Un cellulare smarphone o un tablet, per l'uso che oggi se ne fa, come vanno valutati in termini di equivalenza o meno ad un VDT? E' vero che sono eslusi dal campo di applicazione, ma con che strumenti valutare i rischi?
Pallino
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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nuovi VDT
- weareblind
- Messaggi: 3259
- Iscritto il: 07 ott 2004 20:36
Io considero solo i CEM, chiedendo vivavoce, bluetooth e cuffiette. Fine.
We are blind to the worlds within us waiting to be born
- Fabrizio21
- Messaggi: 33
- Iscritto il: 01 giu 2021 09:29
ciao weare ... mi incuriosisce il valore dei cem di uno smartphone o tablet ....che valori applichi ? ... non sara’ come la storia del radon a Lodi ? ... zeru .. ??
Un medico competente di una ditta che seguo, mi ha detto che è difficile valutare il rischio professionale di attrezzature che sono strausate nella vita comune in assenza di richieste normative specifiche. Per cui per lui non è un rischio interessante.
Concordo con la valutazione di weareblind
Concordo con la valutazione di weareblind
- weareblind
- Messaggi: 3259
- Iscritto il: 07 ott 2004 20:36
Intendo dire che, con attrezzature / impianti a norma, dettate le regole aziendali, do per soddisfatto il tema, anche supportato dalle specifiche norme CEI in materia e dalle linee guida agenti fisici.Fabrizio21 ha scritto: ↑04 giu 2021 21:31 ciao weare ... mi incuriosisce il valore dei cem di uno smartphone o tablet ....che valori applichi ? ... non sara’ come la storia del radon a Lodi ? ... zeru .. ??
We are blind to the worlds within us waiting to be born
E' una valutazione difficile da fare, dato che è uno strumento lo smartphone usato nella vita privata in "dosi massicce".
Così come per i monitor dei computer.
Si esaurisce con la solita frasse nel DVR che l'azienda si è dotata di monitor di ultima generazione e che sono eseguiti i periodici controlli sanitari (visita oculistica).
La rete è piena degli studi sugli effetti dei cellulari (intendo studi seri).
Consigli il vivavoce e gli auricolari.
Così come per i monitor dei computer.
Si esaurisce con la solita frasse nel DVR che l'azienda si è dotata di monitor di ultima generazione e che sono eseguiti i periodici controlli sanitari (visita oculistica).
La rete è piena degli studi sugli effetti dei cellulari (intendo studi seri).
Consigli il vivavoce e gli auricolari.
"Le domande non sono mai indiscrete, le risposte lo sono a volte"
Il cellulare è un attrezzo che dal punto di vista dei CEM, se usato in base alle indicazioni del libretto di uso e manutenzione, non genera significativi problemi per le persone con "normale sensibilità". Questo anche in aggiunta a regole di buon senso, che ha scritto Weareblind (che non è solo roba per i CEM, ma anche per altro, es. incidenti stradali).
Il problema è invece probabilmente presente nel caso di lavoratori particolarmente sensibili al rischio, ed in particolare, per coloro che hanno DMIA o dispositivi medici indossati sul corpo, che possono avere controindicazioni rispetto ai valori considerati a norma per la normale popolazione (in soldoni, possono avere problemi a valori anche più bassi di quelli tollerabili dalla popolazione). Chiaramente questa è una valutazione che va fatta, in generale, prima a prescindere, perché io potrei avere persone a rischio particolare nel quadriennio successivo, quindi due regole vanno indicate e sicuramente occorrerà sensibilizzare i lavoratori a dichiarare nell'anamnesi la presenza di DMIA o altro (ricordate che i lavoratori sono restii a dare tali informazioni) e questo va fatto con la formazione/informazione prevista dall'art.210bis. Fatto questo, nel momento in cui entrerà un lavoratore con queste caratteristiche (o uno già presente lo diventa a seguire) si provvederà a fare una valutazione ad personam considerando anche le indicazioni del fabbricante del dispositivo e le indicazioni del medico installatore, chiaramente tutto questo con il supporto del medico competente.
G.
Il problema è invece probabilmente presente nel caso di lavoratori particolarmente sensibili al rischio, ed in particolare, per coloro che hanno DMIA o dispositivi medici indossati sul corpo, che possono avere controindicazioni rispetto ai valori considerati a norma per la normale popolazione (in soldoni, possono avere problemi a valori anche più bassi di quelli tollerabili dalla popolazione). Chiaramente questa è una valutazione che va fatta, in generale, prima a prescindere, perché io potrei avere persone a rischio particolare nel quadriennio successivo, quindi due regole vanno indicate e sicuramente occorrerà sensibilizzare i lavoratori a dichiarare nell'anamnesi la presenza di DMIA o altro (ricordate che i lavoratori sono restii a dare tali informazioni) e questo va fatto con la formazione/informazione prevista dall'art.210bis. Fatto questo, nel momento in cui entrerà un lavoratore con queste caratteristiche (o uno già presente lo diventa a seguire) si provvederà a fare una valutazione ad personam considerando anche le indicazioni del fabbricante del dispositivo e le indicazioni del medico installatore, chiaramente tutto questo con il supporto del medico competente.
G.
"detto così è semplice e infatti lo è detto così" B.P.