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Emissioni in ambito cosmetico e medicale

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sisco
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Iscritto il: 29 dic 2015 14:46
Località: Padova

Buongiorno,
cliente che effettua preparazioni cosmetiche (creme) e medicali (filler).
Ha diverse camere bianche da livello 5 a livello 8 in cui avviene la preparazione dei prodotti.
In pratica all'interno di un bidone blu l'addetto inserisce i vari componenti e poi posiziona il bidone sotto ad un braccio miscelatore.
I bidoni sono aperti durante questa fase e non c'è nessun sistema di aspirazione localizzata.
Gli addetti utilizzano semimaschere con filtri di protezione, tuta in tyvek, occhiali di sicurezza e guanti contro il rischio chimico.
Le camere bianche sono dotate di sistema di aerazione, hanno prese e mandate d'aria dotate di filtri per mantenerne intatta la sterilità.

Il problema è che tra i prodotti utilizzati ci sono sostanze classificate H360D.

Due domande...nate dal fatto che non ho molta esperienza in questo settore:
- la miscelazione potrebbe/dovrebbe essere fatta sotto aspirazione localizzata? Per altri settori ovviamente la risposta sarebbe sì visto quello che usano e vista la priorità delle misure collettive su quelle individuali, ma non so se c'è qualche impedimento tecnico per poter fare questo. Qualcuno di Voi ha esperienza in merito?
- dovrebbe presentare domanda per autorizzazione alle emissioni in atmosfera? Data la tipologia dei prodotti credo proprio dovrebbero andare in ordinaria (art. 269 del 152/06). Non mi sembra rientri tra le emissioni scarsamente rilevanti (avevo il dubbio sul punto jj, ma non è un laboratorio), e il 272 c. 4 esclude la possibilità di andare in generale generica.

grazie.
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