Parole sante ma quanto dici è da sempre sulla carta e, sulla carta, c'è ancora.a.mattioli ha scritto:Non mi sembra che le posizioni espresse portino lontano.
O comprendiamo che siamo parte di uno stesso sistema, a prescindere dal berretto che ognuno di noi ha in testa, e cerchiamo le soluzioni a problemi di grande complessità, o ci mettiamo a tirare le pietre, ma non mi sembra che nessuno sia nelle condizioni di tirare la prima.
A quanti tavoli ti sei seduto dove, accanto a te, c'era un coordinatore?
... e guarda che sto parlando della presenza di un coordinatore... non di un rappresentante di ordini o collegi.
Io non intendo tirare sassi... non ne ho mai tirati ma... se ogni volta che si chiede ai coordinatori della sicurezza di partecipare a cercare soluzioni, poi, immancabilmente non li si invita ad un tavolo di confronti e suggerimenti costruttivi... beh... come pensi si possano trovare le soluzioni a cui prima facevi riferimento?
Personalmente sono 32 anni che infango le mie scarpe nei cantieri... è dal 1994 che mi dedico alla sicurezza sul lavoro... io, e con me molti altri coordinatori presenti (e non) su questo forum, la strada l'abbiamo cambiata almeno 14 anni fa e stiamo aspettando che qualcun altro lo faccia.a.mattioli ha scritto:... Allora, cambiamo strada...
La stragrande maggioranza ddei tuoi colleghi, durante i sopralluoghi, ricercano ancora (e solamente) le inosservanze agli articoli riferiti a norme del 1955/56 quali gli ex DPR 547, 161, 303...
In merito all'ex 494/96 sanno intervenire soltanto su questioni documentalmente formali.
Così non va bene e bisogna dirlo... con tutto il rispetto che è dovuto alla figura istituzionale che rappresentate.
Anche questo va detto, con pacatezza, educatamente e con il massimo rispetto... ma con determinazione.
Occorre conoscenza e professionalità anche in questo altrimenti l'obbiettivo dell'ex 494 va a ramengo.
Ma, per fare questo, servono incontri, confronti costruttivi, aggiornamenti professionali e tanta voglia di cambiare le cose di oggi... INSIEME...
Hai ragione... concordo pienamente... ma come lo mettiamo in pratica il tuo suggerimento se non c'incontriamo? Se, volutamente, i coordinatori sono lasciati fuori da quelle riunioni dove dovrebbero partecipare per le loro conoscenze tecniche specialistiche sia scolastiche che, soprattutto, esperienziali?a.mattioli ha scritto:... assumiamoci ciascuno le nostre responsabilità, cosa diversa dal cercare "colpevoli", e con umiltà portiamo il nostro contributo a risolvere un problema che ha mille sfaccettature...
A differenza degli Organi di Vigilanza che nella loro esperienza possono annoverare solo dei flash di cantiere, i coordinatori (quelli seri) ne conoscono, invece, l'intero film... dall'inizio alla fine.
Da quando il cantiere comincia a quando si toglie l'ultima baracca.
Dove si può cercare la soluzione ai tanti problemi della sicurezza sul lavoro se non nell'esperienza di questi professionisti (emarginati, molto spesso, dai loro stessi ordini o collegi professionali)?
Se siamo veramente convinti che il miglioramento della sicurezza sia frutto di reciproci apporti conoscitivi ed esperienziali, allora incontriamoci anche al di fuori degli incontri formali dove la figura del coordinatore è volutamente lasciata fuori.
Organizziamo una giornata di confronto e confrontiamoci... una giornata di ferie per voi ... una giornata di non lavoro per noi ... una giornata costruttiva da dove potrebbero partire degli imput importanti.
Quanto son vere queste tue parole!!!a.mattioli ha scritto:... Tanto meno i CSP, a meno che i PSC fotocopia, aspecifici, non veritieri, spessi dai 2 ai 5-6 cm, pesanti 3-5 etti, spesso illeggibili, magari costati 150-200 €, non capitino solo nel mio ufficio...
Purtroppo sul tuo tavolo te ne capitano troppo poche.
Fai il possibile per fartene portare di più e... comportati di conseguenza.
Hai tutto il nostro appoggio.
Anch'io, su questo, dissento.a.mattioli ha scritto:... Per quanto mi riguarda, ritengo che la chiave di volta al momento sia nei costi della sicurezza, da ben esplicitare nei PSC e da liquidare nei SAL previa "approvazione" del CSE, o meglio, da cominciare a non liquidare previa negazione dell'approvazione del CSE.
E' anche su questa strada, enon solo, che in accordo con i tecnici stiamo cominciando a muovere i primi passi nel nostro territorio...
L'esperienza di anni di cantiere in regime di ex 494/96 mi portano a condividere l'intervento di catanga... e mi farebbe piacere potertelo dimostrare di persona.
Nel frattempo t'invito a vedere in quanto tempo (sottratto alla sicurezza in cantiere) saresti in grado di prelevare un prezzo composto di listino ed estrapolargli il costo della sicurezza con la certezza che non possa essere contestato (essendo i valori dei dati inseriti assolutamente soggettivi)
"la stima dei costi dev'essere congrua e analitica" dice, oggi, l'81/08 alla pari di quel che diceva l'ex DPR 222.
Per poter eseguire una stima corretta, nel caso in cui nelle voci di "listino", non fosse compreso l’ammortamento, le modalità di calcolo da seguire sarebbero le seguenti:
Costo = (cu * i mo * q) + [cu * (i mz/am) * pu * q]
dove:
· cu = costo unitario (in Euro)
· i mo = incidenza manodopera (in %)
· q = quantità (in mc/ml/kg/ore/cad)
· i mz = incidenza mezzi d’opera (in %)
· am = ammortamento (in mesi)
· pu = periodo di utilizzo (in mesi)
Questa operazione moltiplicala (come tempo) per circa 250 voci almeno e potrai convenire che:
250 voci per circa 6 minuti per voce= 1500 minuti = 25 ore = 3 giorni di lavoro.
3 giorni di lavoro i cui risultati possono essere perfettamente e legittimamente contestati perchè i loro valori sono stimati con il risultato a cui faceva riferimento catanga: i costi della sicurezza non hanno ridotto gli infortuni sul lavoro.
Ne parliamo?
Volentieri.
E' sufficiente che tu ci faccia un fischio.