Salve a tutti.
mi affaccio sul mondo della sicurezza sul lavoro non da molto. Caratterialmente sono portato a confrontarmi per avere più punti di vista su argomenti delicati... e la sicurezza mi sembra lo sia.
Da un pò di giorni ho avviato una piccola discussione con un collega "sottuttoio" sul seguente argomento:
un'attività individuale (titolare senza dipendenti) di auto-lavaggio self-service.
Mister IKnowItAll dice che la 626 non si applica perchè non ci sono dipendenti, punto!
io avanzo l'ipotesi (senza pretese di assioma) che l'utilizzo di un tuo impianto da parte di un flusso considerevole (si spera per il titolare) di clienti potrebbe farti rientrare nell'ambito della 626, almeno per alcuni punti (non fosse altro per quelli legati all'utilizzo in sicurezza dei macchinari, o delle emergenze).
Secondo lui non c'entra la 626, è una questione di scelta del titolare... che metta qualche cartello e via!
Se il titolare dicesse: "io faccio solo quello che mi obbliga la legge" cosa dovrei rispondergli, secondo voi?
Il mio punto di vista è: se metti dei cartelli è perchè hai valutato l'esistenza di un rischio... quindi hai fatto una valutazione dei rischi (punto importante della 626).
Per aziende con più di 10 dip. è obbligatorio (per legge) documentarla...
E se il num. di clienti che utilizza i tuoi macchinari fosse molto più alto di 10 al giorno? cosa cambia ai fini della loro sicurezza?
Certo: lo fanno una volta a settimana (se sono clienti fissi), quindi non vorranno visite mediche per conoscere se sono abili o meno a lavarsi la macchina, non eleggeranno un Rappresentante dei Clienti sulla Sicurezza... non gli interesserà se c'è o meno un RSPP, ma se gli succede un incidente (anche in fase di manovra delle auto) di chi è la responsabilità?
sono graditi commenti di qualunque tipo
grazie
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
626 si 626 no: scusate la lungaggine
Magari non sa tutto lui, ma stavolta ha ragione.
E non una ragione qualunque, ma limpida e cristallina, specchiata e illibata.
Il DLgs 626/94 si applica solo in presenza di lavoratori subordinati o ad essi equiparabili. Un cliente non sarà mai, nemmeno nei tuoi sogni più perversi, equiparabile ad un lavoratore subordinato.
Ovvio tuttavia che l'impianto deve essere sicuro per chi lo usa, ma per esserlo non deve fare altro che essere realizzato secondo i regolamenti vigenti, le macchine devono essere conformi al DPR 459/96 e a tutte le altre direttive (che non si applicano solo nei luoghi di lavoro così come defniti dalla 626). L'impianto elettrico deve essere a norma e così tutta la parte di prevenzione incendi.
Ma queste sono leggi che si applicano alla popolazione o alle attività anche qualora non abbiano dipendenti (se a casa mia ho un impianto elettrico deve essere conforme alla L 46/90 se l'ho fatto realizzare prima del 1/1/08, se ho una centrale termica > 116 kw, devo avere il CPI, ma comunque non devo fare la denuncia dell'impianto di terra o degli impoianti MARCi perchè non è un luogo di lavoro)
Niente valutazione dei rischi, niente documento, insomma niente di niente che riguardi il DLgs 626/94.
Se succede un incidente, ma l'impianto è stato costruito secondo le norme vigenti, pace all'anima sua
E non una ragione qualunque, ma limpida e cristallina, specchiata e illibata.
Il DLgs 626/94 si applica solo in presenza di lavoratori subordinati o ad essi equiparabili. Un cliente non sarà mai, nemmeno nei tuoi sogni più perversi, equiparabile ad un lavoratore subordinato.
Ovvio tuttavia che l'impianto deve essere sicuro per chi lo usa, ma per esserlo non deve fare altro che essere realizzato secondo i regolamenti vigenti, le macchine devono essere conformi al DPR 459/96 e a tutte le altre direttive (che non si applicano solo nei luoghi di lavoro così come defniti dalla 626). L'impianto elettrico deve essere a norma e così tutta la parte di prevenzione incendi.
Ma queste sono leggi che si applicano alla popolazione o alle attività anche qualora non abbiano dipendenti (se a casa mia ho un impianto elettrico deve essere conforme alla L 46/90 se l'ho fatto realizzare prima del 1/1/08, se ho una centrale termica > 116 kw, devo avere il CPI, ma comunque non devo fare la denuncia dell'impianto di terra o degli impoianti MARCi perchè non è un luogo di lavoro)
Niente valutazione dei rischi, niente documento, insomma niente di niente che riguardi il DLgs 626/94.
Se succede un incidente, ma l'impianto è stato costruito secondo le norme vigenti, pace all'anima sua
Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)
Sono d'accordo con ursa, semplicemente l'impianto deve essere conforme. I macchinari e gli impianti tutti con certificazione.
Eventualmente (ma non lo so) poi ci saranno alcune cartellonistiche da mettere, ma per formalità, forse non fumare o cose generiche.
La valutazione del rischio non va fatta, non ci sono dipendenti, l'importante è che tutto sia costruito a norma
Eventualmente (ma non lo so) poi ci saranno alcune cartellonistiche da mettere, ma per formalità, forse non fumare o cose generiche.
La valutazione del rischio non va fatta, non ci sono dipendenti, l'importante è che tutto sia costruito a norma
Il senno di poi è una scienza esatta..
Ing. Dave
Ing. Dave
più che convincente!
(immagino già Mister Vedicomegongolo quando glielo dirò...)
grazie.
(immagino già Mister Vedicomegongolo quando glielo dirò...)
grazie.
Nessuna formalità, ma obbligoTalotz ha scritto: Eventualmente (ma non lo so) poi ci saranno alcune cartellonistiche da mettere, ma per formalità, forse non fumare o cose generiche.
Le informazioni necessarie alla guida di una macchina devono essere chiare e facilmente comprensibili.
Non devono essere in quantità tale da accavallarsi nella mente dell'operatore.
Quando la sicurezza e la salute delle persone esposte possono essere messe in pericolo da un funzionamento difettoso di una macchina che funziona senza sorveglianza, la macchina deve essere attrezzata in modo da emettere un segnale sonoro o luminoso adeguato.
Se la macchina è munita di dispositivi di allarme (ad esempio mezzi di segnalazione, ecc.), essi devono poter essere compresi senza ambiguità e facilmente percepiti.
Devono essere prese misure opportune per consentire all'operatore di verificare la costante efficienza di questi dispositivi di allarme.
Devono essere applicate le disposizioni delle direttive specifiche concernenti i colori ed i segnali di sicurezza.
Nel caso in cui permangano dei rischi malgrado tutte le disposizioni adottate oppure quando si tratta di rischi potenziali non evidenti (ad esempio: armadio elettrico, sorgenti radioattive, spurgo di circuito idraulico, rischio di una parte non visibile, ecc.), il fabbricante deve prevedere delle avvertenze.
Dette avvertenze devono utilizzare preferibilmente dei simboli comprensibili a tutti e/o essere redatte in una delle lingue del paese di utilizzazione corredate, su richiesta, dalle lingue conosciute dagli operatori.
è cura del titolare dell'impianto installare la macchina e mettere a disposizioni tutte le informazioni necessarie per salvaguardare la sicurezza e la salute pubblica
Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)