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locali senza superficie di aerazione

Archivio Igiene del lavoro/Microclima/DPI/Segnaletica.
Questo archivio raccoglie tutte le discussioni relative all'igiene del lavoro, microclima negli ambienti di lavoro e DPI - Dispositivi di Protezione Individuale (Riservato agli abbonati)
jenny

chiedo scusa al mod e alla comunità per aver palesato la mia impazienza nel post giustamente tagliato.
con stima, cordiali saluti

G.C.
jenny

Sembrerebbe che in un impianto sportivo (ma anche in una scuola, albergo ecc) un deposito o ripostiglio che dir si voglia (inferiore a 25 mq, come dice il decreto sugli impianti sportivi, equivale praticamente ad un ripostiglio) non possa essere ubicato lontano dalle pareti perimetrali dell'edificio, cioè deve avere per forza una finestrella (nemmeno tanto ella) direttamente su spazio aperto.  :smt021

G.C.
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weareblind
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Jenny io ti risponderei ma come vedi torno dal lavoro a quest'ora (22.15) e domani in piedi alle 5.30.
Sabato prometto una risposta, se puoi aspettare.
Sennò pazienza.
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G.C.

ho la vaga impressione di averi messo in difficoltà la community con questa mia strana richiesta, del resto vuol dire che non sono io che non ci capisco niente, ma che la cosa è misteriosa per tutti.
Cordiali saluti, alla prossima se capita

G.C.

Segnalo a jenny che ho inserito io la firma (e quindi ho tagliato il post seguente in cui veniva specificata la sua mancanza) e che comunque anche questo suo post e' 'in odore' di violazione (in modo indiretto) della regola aurea n. 6 ultimo comma.
Saluti

Mod
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weareblind
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In realtà avevo promesso una risposta sabato ma sono tanto preso da non aver neanche letto la domanda. Provvederò appena potrò.
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weareblind
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Allora, i quesiti sono due.
1) Posso attuare il ricambio meccanico di aria solamente in caso di emergenza asservendo al pulsante di allarme e/o a un rivelatore di fumo?

Direi di no per due motivi. Il primo è che la legge recita, all'art. 16, "da garantire anche in situazioni di emergenza". E quindi sempre.
Il secondo è che lo scopo è proprio quello di NON arrivare all'incendio, e quindi di smaltire fumi e vapori di qualsivoglia natura prima del patatrac.

2) Posso aerare naturalmente il locale tramite canalizzazione?
Assolutamente si, a me capita con discreta regolarità, basta che il cassone che ricopre la tubazione sfociante all'esterno sia compartimentato con prestazioni pari almeno a quelle del compartimento, quindi REI 60.

weareblind
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jenny

grazie weareblind. Certo che mantenere "giorno e notte" un  motore sempre in funzione, dotato anche di alimentazione di sicurezza, per "areare" un ripostiglio di 25 mq mi sembra un tantino esagerato. La limitazione del carico d'incendio è gia prevista dalla legge (minore di 30 kg/mq), quindi se dico che si tratta di un deposito di scope e qualche secchio per la pulizia (come in effetti è) non dico nulla di nuovo.  Arearlo SOLO naturalmente significa creare una canalizzazione di sezione 0,62 mq (80x80 cm), e considerando che deve pure essere REI 60, mi viene fuori un condotto esagerato, e tra l'altro non c'è nemmeno lo spazio per realizzarlo (il piano è alto 2,70 m, anche creando un condotto di sezione  interna 2x0,3 m abbasserei troppo l'altezza utile).
La soluzione che italianamente avevo pensato è di dotarlo di rivelatore d'incendio (per scrupolo..) e dichiararlo locale di servizio del custode.. o di riscaldamento per gli atleti... senza nominare la parola "deposito" o "ripostiglio".

di nuovo grazie e cordiali saluti
G.C.
jenny

perdonatemi se intervengo ancora in questo post in tempi ravvicinati...
Stavo riflettendo sul fatto che il DM 18.03.1996, all'articolo 16,  parla di "ventilazione naturale" per depositi inferiori a 25 mq, senza specificare se diretta  o indiretta. Nello stesso articolo, parlando dei disimpegni per  depositi di superficie maggiore, richiede che "...deve essere aerato direttamente verso l'esterno".
In sostanza, se la legge per i disimpegni specifica "direttamente verso l'esterno", mentre per i depositi non specifica niente, implicitamente ammette che i depositi piccoli siamo areati anche indirettamente, cioè con un apertura sulla stessa porta d'ingresso al deposito o grata  nel tramezzo, verificando la ventilazione indiretta tramite gli ambienti confinanti a loro volta direttamente areati (come si fa per gli impianti a gas)? Mi sembra l'interpretazione più ragionevole. cosa ne pensate?
grazie di nuovo
G.C.
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weareblind
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In linea di massima io sono per una interpretazione contraria, in ogni caso sono tutte interpretazioni perché non vi è chiarimento ufficiale. Se si è soggetti a C.P.I. l'ideale è parlarne coi VV.F.
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jenny

Io la ritenevo un interpretazione ragionevole in considerazione del tipo di materiale in deposito (scope, qualche barattolo di detersivo, qualche "mazza" per lavare a terra e relativi stracci...). Ragionevolmente, creare in pratica una vera e propria "centrale" di ricambio aria, funzionante giorno e notte ininterrottamente, con alimentazione elettrica ridondante (anche in condizioni di emergenza), con lunghe canalizzazioni adeguatamente isolate... il tutto mi sembra un esagerazione abnorme e uno spreco inutile di denaro pubblico. I VVF come al solito sono per le posizioni "conservative"... se chiedo a loro, mi prescriverano magari di aggiungere anche qualche bell'impianto sprinkler o chissà cos'altro... i soldi pubblici in italia come si sa non sono di tutti, bensì di nessuno.  D'altronde, l'incendio di una scopa potrebbe provocare la distruzione di un ingente patrimonio pubblico e provocare anche morti, chi ce lo fa fare?
Io proverò a presentare il progetto considerando l'areazione indiretta e dimostrando con i calcoli che questa è adeguata, come si fa con gli impianti gas.. sperando che vada bene ai VVF. Altrimenti, gli progetto anche tutti gli impianti accessori, così mi aumenta anche la parcella e siamo tutti felici e contenti :smt008

di nuovo grazie di tutto , a presto

G. C.
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