzature (per ogni tipologia), per la manipolazione dei rifiuti, per lo scarico merci, per l'accatastamento e il deposito, per l'uso del carrello, per i ponteggi, e per quantaltro serva a seconda della realtà lavorativa, che siano disponibili in azienda per i lavoratori :smt001
E secondo me hanno ampiamente ragione
Tornando a bomba sulla discussione, piuttosto che dire proprio tutto io preparerei - come facciamo sempre per le aziende che seguiamo - delle procedure di lavoro singole specifiche per le attrezzature (per ogni tipologia), per la manipolazione dei rifiuti, per lo scarico merci, per l'accatastamento e il deposito, per l'uso del carrello, per i ponteggi, e per quantaltro serva a seconda della realtà lavorativa, che siano disponibili in azienda per i lavoratori :smt001
Il senno di poi è una scienza esatta..
Ing. Dave
Ing. Dave