Se i lavoratori rinunciano all'elezione del RLS il DDL non è obbligato a fare nulla, a meno che gli stessi lavoratori non richiedano espressamente il RLST.
Sarebbe, per altro, una forzatura contraria alla volontà dei lavoratori se il DDL si attivasse in autonomia.
Pertanto la cosa migliore sarebbe un documento in cui i lavoratori, oltre a dichiarare la mancata elezione del RLS, attestino la decisione (che è solo loro) di non voler avvalersi del RLST. Direi che così la posizione sia inattaccabile.
S;
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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Nomina RLST
Salve, a mio avviso la sanzione per mancanza di RlsT esiste. È una sanzione amministrativa per non aver comunicato il nominativo dell' RLS(t) all' INAIL. Sanzione indiretta. Quindi se azienda di 3 persone non vuole eleggere / non eleggono l' rls e non nominano rls(t) vanno incontro ad una remota sanzione amministrativa. Almeno io la interpreto così.
L'RLST non va comunicato.
Circolare Inail 43 agosto 2008
La presente circolare riguarda la comunicazione degli RLS. Per quanto concerne la comunicazione degli RLST l'Istituto provvederà, come di consueto, a dare le istruzioni operative una volta intervenute le indicazioni interpretative della normativa da parte del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Circolare Inail 43 agosto 2008
La presente circolare riguarda la comunicazione degli RLS. Per quanto concerne la comunicazione degli RLST l'Istituto provvederà, come di consueto, a dare le istruzioni operative una volta intervenute le indicazioni interpretative della normativa da parte del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Miril The Imp
"Another job, well done" (cit. Bender)
"Another job, well done" (cit. Bender)
Sempre la stessa circolare
Appare inoltre utile rimarcare come le elezioni o le designazioni dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza non costituiscono un obbligo per il datore di lavoro ma una facoltà dei lavoratori, che potrebbe non essere esercitata dai medesimi. Infatti, il datore di lavoro non ha alcun titolo decisionale al riguardo e non deve ingerire in alcuna forma o modo per non violare le libertà delle organizzazioni sindacali previste dalla legge n. 300/70.
Appare inoltre utile rimarcare come le elezioni o le designazioni dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza non costituiscono un obbligo per il datore di lavoro ma una facoltà dei lavoratori, che potrebbe non essere esercitata dai medesimi. Infatti, il datore di lavoro non ha alcun titolo decisionale al riguardo e non deve ingerire in alcuna forma o modo per non violare le libertà delle organizzazioni sindacali previste dalla legge n. 300/70.
Miril The Imp
"Another job, well done" (cit. Bender)
"Another job, well done" (cit. Bender)
La norma presenta un buco (che, nel mio piccolo, cercai di risolvere con una proposta di modifica in quell'articolo che sollevò talmente tante proteste - presumibilmente perché fraintesa dai sindacati - che si decise di non farla passare).
Detto questo, in nessun caso i lavoratori NON possono non avere un rappresentante. Anche contro la loro volontà, oggi la norma prevede che sempre gliene venga assegnato uno.
Poi c'è la realtà e le domande che uno giustamente si pone:
1) ma se i lavoratori non hanno un OP o un EB, da dove dovrebbe arrivare questo RLST d'ufficio?
2) dove sta scritto che il datore di lavoro debba fare lo sforzo di andare a ricercare questo RLST (la mia proposta evitava proprio questo meccanismo e prevedeva che fossero i lavoratori o gli OP che produttivamente ti venivano a cercare)?
Personalmente ritengo che l'onere per il DdL sia quello, in assenza di un RLS interno, di partecipare al Fondo di sostegno alla PMI, ai RLST. Dopodiché sarà eventualmente l'EB o l'OP ad assegnare il RLST all'azienda.
A livello contributivo è però importante l'adesione all'EB, altrimenti il DdL deve corrispondere una cifra tra i 25 e 40€/mese in busta paga
Fine
Detto questo, in nessun caso i lavoratori NON possono non avere un rappresentante. Anche contro la loro volontà, oggi la norma prevede che sempre gliene venga assegnato uno.
Poi c'è la realtà e le domande che uno giustamente si pone:
1) ma se i lavoratori non hanno un OP o un EB, da dove dovrebbe arrivare questo RLST d'ufficio?
2) dove sta scritto che il datore di lavoro debba fare lo sforzo di andare a ricercare questo RLST (la mia proposta evitava proprio questo meccanismo e prevedeva che fossero i lavoratori o gli OP che produttivamente ti venivano a cercare)?
Personalmente ritengo che l'onere per il DdL sia quello, in assenza di un RLS interno, di partecipare al Fondo di sostegno alla PMI, ai RLST. Dopodiché sarà eventualmente l'EB o l'OP ad assegnare il RLST all'azienda.
A livello contributivo è però importante l'adesione all'EB, altrimenti il DdL deve corrispondere una cifra tra i 25 e 40€/mese in busta paga
Fine
Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)