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valutazione rumore "previsionale" nei lavori ester

Archivio Rischi da agenti fisici: Rumore (D.Lgs. 277/91) e Vibrazioni (D.Lgs. 187/05).
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manfro
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intanto grazie per i suggerimenti. Siete come al solito gentilissimi.

Sempre per tirare le somme alla fine della fiera, posso scegliere come sistema di lavoro:

a) SNR ovvero sia, registro il mio LAeq, tolgo la riduzione SNR complessiva e inserisco il nuovo valore nei calcoli per determinare il Lex;
b) Bande d'ottava, ovvero sia per ogni LAeq misurato, sottraggo, in base alle frequenze dei rumori registrati, l'attenuazione dichiarata dalla casa produtrice del DPI e inserico nei calcoli i vari valori ottenuti dopo la sottrazione.

Devo ancora studiarmi bene bene la cosa, ma al momento, fra le due soluzioni, mi sento di sposare la prima per semplicità, anche se certamente meno accurata, soprattutto perchè come filosofia di vita (andare al sodo), sono in totale accordo con Marzio
Sapevo che il fine ultimo delle valutazioni dei rischi è la protezione dei lavoratori?
Bene allora poche chiacchiere, visite annuali e DPI obbligatori.

Ed inoltre ancora non ho il fonometro con le bande d'ottava  :smt003

:smt006 manfro
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Marzio
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Io non ho accennato a nessun cartaio (esistono eccome, ma non è questo il problema).

Credo di aver solo posto l'accento su quello che viene trattato in "Teoria degli errori" nel corso di "Misure meccaniche e termiche" di una qualsiasi Università d'Italia. Il problema è connesso alla "propagazione degli errori" ed alla significatività del valore di esposizione ed all'affidabilità del numerino che fornisco al DDL.

A mio avviso anche il miglior professionista non può fornire un valore di affidabilità nella misura perché non lo può sapere in quanto non conosce l'errore connesso al tempo di esposizione.

Ciao

Marzio
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ursamaior
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rispondevo a te e mirko contemporaneamente, ma il mio intervento era tutt'altro che polemico. comunque, ripeto, sono sostanzialmente d'accordo con te, ma vedo le cose in maniera meno ingegneristica.
Per quanto sia vero che la norma mi richiede la misura del livello di esposizione, è anche vero che io devo collocare il lavoratore in una fascia di rischio e questo lo si può fare con un dicreto margine di certezza.
Ciao
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Marzio
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La prossima volta metto + faccine...  :smt003  :smt003  :smt003

Nemmeno io volevo essere polemico ursa...  :smt023

Ciao

Marzio
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mirko
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ursamaior ha scritto:rispondevo a te e mirko contemporaneamente, ma il mio intervento era tutt'altro che polemico. comunque, ripeto, sono sostanzialmente d'accordo con te, ma vedo le cose in maniera meno ingegneristica.
Per quanto sia vero che la norma mi richiede la misura del livello di esposizione, è anche vero che io devo collocare il lavoratore in una fascia di rischio e questo lo si può fare con un dicreto margine di certezza.
Ciao

Assolutamente non volevo essere polemico anche se rileggendomi forse lo sono sembrato.

Comunque infondo siamo d'accordo e anche con manfro e marzio.

Però oggi, perso nel traffico di Roma, mi è  venuto un lampo di genio, o di scemo.. e me lo direte voi, ma ho pensato che infondo posso stabilire che DPI usare guardando gli indici di abbattimento della scheda del DPI secondo HML ma senza dover ricorrere all'analisi in frequenza.

Provo a spiegarlo in poche parole e lascio a voi il giudizio (o le palolacce).

Esempio pratico molto semplice:

una macchina che mi espone il lavoratore a 89 dB(A).
Ho bisogno di un DPI che mi porti a circa 70-72, quindi ho bisogno di una cuffia che abbatta diciamo 19 dB(A).

Fin qui tutto OK. Se uso l'SNR è un attimo.
Ma se lo voglio scegliere usando HML è un attimo lo stesso in questo senso:
a che serve sapere se le frequenze sono alte medie o basse? Io scelgo un DPI con protezione minima (ad uno dei tre gruppi di frequenze alte, medie e basse) pari a 19 dB(A), quindi ho protetto l'operatore sicuramente a tutti e tre i gruppi di frequenze.
Rischio l'iperprotezione per alcune frequenze ma se sto un po attento l'iperprotezione è un rischio mooooooltooooo residuo e comunque come dicono all'iperprotezione ci si abitua.

Quante cavolate ho detto? oppure in fondo è cosi?

Ciaoo
fabrizio slog

Leggendo questa brillante discussione si rafforza di più una tesi che sostengo da tempo, cioè che per fare una valutazione degna di tal nome dovremmo OGNI VOLTA proporre una minitesi, vuoii sul rischio vibrazioni vuoi sul rischio rumore; concordo pienamente con Marzio sul dover considerare vari aspetti tecnici e metodologici (teoria degli errori, ecc) ma tale "sforzo" non può purtroppo trovare risposta in un mercato che è volto solo al ribasso dove la qualità del lavoro di un tecnico non è un valore aggiunto. Saluti
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manfro
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bhè, mirko che ti devo dire, credo non sia poi male come tesi.
io mi ricordo sempre un vecchio ma sempre validissimo suggerimento di Nofer che mi disse:
"manfro, nel dubbio, tu scegli una strada che puoi sostenere davanti a un giudice" (ah che donna risoluta)
secondo me questa tua cosa non è male male, del tipo: se devo togliere 19 dB che me frega che frequenza c'è? prendo un DPI che almeno 19 li toglie sempre e comunque... ho capito bene mirko?
se si credo sia di fatto incontestabile.
o no?
eh eh eh ha ragione fabrizio... che callarò (tr. che calderone)
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ursamaior
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Per Marzio: no problem, è sempre un piacere discutere con te  :smt039 ;

Per Mirko: d'accordo che nn vedo le cose in maniera molto ingegneristica data l'elevata alea presente nella misurazione, ma tu esageri  :smt003 .
Guarda che a differenza dell'SNR a te mica basta sapere il valore dichiarato dal produttore per H.M e L per determinare l'attenuazione. devi fare la misurazione ponderata A e C e applicare la formula conseguente dalla differenza.

Per Tutti:
OKKIO CHE LA FORMULA RIPORTATA NELLA UNI 458 E' SBAGLIATA (non credo che nè loro nè il legislatore se ne sia accorto, dato che fa parte di un decreto ministeriale e non è mai uscita un'errata corrige)
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ursamaior
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ursamaior ha scritto:
Per Tutti:
OKKIO CHE LA FORMULA RIPORTATA NELLA UNI 458 E' SBAGLIATA (non credo che nè loro nè il legislatore se ne sia accorto, dato che fa parte di un decreto ministeriale e non è mai uscita un'errata corrige)

Dimenticavo: mi riferisco, ovviamente alla formula per il calcolo dell'attenuazione col metodo HML.

Il numeratore della seconda formula (mi pare sia la seconda formula nel testo) non è (H-L), ma (M-L).
Ho visto dei lavori del convegno di modena (dB(A) 2006) e ci sono cascati pure loro...... Sto cercando di mettermi in contatto con qualcuno della UNI per dirglielo, ma non conosco nessuno e tantomeno nessuno conosce me (oscuro ingegnere catanzaromano), per cui mezza italia continuerà ad usare quel metodo sbagliando...
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mirko
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ursamaior ha scritto: Guarda che a differenza dell'SNR a te mica basta sapere il valore dichiarato dal produttore per H.M e L per determinare l'attenuazione. devi fare la misurazione ponderata A e C e applicare la formula conseguente dalla differenza.
Va benissimo, infatti avevo semplificato, volutamente, troppo il concetto ma alla fine il risultato mi sembra che non cambia.

Nel senso che alla fine della mia bella valutazione avrò l'esposizione in dB(A) o dB(C) e solo dopo vado a trovarmi il DPI che, come dicevo per esempi, mi abbatte minimo ( aqualunque frequenza vogliate) almeno 19.

Insomma ma perhè uno dovrebbe stare li a specificare le frequenze quando già un lavoro del genere risolve il problema?

Accetto tutte le parolacce di questo mondo in caso dica cacchiate ma come ripeto il rumore l'ho sempre messo da parte per i colleghi che fanno "solo" questo ed ho affrontato e affronto solitamente altri aspetti.

Non sono un Ing. quindi può darsi che con i calcoli ci litigo una giornata ma alla fine un fiile di excel che mi da il risultato che dico si può fare.

Ho sentito parlare di un cantiere, qui a roma, in cui i lavoratori, grazie alla consulenza di un grande del rumore, utilizzano 3 cuffie diverse a seconda dei casi (hanno una borsetta personale con i DPI).

QuestaAzienda può permettersi corsi semestrali, controlli quotidiani, ecc... eppure quando sono entrato, per valutare altri rischi, il tizio che usava una tracciatrice per muro non portava nemmeno gli occhiali protettivi.

Se continuano a complicare troppo le cose la sicurezza non la farà/seguirà più nessuno preferendo correre il rischio di sanzioni ecc...
Ora i DdL parlano propio cosi.

Non è polemica ma racconti di vita.

Ciao
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