Decaduta mansione con rischio cancerogeno
Inviato: 21 ott 2015 08:11
Buongiorno a tutti,
un'azienda che vede la cessazione di un contratto di appalto, che prevedeva l'esposizione di alcuni
suoi Lavoratori a rischio cancerogeno, adeguatamente valutato e rispetto al quale è stata prevista la adeguata SS ed istituito il registro
degli esposti, si deve comportare in modo analogo a quanto specificato nel comma seguente?
5. In caso di cessazione di attività dell’azienda, il datore di lavoro consegna il registro di cui al comma 1 e le
cartelle sanitarie e di rischio all’ISPESL.
Mi sorge il dubbio perché questo comma parla di "cessazione di attività" dell'azienda, ma in realtà nel mio caso l'azienda,
malgrado il drammatico periodo di crisi, non cessa l'attività, cessa solo un contratto nel quale erano previste attività di manutenzione
che esponevano i propri lavoratori a rischio cancerogeno.
Ritengo per buon senso, che ci si debba comportare ugualmente secondo quanto riportato in questo comma.
Non mi è mai capitato prima.
In soldoni, intenderei fare nell'ordine quanto segue:
1) revisione del DVR, dove al capitolo rischio cancerogeno espongo che nel ciclo lavorativo (degli appalti ad oggi) non esistono più mansioni che espongono i lavoratori a cancerogeni, ergo cessato il pericolo e quindi assenza di rischio.
2) contatto il MC che si occuperà della parte di consegna relativa al registro e cartelle sanitarie di rischio all'INAIL.
Mi manca qualche pezzo?
Grazie a tutti.
Gibbosky
un'azienda che vede la cessazione di un contratto di appalto, che prevedeva l'esposizione di alcuni
suoi Lavoratori a rischio cancerogeno, adeguatamente valutato e rispetto al quale è stata prevista la adeguata SS ed istituito il registro
degli esposti, si deve comportare in modo analogo a quanto specificato nel comma seguente?
5. In caso di cessazione di attività dell’azienda, il datore di lavoro consegna il registro di cui al comma 1 e le
cartelle sanitarie e di rischio all’ISPESL.
Mi sorge il dubbio perché questo comma parla di "cessazione di attività" dell'azienda, ma in realtà nel mio caso l'azienda,
malgrado il drammatico periodo di crisi, non cessa l'attività, cessa solo un contratto nel quale erano previste attività di manutenzione
che esponevano i propri lavoratori a rischio cancerogeno.
Ritengo per buon senso, che ci si debba comportare ugualmente secondo quanto riportato in questo comma.
Non mi è mai capitato prima.
In soldoni, intenderei fare nell'ordine quanto segue:
1) revisione del DVR, dove al capitolo rischio cancerogeno espongo che nel ciclo lavorativo (degli appalti ad oggi) non esistono più mansioni che espongono i lavoratori a cancerogeni, ergo cessato il pericolo e quindi assenza di rischio.
2) contatto il MC che si occuperà della parte di consegna relativa al registro e cartelle sanitarie di rischio all'INAIL.
Mi manca qualche pezzo?
Grazie a tutti.
Gibbosky