Organigramma strano...
Inviato: 01 dic 2011 17:19
Ciao a tutti,
mi trovo ad analizzare una situazione che apparentemente non mi pare così facile.
Nella realtà io la vedrei in un modo anche semplice, ma confrontandomi con il diretto interessato, peraltro un collega molto preparato, mi sono sorti dei dubbi e delle perplessità in merito alla mia visione.
La descrivo:
[img]C:\Documents%20and%20Settings\Raffaele\Documenti\Immagini\ORG[/img]
(spero sia venuta l'iimagine)
C'è un DdL (amministratore delegato di multinazionale per l'unità operativa presa in considerazione).
C'è quindi un dirigente (Direttore di Stabilimento) per l'unità operativa presa in considerazione.
Il direttore di stabilimento è delegato ai sensi dell'art.16 del TU.
C'è inoltre un altro dirigente che si occupa dell'area vendita per la stessa multinazionale.
Questo dirigente ha sotto di se tutti venditori che sono per la maggior parte del loro tempo lavorativo in macchina.
Al di sotto del dirigente (l'ORG non è corretto ma vi spiego) c'è un industrial system manager
Ora il caso vuole che industrial system manager sia anche RSPP per l'unità operativa che stiamo prendendo in considerazione.
E che quindi sotto di lui in organigramma ci siano una serie di funzioni, tra cui anche la funzione Healt and Safety Sistems (il mio amico molto preparato) che tra l'altro ad anno nuovo diverrà RSPP al posto dell'attuale industrial system manager.
Ora va fatta una premessa fondamentale.
L'altra parte del ramo, dove c'è il dirigente vendite con i suoi venditori, vende un prodotto che pur commercializzato dalla multinazionale, nulla ci azzecca con quello realizzato nell'unità operativa del sito in esame.
Inoltre, fino a poco fa gli uffici vendite erano lontani 600 Km dall'unità operativa che si sta prendendo in considerazione.
In sostanza la tesi che il mio amico/collega sostiene è che non deve prendersi in carico la SSL di quei venditori che girano sempre in macchina per conto del dirigente venditore.
Sostenendo che lui gerarchicamente dipende dal direttore di stabilimento e che non si può sognare di dire nulla all'altro dirigente, che per gerarchia è sopra a lui.
Ergo vorrebbe poter affermare che non è RSPP per quei lavoratori.
Il mio parere è esattamente il contrario.
Vale a dire:
1) il dirigente venditore si posiziona, nella catena diretta della sicurezza, sotto lo stesso datore di lavoro da cui dipende il dirigente direttore di stabilimento.
2) il mio amico, come attuale ASPP (futuro RSPP) è in staff al DdL, suo unico compito quindi indicare i pericoli/rischi presenti nell'unità operativa e le misure da prendere per elminarli/controllarli e li suggerisce al DdL (in questo caso al dirigente delegato che lui deve vedere come fosse il DdL).
3) In questo caso infatti la gerarchia a mio avviso poco c'entra, cioè a dire che l'RSPP deve riportare ciò che non va al DdL (o delegato) che avendo quindi potere di spesa e decisionale, considerato quanto detto dall'RSPP si assume le sue responabilità nel seguire le indicazioni o meno.
4) in virtù del punto 3) io deduco che lo stesso RSPP debba per forza essere tale anche per i lavoratori del ramo vendite e che la stessa funzione di supporto la debba dare, ancora al DdL di lavoro delegato che per gli aspetti di SSL è gerarchicamente superiore al dirigente vendite (non delegato).
Per cui di fatto a mio avviso non può e non deve esimersi dal supportare ddl nella valutazione dei rischi anche per i lavoratori del ramo vendite e dall'essere parte del SPP anche per questi.
Complicato...spero di essermi spiegato.
ciao a tutti e grazie per eventuali considerazioni.
gibbosky
mi trovo ad analizzare una situazione che apparentemente non mi pare così facile.
Nella realtà io la vedrei in un modo anche semplice, ma confrontandomi con il diretto interessato, peraltro un collega molto preparato, mi sono sorti dei dubbi e delle perplessità in merito alla mia visione.
La descrivo:
[img]C:\Documents%20and%20Settings\Raffaele\Documenti\Immagini\ORG[/img]
(spero sia venuta l'iimagine)
C'è un DdL (amministratore delegato di multinazionale per l'unità operativa presa in considerazione).
C'è quindi un dirigente (Direttore di Stabilimento) per l'unità operativa presa in considerazione.
Il direttore di stabilimento è delegato ai sensi dell'art.16 del TU.
C'è inoltre un altro dirigente che si occupa dell'area vendita per la stessa multinazionale.
Questo dirigente ha sotto di se tutti venditori che sono per la maggior parte del loro tempo lavorativo in macchina.
Al di sotto del dirigente (l'ORG non è corretto ma vi spiego) c'è un industrial system manager
Ora il caso vuole che industrial system manager sia anche RSPP per l'unità operativa che stiamo prendendo in considerazione.
E che quindi sotto di lui in organigramma ci siano una serie di funzioni, tra cui anche la funzione Healt and Safety Sistems (il mio amico molto preparato) che tra l'altro ad anno nuovo diverrà RSPP al posto dell'attuale industrial system manager.
Ora va fatta una premessa fondamentale.
L'altra parte del ramo, dove c'è il dirigente vendite con i suoi venditori, vende un prodotto che pur commercializzato dalla multinazionale, nulla ci azzecca con quello realizzato nell'unità operativa del sito in esame.
Inoltre, fino a poco fa gli uffici vendite erano lontani 600 Km dall'unità operativa che si sta prendendo in considerazione.
In sostanza la tesi che il mio amico/collega sostiene è che non deve prendersi in carico la SSL di quei venditori che girano sempre in macchina per conto del dirigente venditore.
Sostenendo che lui gerarchicamente dipende dal direttore di stabilimento e che non si può sognare di dire nulla all'altro dirigente, che per gerarchia è sopra a lui.
Ergo vorrebbe poter affermare che non è RSPP per quei lavoratori.
Il mio parere è esattamente il contrario.
Vale a dire:
1) il dirigente venditore si posiziona, nella catena diretta della sicurezza, sotto lo stesso datore di lavoro da cui dipende il dirigente direttore di stabilimento.
2) il mio amico, come attuale ASPP (futuro RSPP) è in staff al DdL, suo unico compito quindi indicare i pericoli/rischi presenti nell'unità operativa e le misure da prendere per elminarli/controllarli e li suggerisce al DdL (in questo caso al dirigente delegato che lui deve vedere come fosse il DdL).
3) In questo caso infatti la gerarchia a mio avviso poco c'entra, cioè a dire che l'RSPP deve riportare ciò che non va al DdL (o delegato) che avendo quindi potere di spesa e decisionale, considerato quanto detto dall'RSPP si assume le sue responabilità nel seguire le indicazioni o meno.
4) in virtù del punto 3) io deduco che lo stesso RSPP debba per forza essere tale anche per i lavoratori del ramo vendite e che la stessa funzione di supporto la debba dare, ancora al DdL di lavoro delegato che per gli aspetti di SSL è gerarchicamente superiore al dirigente vendite (non delegato).
Per cui di fatto a mio avviso non può e non deve esimersi dal supportare ddl nella valutazione dei rischi anche per i lavoratori del ramo vendite e dall'essere parte del SPP anche per questi.
Complicato...spero di essermi spiegato.
ciao a tutti e grazie per eventuali considerazioni.
gibbosky