Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.

emissioni in atmosfera senza autorizzazione

Questo Forum, aperto in occasione dell'uscita del Nuovo Testo Unico sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro, ospitera' qualsiasi tipo di discussione che non sia relativa a cantieri e ad argomenti di carattere prettamente tecnico (che dovranno essere riportate negli altri due forum).

Benvenuti nella nostra nuova community e buone discussioni a tutti!
Avatar utente
fabrizio
Messaggi: 603
Iscritto il: 18 ott 2004 14:39
Località: Treviglio - Lodi - Crema

Chiedo scusa ma non sò dove postarlo; visto che la contestazione di quanto in oggetto viene sanzionata con l'art. 279 comma 1 del d.l.vo 152/06 e lo stesso prevede penale o amministrativo qualcuno sà se l'iter da seguire è lo stesso della 758 ? Grazie e saluti.
Avatar utente
Nofer
Messaggi: 7386
Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

Un po' dipende da Regione a Regione, per la sanzione amministrativa, però oltre la sanzione c'è la chiusura, nel senso di ordinanza di sospensione dell'attività, disposta dalla Regione sentita l'ASL e le Province e visti i dati delle ARPA, se hanno fatto indagine. Ma, per curiosità, art. 279 ok, ma quale comma?
Nofer
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Avatar utente
Bond
Messaggi: 2685
Iscritto il: 31 ott 2007 14:17
Località: Ferrara

A noferuccia, ripjiate.
Te lo sei anche quotato: comma 1
:smt035

Ciaaa
Bond
Un genitore saggio lascia che i figli commettano errori. È bene che una volta ogni tanto si brucino le dita.
Indice affidabilità: ° (è un asteroide, non una stella)
Avatar utente
Nofer
Messaggi: 7386
Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

:smt009 ecco, vedete che bruttissima cosa la vecchiaia abbinata all'alzheimerino incombente?  :smt022
Nofer
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Avatar utente
boniales
Messaggi: 4
Iscritto il: 22 gen 2005 10:52
Località: Massa-Carrara

Il D. Lgs. 758/94 ha apportato "MODIFICAZIONI ALLA DISCIPLINA SANZIONATORIA IN MATERIA DI LAVORO", in special modo alla sicurezza e igiene del lavoro, istituendo l'importante atto della "Prescrizione". Esso non è assolutamente applicabile ad altre normative tipo quelle ambientali come il D.Lgs. 152/06.  D'altronde basta leggerlo per averne conferma. Occhio a fare questi errori!
Con simpatia
Avatar utente
fabrizio
Messaggi: 603
Iscritto il: 18 ott 2004 14:39
Località: Treviglio - Lodi - Crema

Grazie Bonnie  :smt003 ; quindi il penale di cui si tratta nel procedimento, che prevede l'arresto o l'ammenda, finisce COMUNQUE davanti ad un giudice se non prima patteggiato ? Grazie e saluti.
P.S. Nel civile Nord, almeno il 60% delle ditte, PRIMA inizia a lavorare e POI chiede le varie autorizzazioni; ragion per cui, di fatto, anche in attesa di autorizzazione (mediamente 3 mesi di tempo per avere risposta da enti) c'è il rischio di incorrere in questo penale.
Avatar utente
boniales
Messaggi: 4
Iscritto il: 22 gen 2005 10:52
Località: Massa-Carrara

L'aspetto sanzionatorio è proprio così come dici. Il fatto poi che le ditte inizino le lavorazioni PRIMA di avere ottenuto l'autorizzazione alle emissioni dipende, purtroppo, in GRAN PARTE dai ritardi burocratici.
In Toscana, l'autorizzazione alle emissioni in atmosfera viene rilasciata dalle Province, su delega regionale.
Credimi sulla parola perche parlo con cognizione di causa: in alcune Province passano mesi se non ANNI prima che una domanda regolarmente presentata venga presa in esame; e comunque, una volta esaminata, tra integrazioni e richieste varie (pensa che tra gli enti che si devono esprimere in conferenza ci sono ALMENO il Comune, la ASL, l'ARPA oltre alla provincia stessa) passa altro tempo. E' veramente uno stillicidio.
Le aziende si trovano nella surreale situazione di:
1) non lavorare in attesa della autorizzazione, quindi praticamente fallendo perchè gli investimenti sono stati già fatti e/o perchè il committente non può aspettare.
2) lavorare ugualmente, rischiando in ogni momento le sanzioni in caso di controllo. Questa è la strada più condivisa.
E' comunque una vergogna, perchè anche gli imprenditori più onesti sono  praticamente costretti a commettere infrazioni se non vogliono chiudere l'attività.
Sperando che le cose migliorino....(anche con l'abolizione delle Province)
Saluti da BONIALES
boniales_

Una precisazione: normalmente, per questi tipi di reato e a certe condizioni, viene emesso un "decreto penale di condanna" prima di un processo vero e proprio, e quindi prima di un eventuale patteggiamento. nel decreto viene imposto di pagare una ammenda e la cosa finisce li; salvo però avere la segnalazione sulla fedina penale (il che non è una bella cosa...).
E sempre che un giudice particolarmente sensibile alla questione ambientale non ritenga di disporre un "bel" sequestro preventivo :smt012 .
Buon lavoro.
Avatar utente
littlecharlie
Messaggi: 245
Iscritto il: 12 ago 2008 10:00

ragazzi riuso questa discussione perchè non mi va di aprirne un'altra
alla fine la mia domanda riguarda in qualche modo le emisisoni in atmosfera

Segnalo a littlecharlie che ho spostato il suo messaggio nel forum impianti tecnici.
Colgo l'occasione per dare il piu' cordiale benvenuto nella community a littlecharlie.

Mod :smt039
Avatar utente
Nofer
Messaggi: 7386
Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

boniales ha scritto: Credimi sulla parola perche parlo con cognizione di causa: in alcune Province passano mesi se non ANNI prima che una domanda regolarmente presentata venga presa in esame; e comunque, una volta esaminata, tra integrazioni e richieste varie (pensa che tra gli enti che si devono esprimere in conferenza ci sono ALMENO il Comune, la ASL, l'ARPA oltre alla provincia stessa) passa altro tempo. E' veramente uno stillicidio.
Oh, nel merito vi aggiorno/spettegolo con quanto sto personalmente vivendo qua in campania, peraltro 2 province diverse.
Caso A) : azienda tutta autorizzata e controllata, certificata 14000 e registrata emas, controlli di chuinque da prima che aprissero.  Durante uno dei controlli periodici dell'ARPA competente un geniaccio dice "oh, ma voi qua pulite le macchine con questo solvente, e allora dove compartimentare queste macchine da lavare e dovete creare aspirazione e convogliare". Premettendo che la sostanza in parola ha un TLV-TWA di 1500 mg/mc mai raggiunto (scarsi 70-80 mg/mc quando ho misurato io) e che viene usata sì e no per un'ora al giorno e che nemmeno la ASL aveva trovato che non andava bene, l'azienda decide di abbozzare, compartimenta, installa aspiratori, fa progetto e presenta per approvazione, tutto OK presenta la domanda di autorizzazione per il nuovo camino e intanto ordina e fa installare l'impianto di cui ha avuto progetto approvato in CdS con tutti, regione, provincia, asl, arpa e comune. L'arpa va a fare rilievi, tutto ok, ma... Succo? La Regione DOPO UN ANNO DALL'ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE risponde "ah, l'arpa ci ha detto che stai convogliando in atmosfera la tal sostanza, per cui non sei autorizzato, guai a te se lavori!". Stiamo in causa, la prima puntata è già vinta, ma rendetevi conto...
Caso B): non so come, ma ho fatto capire ad un cliente che PRIMA ci si fa autorizzare, e POI si può emettere. l'azienda B è già in possesso di autorizzazioni, ex art. 12 DPR 203, il che sta a dire che esisteva da prima dell'88, ma devono sostituire degli impianti che sono ormai obsoleti, per di più intendono raggruppare come punto di emissione alcuni camini, e ggiungere dei camini per lavorazioni ex ria (piccola falegnameria attualmente terziarizzata) insomma va tutto riautorizzato. Siccome sono robbi che costano un botto, si perdono alcuni mesi a stabilire quale impianto ci vuole e come dev'essere fatto, e lì un po' mi sono dovuta stare perchè il loro Direttore ha il suo impiantista di fiducia, e per intenderci sui requisiti c'è voluto il bello e il buono.
Bon, come direbbero ugo e bond, si stabilisce come dev'essere almeno 1 di questi impianti in dettaglio, degli altri per ora sappiamo solo come li vogliamo in progetto di massima ma il progetto esecutivo ancora no. Vado in Regione, illustro il caso, mostro la mia relazione prima di spedirla definitivamente, e mi sento dire che però alla fine chi deve dare il parere favorevole in CdS alla fine sarà un certo ufficio dell'arpa e la provincia, con i quali è bene che io, prima di accedere nella CdS stessa, mi confronti per sapere se gli sta bene. Vabbé. Non mi perdo di animo, figuratevi, e mi fondo all'ufficio arpa apposito, dove peraltro sono conosciuta, spiego il tutto, mi dicono "ok, va bene, l'impianto 1, ma per gli altri ci devi portare il progetto esecutivo". Io spiego che se loro approvano, il mio cliente si fa fare il progetto esecutivo, che comunque costa, sulla base dei requisiti di efficienza prefissati. Mi rispondono che no, loro vogliono il progetto esecutivo, e se poi non gli dovesse stare bene loro danno le prescrizioni correttive che sono condizionanti per il rilascio dell'autorizzazione. Ho cercato di far capire che il tutto significa soldi, tanti soldi in più perchè i progettisti e gli impiantisti non possono lavorare gratis, e non è il momento giusto, che poi comunque una vlta che loro approvano il progetto di massima prima di ordinare definitivamente l'impianto di abbattimento comunque glielo sottoporremo, etc. etc.. Niente da fare: la risposta è stata "tu mi porti il progetto definitivo, e io se non mi garba te lo faccio cambiare e tu devi farlo come ti dico io".
E non è tutto: in Regione mi hanno candidamente confessato che le richieste ante 152 sono "temporaneamente sospese", che stanno facendo rifare tutte le domande (!!!), e stanno dando la precedenza (...) a quelle "in corso".

Fate voi...
Nofer
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Rispondi

Torna a “Ambito generale”