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Inviato: 16 mar 2016 14:34
da Cranio
Buon pomeriggio.
Leggo pareri contrastanti circa l'interpretazione di applicazione obblighi TU nel caso gli accomandanti prestino attività lavorativa per l'azienda.

Il mio caso è questo: S.A.S. di progettazione impianti sportivi. 2 accomandatari + 2 accomandanti.

Le attività di progettazione (disegni, specifiche tecniche, gare con fornitori, sopralluoghi in impianto per installazione campi sportivi ecc....) sono svolte dai due accomandanti. I soci accomandatari non fanno nulla se non firmare delle carte e presenziare alle riunioni. In questo caso si rientrerebbe nell'ambito di applicazione del TU?

E invece nel caso fosse un solo accomndatario (firma carte svolge riunioni) + 3 accomndatari (che svolgono attività di progettazione), si rientrerebbe?


Grazie.

Inviato: 14 giu 2016 11:53
da giro_mary
Ciao a tutti.
Vista la mia inesperienza, ho chiesto direttamente allo SPISAL della mia città.
Questa la mia domanda: "Se una Ditta risulta, da visura camerale, essere una società in cui i due soci sono il lavoratore e la moglie che gestisce la contabilità, per quanto riguarda il lavoro in cantiere devo chiedere lo stesso il POS o posso assoggettarlo ad un lavoratore autonomo? Nel secondo caso, devo fargli firmare una dichiarazione che in cantiere opera da solo?

Questa la loro risposta: "dipende dal tipo di società (SNC, SAS, etc); se i soci sono considerati come dipendenti l’uno dell’altro (es. snc) l’unico che lavora in cantiere è equiparato al lavoratore dipendente con tutti gli obblighi che conseguono. E’ sempre necessario il POS qualora si tratti di un’impresa familiare ai sensi dell’art. 230-bis del Codice civile."

Io ne deduco che nel caso di una s.a.s. in cui ci sia un solo socio accomandatario, questo sia equiparabile ad un lavoratore autonomo.