La domanda sembra stupida ma nella realtà non la è affatto.
Secondo voi e per la vostra esperienza al fine di ottenere certificazione da parte di Ente terzo ai sensi del Reg. UE 333/2011 (End Of Waste) sono necessarie autorizzazioni R13-R4, o prima ci si certifica e poi si ottengono le suddette autorizzazioni?
...l'Italia è lunga...
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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Reg. UE 333/2011 ed autorizzazioni
dipende dall'organismo. quelli seri pretendono prima l'autorizzazione dell'ente competente. :smt002
Signore dammi la forza di cambiare le cose che posso modificare, la pazienza di accettare quelle che non posso cambiare e la saggezza per distinguere la differenza tra le une e le altre
...speravo che "molte" persone mi confermassero che ovviamente prima ci vogliono autorizzazioni R13 ed R4 e poi l'Ente ti certifica!
Sono in difficoltà in quanto tutto ad un tratto ad un simpatico funzionario di una Provincia è venuto il dubbio che prima serve la certificazione e poi ti danno l'autorizzazione....Ora giustamente ho il mio cliente alle calcagna!
Sono in difficoltà in quanto tutto ad un tratto ad un simpatico funzionario di una Provincia è venuto il dubbio che prima serve la certificazione e poi ti danno l'autorizzazione....Ora giustamente ho il mio cliente alle calcagna!
Ciao,
ho portato a certificazione una azienda che tra le prescrizioni per essere autorizzata aveva anche "una relazione tecnica" in grado di fornire evidenza che l'azienda fosse in grado di gestire i propri processi conformemente ai requisiti imposti dal 333.
Ora, trattasi di relazione tecnica e non di certificazione, quest'ultima sicuramente comprendente (per il valore la relazione tecnica richiesta dalla provincia).
Questo è stato l'unico caso di aziende che ho portato a certificazione, che non erano già in semplificata.
Ma è necessario fare una precisazione che ancora non è molto chiara.
L'aspetto sistema in questo caso, differentemente da 14001 e 18001 esula dall'aspetto cogente.
Ciò significa dire che a mio avviso un OdC deve certificare un sistema (se questo ovviamente dimostra di averne i requisiti) anche quando alcuni aspetti cogenti non sono rispettati completamente.
Va bene la discrezionalità dell'Organismo, ma a mio avviso in ultima analisi quello che un organismo, può fare (ma non deve essere scontato) è certificare il SG 333 come conforme al regolamento, ma diffidare l'azienda di uscire con rottame dichiarato conforme fino a che non autorizzata dalla provincia di appartenenza.
Saluti
Gibbosky
ho portato a certificazione una azienda che tra le prescrizioni per essere autorizzata aveva anche "una relazione tecnica" in grado di fornire evidenza che l'azienda fosse in grado di gestire i propri processi conformemente ai requisiti imposti dal 333.
Ora, trattasi di relazione tecnica e non di certificazione, quest'ultima sicuramente comprendente (per il valore la relazione tecnica richiesta dalla provincia).
Questo è stato l'unico caso di aziende che ho portato a certificazione, che non erano già in semplificata.
Ma è necessario fare una precisazione che ancora non è molto chiara.
L'aspetto sistema in questo caso, differentemente da 14001 e 18001 esula dall'aspetto cogente.
Ciò significa dire che a mio avviso un OdC deve certificare un sistema (se questo ovviamente dimostra di averne i requisiti) anche quando alcuni aspetti cogenti non sono rispettati completamente.
Va bene la discrezionalità dell'Organismo, ma a mio avviso in ultima analisi quello che un organismo, può fare (ma non deve essere scontato) è certificare il SG 333 come conforme al regolamento, ma diffidare l'azienda di uscire con rottame dichiarato conforme fino a che non autorizzata dalla provincia di appartenenza.
Saluti
Gibbosky
permettetemi un inciso che pare fesseria ma non è da poco: solo noi in Italia abbiamo queste procedure così finto-cautelative.
In tutti gli altri paesi di d'Europa di cui ho notizia, non c'è come da noi un ente particolare che rilascia un'autorizzazione particolare: in Germania, in Francia, in Inghilterra, ma anche Olanda, Belgio, Danimarca nonchè Irlanda, Spagna e Portogallo, per poter esercitare un'attività devi comunicarlo all'equivalente delle nss. CCIAA, che però per iscriverti per ciascun cacchio che intendi fare ti dicono cosa devi sapere, come devi fare, che cosa devi avere per forza, che requisiti di personale occorrono etc. etc.etc.
Si chiama "qualificazione delle imprese", assomiglia un poco al criterio delle "corporazioni" in mano a zio benito perchè sono giustappunto suddivise in reparti di competenza, però tutti negli stessi Palazzoni/uffici, di germania e francia so che vanno proprio per codici ateco. In alcune nazioni la domanda si fa ai comuni, in altre alle contee - che assomigliano un po' alle nss. provincie- in altre ancora proprio alle CCIAA, ed in quasi tutti i paesi che ho nominato lo puoi fare tu tranquillamente dal PC di casa, non hai bisogno di avvocati o commercialisti, o "praticoni" nè consulenti, chiedi e ti dicono tutto ciò che serve, uguale per tutti in ciascuna altra nazione.
1 domanda con tutto dentro, ti guardano la pratica (ma i corsi di qualificazione li tengono di solito stesso loro) e nel giro di una settimanella-15 giorni hai l'OK.
La differenza di base è che lì non ci sono quelli che si fanno regalare le cose per dire OK, nè quelli che vanno pezzottando niente.
Certo, uno che vuole "aprire una bottega" è un po' meno libero di farlo che non da noi, ma è una limitazione di libertà che comincia dove inizia la garanzia di qualificazione per il cittadino/utente. E scusate se è poco.
A puro titolo informativo, caro Gibbo, gli Auditor 14001 e gli Environmental Expert in tutto il resto d'europa(però ammetto di non sapere nulla di grecia e paesi ex sovietici) sono tra le figure professionali abilitate a rilasciare le certificazioni di cui stiamo parlando... cfr. Reg. CE 333/2011, art. 6 c. 5:
Noi, no: noi, siamo più precisini, per ogni cosa che tu voglia fare devi aver il permesso/autorizzazione/assenso di mai meno di 4-5 "enti" diversi, spesso a scatola cinese (il comune che sta dentro la provincia che sta dentro la regione che sta dentro la repubblica, + l'asl che sta nel comune della provincia + l'arpa che sta nella provincia della regione + magari l'Albo che sta nella città della provincia della regione ma è anche pezzo dell'albo nazionale...)
Un Ente come la provincia o la regione, ma nemmeno il ministero non ti certifica "il sistema di Qualità Ambientale", bensì ti autorizza amministrativamente in base alle norme cogenti, e come credo ormai sappiamo tutti non è affatto la stessa cosa.
Da questo punto di vista, in italia quindi viene prima l'autorizzazione almeno in R13, e quindi la certificazione, mentre ovunque altrove è l'inverso (e quando se ne accorgono che così facendo la commercializzazione dei rottami viene riservata solo a determiate categorie che con la qualità di gestione ambientale hanno poco a che spartire, ci faranno un'altra accidenti di procedura d'infrazione).
Buona notte....
In tutti gli altri paesi di d'Europa di cui ho notizia, non c'è come da noi un ente particolare che rilascia un'autorizzazione particolare: in Germania, in Francia, in Inghilterra, ma anche Olanda, Belgio, Danimarca nonchè Irlanda, Spagna e Portogallo, per poter esercitare un'attività devi comunicarlo all'equivalente delle nss. CCIAA, che però per iscriverti per ciascun cacchio che intendi fare ti dicono cosa devi sapere, come devi fare, che cosa devi avere per forza, che requisiti di personale occorrono etc. etc.etc.
Si chiama "qualificazione delle imprese", assomiglia un poco al criterio delle "corporazioni" in mano a zio benito perchè sono giustappunto suddivise in reparti di competenza, però tutti negli stessi Palazzoni/uffici, di germania e francia so che vanno proprio per codici ateco. In alcune nazioni la domanda si fa ai comuni, in altre alle contee - che assomigliano un po' alle nss. provincie- in altre ancora proprio alle CCIAA, ed in quasi tutti i paesi che ho nominato lo puoi fare tu tranquillamente dal PC di casa, non hai bisogno di avvocati o commercialisti, o "praticoni" nè consulenti, chiedi e ti dicono tutto ciò che serve, uguale per tutti in ciascuna altra nazione.
1 domanda con tutto dentro, ti guardano la pratica (ma i corsi di qualificazione li tengono di solito stesso loro) e nel giro di una settimanella-15 giorni hai l'OK.
La differenza di base è che lì non ci sono quelli che si fanno regalare le cose per dire OK, nè quelli che vanno pezzottando niente.
Certo, uno che vuole "aprire una bottega" è un po' meno libero di farlo che non da noi, ma è una limitazione di libertà che comincia dove inizia la garanzia di qualificazione per il cittadino/utente. E scusate se è poco.
A puro titolo informativo, caro Gibbo, gli Auditor 14001 e gli Environmental Expert in tutto il resto d'europa(però ammetto di non sapere nulla di grecia e paesi ex sovietici) sono tra le figure professionali abilitate a rilasciare le certificazioni di cui stiamo parlando... cfr. Reg. CE 333/2011, art. 6 c. 5:
qualsiasi altro verificatore ambientale di cui all’articolo 2, paragrafo 20, lettera b), del regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009, sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) ( 2 ) si accerta che il sistema di gestione della qualità soddisfi le disposizioni del presente articolo
Noi, no: noi, siamo più precisini, per ogni cosa che tu voglia fare devi aver il permesso/autorizzazione/assenso di mai meno di 4-5 "enti" diversi, spesso a scatola cinese (il comune che sta dentro la provincia che sta dentro la regione che sta dentro la repubblica, + l'asl che sta nel comune della provincia + l'arpa che sta nella provincia della regione + magari l'Albo che sta nella città della provincia della regione ma è anche pezzo dell'albo nazionale...)
Un Ente come la provincia o la regione, ma nemmeno il ministero non ti certifica "il sistema di Qualità Ambientale", bensì ti autorizza amministrativamente in base alle norme cogenti, e come credo ormai sappiamo tutti non è affatto la stessa cosa.
Da questo punto di vista, in italia quindi viene prima l'autorizzazione almeno in R13, e quindi la certificazione, mentre ovunque altrove è l'inverso (e quando se ne accorgono che così facendo la commercializzazione dei rottami viene riservata solo a determiate categorie che con la qualità di gestione ambientale hanno poco a che spartire, ci faranno un'altra accidenti di procedura d'infrazione).
Buona notte....
Nofer
_______________________________________
Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Ciao Nofer,
in effetti normalmente sono auditori con i requisiti per verificare schemi 14001 a verificare schemi 333.
Ma non capisco perché mi tiri fuori l'EMAS?
Il caso che ho citato è relativo ad una azienda che di fatto sino ad ora ha fatto solo entrare rifiuti e non ha mai attuato i processi al suo interno per renderli rottami da vendere alle ferriere, in quanto priva di SG333 certificato.
Tutte le altre aziende che ho certificato (6 o 7 in tutto non pensare chissa cosa... nel boom pre 9 ottobre 2011) erano già autorizzate in R13 e addirittura in alcuni casi erano autorizzate a recupero di pericolosi con processi interni.
Quindi visto che nei casi precedenti vi erano tutte le autorizzazioni, a queste una volta aggiunta la conformità ai requisiti 333 e ottenuto il certificato ... via i rottami in acciaeria (fino a che ci rimane ... buona grazia dei simpatici Finlandesi Outukumpo).
Io rimango del parere che certificare tuttavia uno schema 333 esula dall'accertarsi del fatto che una azienda sia autorizzata... sebbene gli auditor chiedono (per deformazione proveniente da 14001) la soddisfazione di requisiti cogenti quali autorizzazioni.
Va da se che senza quelle anche con il tuo sistema certificato (che ricordiamo si tratta di pura QUALITA') riferita al rottame, non potrai mai uscire ... ma puoi avere il SG333 più efficiente mai stato implementato!
In risposta al nostro amico quindi, visto anche l'esito del mio ultimo audit, risalente peraltro ad una settimana esatta fa, posso dire:
Si !! puoi certificare una azienda pur senza che abbia ancora tutte le aturizzazioni!!
Ciao Nofer... ciao a tutti !
gibbosky
in effetti normalmente sono auditori con i requisiti per verificare schemi 14001 a verificare schemi 333.
Ma non capisco perché mi tiri fuori l'EMAS?
Il caso che ho citato è relativo ad una azienda che di fatto sino ad ora ha fatto solo entrare rifiuti e non ha mai attuato i processi al suo interno per renderli rottami da vendere alle ferriere, in quanto priva di SG333 certificato.
Tutte le altre aziende che ho certificato (6 o 7 in tutto non pensare chissa cosa... nel boom pre 9 ottobre 2011) erano già autorizzate in R13 e addirittura in alcuni casi erano autorizzate a recupero di pericolosi con processi interni.
Quindi visto che nei casi precedenti vi erano tutte le autorizzazioni, a queste una volta aggiunta la conformità ai requisiti 333 e ottenuto il certificato ... via i rottami in acciaeria (fino a che ci rimane ... buona grazia dei simpatici Finlandesi Outukumpo).
Io rimango del parere che certificare tuttavia uno schema 333 esula dall'accertarsi del fatto che una azienda sia autorizzata... sebbene gli auditor chiedono (per deformazione proveniente da 14001) la soddisfazione di requisiti cogenti quali autorizzazioni.
Va da se che senza quelle anche con il tuo sistema certificato (che ricordiamo si tratta di pura QUALITA') riferita al rottame, non potrai mai uscire ... ma puoi avere il SG333 più efficiente mai stato implementato!
In risposta al nostro amico quindi, visto anche l'esito del mio ultimo audit, risalente peraltro ad una settimana esatta fa, posso dire:
Si !! puoi certificare una azienda pur senza che abbia ancora tutte le aturizzazioni!!
Ciao Nofer... ciao a tutti !
gibbosky
Ma poi Nofer... ormai è qualche tempo che ci conosciamo?
Sai che di ambiente ed in particolare rifiuti ne so appena meno di ZERO.
Come ti spieghi che le aziende mi chiamino a fare SG333 ?
Perché sono un bravo sistemista... EHEHEHEHEH !! ;)
Ma soprattutto perché il SG nulla ci azzecca e dico NULLA con le parti cogenti, ma è pura QUALITA' !!
Nasce infatti da una esigenza dei clienti finali, acciaierie, dall'avere rottame quanto più possibile conforme ai requisiti necessari per ottenere un acciaio di qualità elevata, esternalizzando sui fornitori gli aspetti di CQ che invece si sarebbero dovuto fare in casa ...con costi di una certa importanza... e le acciaierie come ben sai in europa e nel mondo ...contano!!
Gibbosky
Sai che di ambiente ed in particolare rifiuti ne so appena meno di ZERO.
Come ti spieghi che le aziende mi chiamino a fare SG333 ?
Perché sono un bravo sistemista... EHEHEHEHEH !! ;)
Ma soprattutto perché il SG nulla ci azzecca e dico NULLA con le parti cogenti, ma è pura QUALITA' !!
Nasce infatti da una esigenza dei clienti finali, acciaierie, dall'avere rottame quanto più possibile conforme ai requisiti necessari per ottenere un acciaio di qualità elevata, esternalizzando sui fornitori gli aspetti di CQ che invece si sarebbero dovuto fare in casa ...con costi di una certa importanza... e le acciaierie come ben sai in europa e nel mondo ...contano!!
Gibbosky
Io? e che ci azzecco io! é il 333 che dice che può certificare il sistema di qualità o un ente certificatore di prodotto/processo oppure una delle figure professionali che ho citato, tra le quali loro mettono anche gli Auditor EMAS. E già, perchè noi ci siamo rigirati la frittata che la dichiarazione di conformità alla normativa nazionale la dà l'APAT, ora ISPRA, ovviamente a lauto pagamento come gli OdC se non peggio, ma se ti leggi il regolamento EMAS ...gibbo39 ha scritto:Ciao Nofer,
in effetti normalmente sono auditori con i requisiti per verificare schemi 14001 a verificare schemi 333.
Ma non capisco perché mi tiri fuori l'EMAS?
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Ciao Nofer...
Buona domenica cara NOFER.
gibbosky
per carità... ho troppe cose da leggere ... e che tra l'altro mi piacciono... sull'EMAS passo :smt003l'APAT, ora ISPRA, ovviamente a lauto pagamento come gli OdC se non peggio, ma se ti leggi il regolamento EMAS ...
Buona domenica cara NOFER.
gibbosky