Buongiorno e buon anno a tutti.
Volevo avere un consiglio da Voi che siete molto più esperti di me.
Sto effettuando la valutazione dei rischi di una ditta che esegue lavorazioni su lastre di vetro, in pratica ricava dalle lastre di vetro dei dischetti che servono come vetro di misuratori di pressione.
Tutte le lavorazioni, taglio, molatura, ecc vengono svolte ad umido, cioè sotto flusso d'acqua.
Per piccole lavorazioni e in modo saltuario si eseguono delle molature con l'utilizzo di corindone. questi tipo di lavorazione viene esguita in cabina di sabbiatura a pressione, cioè tramite l'utilizzo di quelle teche in cui la lavorazione è confinata e l'operatore introduce solamente le mani attraverso delle bocchette a guanti.
Ora, la domanda è: essendo l'unica operazione che utilizza silice cristallina la molatura in cabina è giustificato, o meglio necessario, procedere ad una misurazione della silice cristallina libera aereodispersa?
Grazie a tutti per l'aiuto.
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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Cabine sabbiatrici e rischio silicotigeno, chiedo consiglio.
- cristianop
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ciò che fai per te muore con te, ciò che fai per gli altri vivrà per sempre
- cristianop
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A detta del costruttore sono stagne, certo che quello cha fa la differenza e come vengono utilizzate.
Durante un sopralluogo mi sono imbattuto in un piccolo cumulo di corindone accidentalmente versato a terra.
Durante un sopralluogo mi sono imbattuto in un piccolo cumulo di corindone accidentalmente versato a terra.
ciò che fai per te muore con te, ciò che fai per gli altri vivrà per sempre
io differenzierei i casi di lavoro "ordinario", quindi l'esposizione reale durante l'esercizio delle attività lavorative, dagli scenari emergenziali in caso di sconfinamenti/sversamenti accidentali che è più tematica da piano di emergenza. Sempre che quel cumulo sia appunto un fatto accidentale (e quindi da capire per quale problema -> come è successo e perchè?) e non l'ordinarietà per deficienze di strumenti o procedure di lavoro.
Saluti
Saluti
"detto così è semplice e infatti lo è detto così" B.P.
- cristianop
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Si la suddivisione da te proposta è ineccepibile.
In ogni caso bisognerà produrre delle procedure di emergenza e no solo, anche delle procedure dettagliate per tutte quelle operazioni di manutenzione ordinaria della teca come travaso pulitura/sostituzione filtri ecc.
Fortunatamente l'impiego di questa attrezzatura è estemporaneo e infrequente, il DL mi parlava 2-3 utilizi all'anno per lavorazioni di circa 50 pezzi per volta.
Grazie mille per il prezioso aiuto.
In ogni caso bisognerà produrre delle procedure di emergenza e no solo, anche delle procedure dettagliate per tutte quelle operazioni di manutenzione ordinaria della teca come travaso pulitura/sostituzione filtri ecc.
Fortunatamente l'impiego di questa attrezzatura è estemporaneo e infrequente, il DL mi parlava 2-3 utilizi all'anno per lavorazioni di circa 50 pezzi per volta.
Grazie mille per il prezioso aiuto.
ciò che fai per te muore con te, ciò che fai per gli altri vivrà per sempre
Scusami, ma dove starebbe questa "silice cristallina" ? Io -spesso- mi trovo a consigliare sabbie corindoniche proprio perchè essendo particolari conformazioni di ossidi di alluminio di certo non contengono silice, e il vetro è silicato sì ma certo non silice cristallina.cristianop ha scritto:Ora, la domanda è: essendo l'unica operazione che utilizza silice cristallina la molatura in cabina è giustificato, o meglio necessario, procedere ad una misurazione della silice cristallina libera aereodispersa?
Grazie a tutti per l'aiuto.
A chi è venuta questa idea della SLC in una simile operazione ? C'è qualche altra cosa che non ci hai detto?
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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- tukelberry
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![:smt010](./images/smilies/010.gif)
è un po' di tempo che nn mi collego...ma vedo che nn ho fatto poi male...
purtroppo devo dire che il livello è veramente basso...
nn se ne abbia a male il nostro amico che ha proposto la domanda ma un professionista è tale sopratutto se conosce i suoi limiti e non si avventura in campi nei quali si impaluderebbe a causa della su ignoranza....
La mente che riesce ad allargarsi non torna mai alla dimensione precedente. (Einstein)