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incapsulamento amianto

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ale3000
Messaggi: 259
Iscritto il: 15 apr 2006 10:08

salve a tutti,
dopo lunga latitanza estiva ricomincia la scuola, i pargoli sono tornati ai loro impegni e la mamma pure.

Eccomi qui con un nuovo quesito che, scuriosando già sul pregresso del forum, penso possa essere oggetto di risposta da parte di Nofer (un salutone speciale a lei).

Sto cercando delle indicazioni in merito "all'attestazione dell'esecuzione dei lavori" che l'impresa di bonfica amianto deve redigere ai sensi del DM 22 agosto 1999.

In particolare:
1) è un'attestazione che si "usa" fare?... dalle mie parti non è molto conosciuta

2) quali sono i metodi di misura degli spessori di rivestimento che l'impresa dovrebbe utilizzare?

3) ci sono dei fac-simile da cui poter attingere?

grazie mille per ogni spiegazione.
buon settembre
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Nofer
Messaggi: 7386
Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

...ALE... ma come, proprio oggi, tu associ il mio stracciatissimo nome all'amianto... SIGH!
oK, COMUNQUE: il riferimento è D.M. 20 agosto 1999, pubblicato in GURI del 22 ottobre dello stesso anno. Lo spessore per gli incapsulanti dev'essere non inferiore a 250 micrometri per ciascuno strato di colore diverso. sta scritto nell'ultimissimo paragrafetto. prima, si parla di navi. Uno dei soliti gioielli normativi all'italiana, insomma. quanto all'attestazione di esecuzione lavori, io oggi sono fusa, ma francamente più che l'autodichiarazione della ditta che ha fatto i lavori, almeno fino ad abrogazione proditoria anche del D.M. 6/9/94, c'è e ci deve essere il verbale di "restituibilità dei locali" che è di norma rilasciato dall'ASL di competenza territoriale.
Tanto per cominciare, cosa hanno incapsulato? se è il tetto, OK, tanto era una cosa inutile, nessun bambino va a grattare l'esterno dei tetti per respirarsi le fibre. Se sono le pareti, più che un incapsulante serve una sovracopertura che consenta l'attacco di poster con puntine da disegno senza andare a "sfrocoliare" l'eternit da sotto; a parte che non riuscirai MAI a infilare una puntina da disegno nell'eternit. Se infine hanno "incapsulato" il pavimento, il progettista merita l'evirazione aprioristica dela sua ascendenza maschile, perchè con il calpestio continuo gli incapsulanti consueti, che sono ad acqua, andrebbero a farsi friggere nel giro di qualche settimana e in ogni caso per tirar fuori una sola fibra dai pavimento in vinil amianto ti ci devi applicare con la smerigliatrice abrasiva a diamante. Se -ancora- il tutto riguarda le tubazioni di distribuzione termoidraulica, più che incapsulante e basta ci voleva tela in lane minerali artificiali di sovracopertura e sopra, eventualmente ma non indispensabilimente, anche l'incapsulante.
Insomma, parliamone.

eh, come direbbe marzio e un pochetto prima di lui Rutger Hauer, "ne ho viste cose che voi umani non potete nemmeno immaginare... e ora, tutti quei momenti sono persi nel tempo, come lacrime nella pioggia...". Infatti, qua stasera piove.  

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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ale3000
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Iscritto il: 15 apr 2006 10:08

Qui invece non piove e pare che l'estate, dopo un agosto rovinoso, abbia deciso di lasciarci ancora un po' di speranza.

Per ritornare al dm 20/08/99: era giustappunto a quello che mi riferivo, sinceramente per l'incapsulamento di un tetto la restituibilità non mi è stata segnalata nel testo che ho.

Proprio per come è indicata nel DM sopracitato, la dichiaraziopne dell'impresa dovrebbe contenere una specifica dello spessore utilizzato e l'indicazione del metodo di misura utilizzato.
Ora io non sono molto esperta di bonifiche di amianto e per questo mi domandavo come avveniva tale misurazione e se in fondo era necessaria.

Chiedevo, a chi più forte di eseprienza, cosa è effettivamente necessario per certificare il corretto incapsulamento del materiale.

grazie per le indicazioni comunque.
:smt039
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