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TAR di pirolisi

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gibbo39
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Buongiorno e buon anno a tutti... meglio tardi che mai con gli auguri  :smt003

Ho concluso (speriamo in modo decente) una valutazione del rischio chimico relativa all'esposizione di lavoratori ad agenti presenti presso un impianto di pirolisi.

Premetto e soprattutto prometto che troverò il tempo di studiarmi attentamente i regolamenti :

1907/2006 reach

1272/2008 clp

453/2010 (recante le modifiche all.II 1907/2006)

Ora tuttavia mi trovo in una posizione spinosa e non poco, in quanto il 7 di questo mese (con il rapporto n°1 del 2013...cotanto onore mi fu concesso) del nostro chimico di fiducia, mi è stata comunicata una concentrazione di BENZENE nella miscela di TAR pari a:

7 mg/Kg

che da un conto della serva a braccio è equivalente a:

7 ppm

Seguono le considerazioni:

1) La classificazione armonizzata della sostanza come riportata nell'Allegato VI – tabella 3.2 del Regolamento 1272/2008 e successivi adeguamenti (Regolamento 790/2009) si esprime relativamente alla cancerogenicità del benzene ritenendola appartenente alla prima delle categorie individuate dall'UE:

Categoria 1: sostanze note per gli effetti cancerogeni sull’uomo; esistono prove sufficienti per stabilire un nesso causale tra l’esposizione umana a queste sostanze e lo sviluppo di tumori;

2)Di seguito riporto quando afferma ARPA ER :

LIMITI DI ESPOSIZIONE OCCUPAZIONALE:
TLV: 0.5 ppm come TWA;
2.5 ppm come STEL;
(cute);
A1 (cancerogeno riconosciuto per l'uomo); IBEpubblicato;
(ACGIH 2003). Mak: assorbimento cutaneo (H); Classe di cancerogenicità: 1;
Gruppo mutageno per le cellule germinali: 3A;
(DFG 2002).

I lavoratori possibilmente esposti, di fatto manipolano con frequenza davvero diradata il TAR, tuttavia trattasi di una miscela che travasano da un cubo da mille tramite una valvola e brutalmente la mettono in delle beute o peggio ancora in bottigliette... le quali favoriscono gli schizzi con il TAR.

I miei lavoratori sono dunque a contatto con una miscela nella quale è contenuta una sostanza (il benzene) di cui è certa la carcinogenicità per l'uomo secondo quanto detto sopra dalla UE.

Inoltre ad aggravare la situazione la concentrazione di tale miscela è ben al di sopra del limite di 0.5 ppm TWA (chiaramente questo limite lascia il tempo che trova in quanto l'esposizione nel mio caso è temporalmente irrisoria).

La domanda è ... ho a che fare con un agente cancerogeno?
Come mi comporto viste le modalità di possibile contatto con la miscela?

Preciso nuovamente che i lavoratori hanno la possibilità di entrare in contatto per via cutanea con il TAR al massimo una volta al mese durante il prelievo di campioni da analizzare e ovviamente durante le analisi stesse.

Grazie a tutti.

Ciao e buon lavoro.

Gibbosky
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Nofer
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gibbo39 ha scritto:
7 mg/Kg

che da un conto della serva a braccio è equivalente a:

7 ppm

NO.
7 mg/kg è un rapporto p/p, 7 ppm è un rapporto v/v, e si usa per evitare le conversioni dovute al numero di moli presenti in un determinato volume in funzione della temperatura del tutto.
Non puoi quindi equipararmi una concentrazione in aria, che se la dai in ppm significa ml/mc o mcl/L, con una concentrazione mg/mc, che mi pare evidente è un rapporto p/v.
Comunque, se manipolano una cosa che ha 7 mk/kg di benzene significa che manipolano una cosa certamente non etichettabile come cancerogena (questo lo possiamo dire!) perchè per essere definita tale deve avere almeno 1000 mg/Kg di benzene. Se vuoi sapere a quanto benzene sono esposti quando manipolano questo TAR, misuralo... io tendo ad escludere che lo possiate trovare in concentrazioni superiori a 1,6 mg/mc, che sarebbero gli 0,5 ppm a 20°C sul livello del mare. Ragiona un momento: se in aria ci sono 0,5 ppm provenienti dal tar, significa che in quello stesso 1 mc di aria troverai 71,4 g di TAR... perchè è quello che ricavi da 0,5 (ppm limite): 7(ppm nel TAR)= x(gr di TAR) : 1000(gr. di TAR che contiene 7 ppm di benzene).
Credo sarebbe tutto molto marroncino e azzeccoso,  oltre che puzzolente, se ciò accadesse...
In via indiretta, puoi campionare il tenore di TAR in aria e da esso desumerne la possibile concentrazione di benzene.
Nofer
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Bouc
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Nofer ha scritto:
NO.
...
In via indiretta, puoi campionare il tenore di TAR in aria e da esso desumerne la possibile concentrazione di benzene.
:smt050
ormai devo fare un cartella nofer apposta per i copia e incolla... vedo se c'è modo di farla ros.. hem indigo   :smt048
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gibbo39
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Tutto chiarissimo Nofer.

Grazie mille.

Gibbosky
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gibbo39
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Sul fatto che sia sempre tutto chiarissimo è bene sempre essere cauti.

Cortesemente qualcuno sa dirmi cosa vuol dire quanto riportato in Allegato XLIII  del benamato, quando si afferma nell'ultima colonna della tabella, quanto segue sotto:

Sino al 31 dicembre 2001 il valore limite è di 3 ppm (=9,75 mg/m3)

Ma io dico... sto decreto non è entrato in vigore nel 2008?

Voglio immaginare che si intendesse il 31 dicembre 2011... anche se non ho mai sentito parlare di nulla in proposito.

Sapete aiutarmi a capire l'ennesimo mistero che incontro nel mio cammino?

Grazie

Gibbosky
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gibbo39
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Continuo a vagare (un po' in confusione)... se l'allegato mi parla di un TLV-TWA attuale (almeno credo) di 1ppm, per quale motivo leggendo ArpaER la stessa descrivendone i limiti di esposizione mi introduce  0.5 ppm ... che è giusto appena la metà di quello consentito dal legislatore?

Dove e come si inventano questa restrizione?

Bah... sempre più in confusione.

ciao ancora a tutti...

Gibbosky
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Nofer
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gibbo39 ha scritto:...
Cortesemente qualcuno sa dirmi cosa vuol dire quanto riportato in Allegato XLIII del benamato, quando si afferma nell'ultima colonna della tabella, quanto segue sotto:

Sino al 31 dicembre 2001 il valore limite è di 3 ppm (=9,75 mg/m3)

Ma io dico... sto decreto non è entrato in vigore nel 2008?
Sì che è del 2008, il coso 81: è la tabellina di All XLIII, che l'hanno copiaincollata dal D.Lgs. 66/2000, ex All. VIII-bis di 626/94 come da art 10... Non ci hanno fatto caso tanto, che era "scaduto", porta pazienza.
Per quanto riguarda la ICSC di ArpaER, vedrai, se leggi bene, che quello che loro riportano è il limite ACGIH, non quello italiano.

A me, trattandosi di un cancerogeno riconosciuto e stranotorio, pare più cautelativo adottare il limite extraUE.
Perchè io ad una concentrazione anche solo di 0,5 mg/mc di benzene per 8 ore al giorno, potendo scegliere, non ci vorrei per nulla stare. Infatti, è lo stesso limite che ti ho indicato io, ed io da lì l'ho preso.  
Nofer
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gibbo39
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Ciao Nofer,
ti ringrazio come sempre... ma mi domando se è possibile ogni volta che uno si imbatte in qualcosa di abbastanza (non per te ma per me di sicuro) complesso, dover combattere anche con errori da parte del legislatore che ti fanno perdere una marea di tempo.

L'arpa prende i limiti extraUE hai ragione.

In realtà nel mio caso pratico, che già conosci si tratta di una miscela (TAR) che contiene benzene in concentrazione pari a 7mg/Kg.

La miscela di TAR sebbene contenuta in vasche aperte, mi crea problemi fondamentalmente solo quella volta al mese che gli operatori ne prelevano dei campioni da analizzare e per le analisi stesse, per cui il contatto (solo accidentale) può accadere con probabilità davvero remote, e comunque mitigate dall'adozione di abiti e DPI adeguati da parte dei lavoratori (studenti/dottorandi).

Quindi, eviterei di monitorare il benzene in aria nel luogo di lavoro e starei abbastanza tranquillo visto la situazione in merito all'esposizione per contatto da parte dei lavoratori.

Grazie ancora Nofer.

Gibbosky
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Nofer
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gibbo39 ha scritto:... mi domando se è possibile ogni volta che uno si imbatte in qualcosa di abbastanza (non per te ma per me di sicuro) complesso, dover combattere anche con errori da parte del legislatore che ti fanno perdere una marea di tempo.
Ti è successo? anche a me. Dunque, è possibile.
Questo succede, quando il legislatore fa le leggi per far bella figura o per il suo comodo anzichè per regolamentare con un programma chiaro e sensato le nostre reciproche convivenze
Nofer
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gibbo39
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Ragionavo tra me e me... quando dici di fare le leggi per suo comodo o per far bella figura, vuol dire tirarle fuori senza che nessuno davvero esperto le possa validare?

Il buon senso a me detterebbe (se fossi un legislatore) di sottoporre bozze di decreti per alcuni mesi in prova a coloro che sono davvero sul campo... così da poter trovare i bachi prima che si decida di mettere in gazzetta il prodotto.

Ma forse i saggi che legiferano sono convinti che non serva loro il parere di nessuno.

A me non pare comunque...

Ciao Nofer

Grazie

Gibbosky
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