infortunio in cantiere
Inviato: 12 nov 2008 14:19
Stavo per postare un nuovo 3d per raccontarvi cosa mi è successo, ma leggendo questa discussione ho deciso di accodarmi alla stessa, perchè il mio racconto è da libro.
Il fatto avviene a fine naggio scorso, in un cantiere dove sono CSP e CSE, oltre ad aver accettato una delega come RL che non sarà mai espletata in tutte le sue funzioni perchè la committente è una serpe despota che fa cosa e come gli pare (premessa importante, mi sento nel torto di essere stato troppo goloso e di non averla mandata in c..o prima!): succede che una mattina l'impresa principale appoggia tre o quattro fogli di rete elettrosaldata su un pavimento di cotto fuori dalla recinzione di cantiere (recinzione limitata per soddisfare le bizze della committente che voleva poco cantiere....scemo io, ripeto!), qualche ora dopo arrivano in cantiere la commitente ed il suo amico architetto, il quale procedendo a passo relativamente svelto per andare a recuperar eil cane che si porta sempre dietro, inciampa nella rete e cade, volando anche un gradone di 20/25 cm ed atterrando mettendo le braccia in avanti. L'architetto ha una spalla dolorante e viene fatto tornare a casa con un taxi per alleviargli le sofferenze del viaggio. Da precisare che si tratta di una persona di età avanzata e con cadenza incerta nel passo, cosa che spesso lo ha visto in pericolo anche all'intenro del cantiere, ovviamente.
Io vengo avvertito subito dopo, proprio mentre stavo raggiungendo il cantiere. Qualche giorno fà l'architetto mi ha scritto chiedendomi di poter valutare un risarcimento a suo favore, con toni molto garbati ma senza citare in alcun modo l'impresa, con la quale peraltro siamo in ottimi rapporti ed avevamo già deciso da prima (l'assistente della committente ci aveva preavvertito) che avremmo affrontato la cosa insieme.
Ha, l'architetto si è dovuto operare ed è comunque stato risarcito dalla sua assicurazione (nelle ricevute c'è il numero di polizza con la quale ha pagato l'intervento in una clinica privata!).
Tra l'altro, è mai capitato a nessunpo di voi che un tecnico si facesse male in cantiere (anche se la rete era al di fuori) e chiedesse i danni ad un collega?
Io ho aperto il sinistro, ma la mia assicurazione sarà così ben disposta nel considerarmi responsabile di una carenza così limitata nel tempo ed alla quale non potevo ovviare per evidenti motivi di permanenza in cantiere?
Il fatto avviene a fine naggio scorso, in un cantiere dove sono CSP e CSE, oltre ad aver accettato una delega come RL che non sarà mai espletata in tutte le sue funzioni perchè la committente è una serpe despota che fa cosa e come gli pare (premessa importante, mi sento nel torto di essere stato troppo goloso e di non averla mandata in c..o prima!): succede che una mattina l'impresa principale appoggia tre o quattro fogli di rete elettrosaldata su un pavimento di cotto fuori dalla recinzione di cantiere (recinzione limitata per soddisfare le bizze della committente che voleva poco cantiere....scemo io, ripeto!), qualche ora dopo arrivano in cantiere la commitente ed il suo amico architetto, il quale procedendo a passo relativamente svelto per andare a recuperar eil cane che si porta sempre dietro, inciampa nella rete e cade, volando anche un gradone di 20/25 cm ed atterrando mettendo le braccia in avanti. L'architetto ha una spalla dolorante e viene fatto tornare a casa con un taxi per alleviargli le sofferenze del viaggio. Da precisare che si tratta di una persona di età avanzata e con cadenza incerta nel passo, cosa che spesso lo ha visto in pericolo anche all'intenro del cantiere, ovviamente.
Io vengo avvertito subito dopo, proprio mentre stavo raggiungendo il cantiere. Qualche giorno fà l'architetto mi ha scritto chiedendomi di poter valutare un risarcimento a suo favore, con toni molto garbati ma senza citare in alcun modo l'impresa, con la quale peraltro siamo in ottimi rapporti ed avevamo già deciso da prima (l'assistente della committente ci aveva preavvertito) che avremmo affrontato la cosa insieme.
Ha, l'architetto si è dovuto operare ed è comunque stato risarcito dalla sua assicurazione (nelle ricevute c'è il numero di polizza con la quale ha pagato l'intervento in una clinica privata!).
Tra l'altro, è mai capitato a nessunpo di voi che un tecnico si facesse male in cantiere (anche se la rete era al di fuori) e chiedesse i danni ad un collega?
Io ho aperto il sinistro, ma la mia assicurazione sarà così ben disposta nel considerarmi responsabile di una carenza così limitata nel tempo ed alla quale non potevo ovviare per evidenti motivi di permanenza in cantiere?