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Modifiche al d. lgs 81/08

Titoli IX e X, visite mediche, malattie professionali, ecc...
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birdofprey
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weareblind ha scritto: 11 lug 2023 19:00Perché mai? Mi pare anzi naturale.
La modifica intacca tutte quelle attività, a rischio oggettivamente basso o irrilevante, e di fatto obera, anche queste, a dotarsi di un "consulente" in materia sanitaria, il MC per l'appunto.

Perché un DL non ha la palla di vetro e non può mai sapere se un domani, per qualche giro fantasioso, un proprio dipendente non apra qualche pratica per malattia professionale e qualcuno gli contesti "se 20 anni fa ci fosse stato il MC e la sorveglianza sanitaria, oggi..."
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Bouc
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Località: Pavia

La fai facile Weareblind, tu lavori solo con mega aziende :smt003 .
I negozietti del centro non trovano già ora un MC nemmeno per la sorveglianza sanitaria, figurati se ne trovano uno disposto solo a scrivergli che serve/non serve!

Se vogliamo parlare di utopia ok, ma questa modifica mette in difficoltà gran parte delle microrealtà.
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Ser Pilade
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Iscritto il: 22 feb 2022 10:06

Buongiorno a tutti,
io proprio l'altro giorno ho fatto un DVR per un negozio con 2 commesse e mi è venuto lo stesso identico dubbio sulla dovuta nomina o no del MC che a mio parere però non sarebbe necessaria: se il MC venisse nominato in base a cosa formulerebbe i giudizi di idoneità? E poi quali sarebbero le visite periodiche che dovrebbe programmare per le lavoratrici? :smt017
Lo vedo un po' come un abuso di visita da parte del MC.. a meno che non sia il lavoratore a richiederla, come suo diritto, al DL (ovviamente con giustificato motivo in funzione della propria attività), ma allora a quel punto se io fossi DL lo manderei da un MC dell'ASL dato che non ne ho nominato uno io.
Mi resta un dubbio però: se io DL devo valutare in base all'art. 28 del T.U. tutti i rischi, compreso quello dello stress lavoro correlato? Quest'ultimo riguarda la salute psico-fisica dei lavoratori e chi se non un Medico potrebbe valutarlo al meglio? E qui le linee guida INAIL lo esplicitano abbastanza chiaramente.
Non lo so, penso che sia davvero il gatto che si morde la coda.
Chiedo lumi, e grazie come sempre del vostro prezioso supporto. :smt002
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manfro
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Butto lì un altro pensiero.

Se io DL dovessi decidere, sulla base di una valutazione dei rischi (che come sappiamo per alcune cose è molto soggettiva) di nominare un MC, i lavoratori dovranno essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
E se uno di questi, legittimamente se vogliamo, pensa che sia una violazione dell'art.5 dello Statuto dei Lavoratori?

Magari non succederà perchè comunque le visite saranno fatte in forza di un percorso normativo abbastanza chiaro, però io già mi vedo una serie di situazioni in cui il DL insieme al RSPP, al consulente ecc. si dirà: "sai che c'è? nel dubbio un MC lo nomino"

Ci sarà da darsi tutti quanti da fare per capire ed applicare bene questa novità.

:smt039 manfro
"lasciate il mondo un po' migliore di come l'avete trovato." BP
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weareblind
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Mah, secondo me la fate troppo difficile. Ci sono le professionalità, si domanda a loro e si fa come dicono. È ineccepibile da ogni lato.
A me è già capitato: ho descritto la situazione e chiesto ad un MC se secondo lui il MC serviva. A volte mi hanno detto di sì, a volte di no.
E i casi furono appunto attività micro, le macro il MC ce l'hanno di sicuro.
Mi è capitato con negozio di scarpe e micro nido, per esempio.
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Pinky21
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weareblind ha scritto: 12 lug 2023 13:44 Mah, secondo me la fate troppo difficile. Ci sono le professionalità, si domanda a loro e si fa come dicono. È ineccepibile da ogni lato.
A me è già capitato: ho descritto la situazione e chiesto ad un MC se secondo lui il MC serviva. A volte mi hanno detto di sì, a volte di no.
E i casi furono appunto attività micro, le macro il MC ce l'hanno di sicuro.
Mi è capitato con negozio di scarpe e micro nido, per esempio.
In un mondo ideale, concettualmente, questo ragionamento non fa una piega, tradotto in soldoni le professionalità di cui disponiamo non sono tutte le stesse e cambia soggettivamente l'approccio alla richiesta di consulenza: ci sono realtà territoriali nelle quali a seguito del Covid c'è stata una "moria" naturale dei medici competenti (nel senso che sono andati in pensione o hanno cambiato settore di attività) e risultano sempre più introvabili, quelli disponibili sono nettamente orientati verso il business dal momento che la semplice consultazione non esiste proprio e un'opinione si ottiene solo a seguito di nomina e visite mediche per tutti a prescindere se no rifiutano di pronunciarsi. Sbaglierò ma francamente non vedo la necessità di mandare tutti i lavoratori a visita medica indiscriminatamente.
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new man
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Anche secondo me ci stiamo facendo più paranoie del necessario. I casi in cui NON serve il medico competente li considero rari, ad esempio una impiegata part time (meno di 4 ore al giorno) di un'azienda dove i carichi li solleva il titolare e le pulizie le fa una ditta esterna. In quasi tutti gli altri campi trovo plausibile la nomina di un medico competente, già solo per il rischio posturale che, tornando a quanto avete scritto primo, in un negozio di scarpe ritengo possa essere presente per i commessi. Almeno per i negozi di scarpe che ho visto come cliente, nei quali i commessi sono sempre in piedi
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weareblind
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Da quando essere in piedi genera rischi posturale?
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Pinky21
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Concordo

la postura eretta è la più naturale che ci sia, c'è un grosso equivoco sul punto: per rischio posturale si intende l'assunzione di postura scorretta che sollecita le articolazioni in maniera innaturale oppure oltre 1/3 della normale escursione.
E' la postura fissa ad essere potenzialmente dannosa se prolungata nel tempo, sia essa eretta che assisa.
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weareblind
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Esatto. Uno che lavora in negozio di scarpe e si sposta tutto il giorno, si siede in cassa, sposta confezioni, sale e scende scale, non ha sollecitazioni costanti dello stessa natura e non richiede nulla.
Altro conto è l'idea malata di certi negozi di alta classe delle vallette ferme in piedi in ingresso, o simili.
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