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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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Movimentazione manuale carichi
1) E non mi pare che nemmeno quello che è scritto nel manuale dossier ambiente contraddica quello che ho detto, anzi...
Ti sta dicendo: quando il tuo sollevamento è non ripetitivo devi controllare se supera o meno la massa di riferimento nelle condizioni di riferimento.
Ma, ti ribadisce, il sollevamento deve avvenire nelle condizioni di riferimento, altrimenti procedi con gli altri steps ovvero fai il calcolo.... Molto banalmente diventa un compito semplice (monotask) con moltiplicatore di frequenza = 1 (in quanto la frequenza è < 0,2 atti/min.)
2) Questo è quello che succede quando si usano i software in modo non critico...
Invece di usare il software, fai il calcolo manualmente, ché sono due numeri in croce, e dimmi cosa te lo impedisce.
Ti allego il calcolo per un intero turno lavorativo
Ho ipotizzato un sollevamento ogni 45 minuti. Per fare in modo che ogni sollevamento avvenisse dopo almeno 10 minuti, ho inserito una durata del sollevamento di 11 minuti (F = 1/11 atti/min.), seguito da 34 minuti di periodo di recupero. e così via fino a fine turno.
Gli oggetti sollevati nel turno sono in totale 10 (sarebbero 480/45=10,67, ma ho arrotondato inserendo un periodo di recupero finale più lungo per arrivare a fine turno)
L'affermazione: «in tale situazione la (le ) equazioni di niosh e derivati non sono applicabili.» è totalmente priva di fondamento.
Ti sta dicendo: quando il tuo sollevamento è non ripetitivo devi controllare se supera o meno la massa di riferimento nelle condizioni di riferimento.
Ma, ti ribadisce, il sollevamento deve avvenire nelle condizioni di riferimento, altrimenti procedi con gli altri steps ovvero fai il calcolo.... Molto banalmente diventa un compito semplice (monotask) con moltiplicatore di frequenza = 1 (in quanto la frequenza è < 0,2 atti/min.)
2) Questo è quello che succede quando si usano i software in modo non critico...
Invece di usare il software, fai il calcolo manualmente, ché sono due numeri in croce, e dimmi cosa te lo impedisce.
Ti allego il calcolo per un intero turno lavorativo
Ho ipotizzato un sollevamento ogni 45 minuti. Per fare in modo che ogni sollevamento avvenisse dopo almeno 10 minuti, ho inserito una durata del sollevamento di 11 minuti (F = 1/11 atti/min.), seguito da 34 minuti di periodo di recupero. e così via fino a fine turno.
Gli oggetti sollevati nel turno sono in totale 10 (sarebbero 480/45=10,67, ma ho arrotondato inserendo un periodo di recupero finale più lungo per arrivare a fine turno)
L'affermazione: «in tale situazione la (le ) equazioni di niosh e derivati non sono applicabili.» è totalmente priva di fondamento.
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Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)
Allora perché nel software viene specificato che le operazioni devono durare almeno 5 minuti ? Se bypassi tale affermazione puoi usare il mono. Un' operazione singola non può durare 5 minuti! Io personalmente quando mi trovo in situazioni < 5 minuti, quando sono in condizioni non ripetitive, agisco in questo modo: valuto le condizioni ideali e la massa limite (riferita all' età), se ok fine della valutazione. Se non sono in condizioni ideali o se la massa sfora la massa di riferimento, dico che la situazione presenta un rischio non coperto dalla % lavorativa specie per la sicurezza, ma oltre non vado e non so dare (= non posso dare) ir.
Domanda: se nel software di Rotella inserisci una movimentazione da 2 minuti, cosa esce?
PS: il software di Rotella è allargato a qualche manuale? Non lo avevo mai visto!
Domanda: se nel software di Rotella inserisci una movimentazione da 2 minuti, cosa esce?
PS: il software di Rotella è allargato a qualche manuale? Non lo avevo mai visto!
No, non è corretto il modo con cui risolvi quelle situazioni.
Devi fare come ti ho spiegato (e come implicitamente ti dice la ISO 11228-1 quando ha compiti non ripetitivi in condizioni ideali): le devi risolvere.
Il limite dei 5 minuti (come quello dei 30 minuti almeno di durata del singolo compito di sollevamento, con l'eccezione dei compiti sequenziali) non è un limite previsto dalla norma o dalla matematica. Provare per credere... i 5 minuti ritengo derivino dalla precedente versione della ISO 11228-1 nella quale il compito era da considerarsi "non ripetitivo" se effettuato con frequenza < 5 minuti. Inglobando i periodi di recupero, come scritto nelle istruzioni, nel periodo di sollevamento, si ottiene quello che ho fatto io nel precedente esempio: 1 minuto di sollevamento + 5 minuti di recupero --> 6 minuti di sollevamento (frequenza di 1/6 atti/minuto). Ma se si segue alla lettera il ragionamento si generano però delle piccole contraddizioni, in verità superabili se si conosce bene la norma e si ha la piena comprensione dei dati che si stanno inserendo.
Oggi, tra l'altro, quell'indicazione è da ritenersi superata essendo i 5 minuti, diventati 10 minuti: in realtà è corretto che - se si decide di seguire quella logica - che il sw sia rimasto invariato, dato che la tabella dei moltiplicatori di frequenza non è cambiata e il valore ideale continua a corrispondere ad un sollevamento ogni 5 minuti.
Il punto è che, come dicevo, questi software (come tutti i software) devono essere usati in modo critico, dato che non sono semplici calcolatrici.
Se nel software MaHaRiA (Manuel Handling Risk Assessment) di Rotella (che sarei io
, come si evince dal nome riportato sotto il mio avatar ) inserisco una movimentazione da due minuti, succede che lui calcola la frequenza come 0,5 atti/minuto (1 azione di movimentazione ogni 2 minuti).
Non si apre nessun portale ultradimensionale e l'universo continua ad esistere, come puoi vedere.
P.S.
Il software di Rotella verrà distribuito con il libro che sto finendo di scrivere sull'argomento. Sei la prima persona che lo ha visto. Adesso sono indeciso se ucciderti o renderti mio apostolo e annunciare al mondo la buona novella
Devi fare come ti ho spiegato (e come implicitamente ti dice la ISO 11228-1 quando ha compiti non ripetitivi in condizioni ideali): le devi risolvere.
Il limite dei 5 minuti (come quello dei 30 minuti almeno di durata del singolo compito di sollevamento, con l'eccezione dei compiti sequenziali) non è un limite previsto dalla norma o dalla matematica. Provare per credere... i 5 minuti ritengo derivino dalla precedente versione della ISO 11228-1 nella quale il compito era da considerarsi "non ripetitivo" se effettuato con frequenza < 5 minuti. Inglobando i periodi di recupero, come scritto nelle istruzioni, nel periodo di sollevamento, si ottiene quello che ho fatto io nel precedente esempio: 1 minuto di sollevamento + 5 minuti di recupero --> 6 minuti di sollevamento (frequenza di 1/6 atti/minuto). Ma se si segue alla lettera il ragionamento si generano però delle piccole contraddizioni, in verità superabili se si conosce bene la norma e si ha la piena comprensione dei dati che si stanno inserendo.
Oggi, tra l'altro, quell'indicazione è da ritenersi superata essendo i 5 minuti, diventati 10 minuti: in realtà è corretto che - se si decide di seguire quella logica - che il sw sia rimasto invariato, dato che la tabella dei moltiplicatori di frequenza non è cambiata e il valore ideale continua a corrispondere ad un sollevamento ogni 5 minuti.
Il punto è che, come dicevo, questi software (come tutti i software) devono essere usati in modo critico, dato che non sono semplici calcolatrici.
Se nel software MaHaRiA (Manuel Handling Risk Assessment) di Rotella (che sarei io
, come si evince dal nome riportato sotto il mio avatar ) inserisco una movimentazione da due minuti, succede che lui calcola la frequenza come 0,5 atti/minuto (1 azione di movimentazione ogni 2 minuti).
Non si apre nessun portale ultradimensionale e l'universo continua ad esistere, come puoi vedere. P.S.
Il software di Rotella verrà distribuito con il libro che sto finendo di scrivere sull'argomento. Sei la prima persona che lo ha visto. Adesso sono indeciso se ucciderti o renderti mio apostolo e annunciare al mondo la buona novella
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Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)
Posso scrivere apertamente che ho letto (quasi) tutti tuoi libri, rumore, ed i vari testi della sicurezza della Kluwer che ho sempre sponsorizzato come lettura a tutti gli interessati.
Se mi prendi com tuo discepolo, mi offro per portare a lavare ogni settimana il mantello di Rotella che considero il maggior esperto in Italia di sicurezza su lavoro. Adesso però voglio essere il primo esterno a testare il tuo software.
Se mi prendi com tuo discepolo, mi offro per portare a lavare ogni settimana il mantello di Rotella che considero il maggior esperto in Italia di sicurezza su lavoro. Adesso però voglio essere il primo esterno a testare il tuo software.
Ti ringrazio, non porto un mantello ma è come se avessi accettato.
Sto ancora facendo dei test per essere certo che il foglio di calcolo MaHaRiA (in effetti non è un sw, ma una cartella di lavoro contenente tutti i fogli di lavoro per calcolare il LI con i cari tipi di compiti di sollevamento) funzioni bene in tutte le circostanze. Poi te lo darò come beta tester.
In realtà non ho intenzione di venderlo (come vedi dagli screenshot ho previsto che sia distribuito con una licenza non commerciale) ma suppongo che lo metterò a disposizione gratuitamente dal mio sito (o devo capire da dove).
Quello a cui tengo è, in effetti, il libro perchè quello che ho visto (es. la domanda di apertura di questo thread) è che molte questioni della norma ISO 11228-1 sono irrisolte e che anche persone che - come te - si prendono la briga di approfondire acquistando manuali specifici, possono commettere errori perché alcuni aspetti non vengono chiariti o vengono dati per scontati (es. la faccenda del perchè non si può inserire un tempo < 5 minuti o perchè i compiti di sollevamento devono avere durata minima di 30 minuti).
Sto ancora facendo dei test per essere certo che il foglio di calcolo MaHaRiA (in effetti non è un sw, ma una cartella di lavoro contenente tutti i fogli di lavoro per calcolare il LI con i cari tipi di compiti di sollevamento) funzioni bene in tutte le circostanze. Poi te lo darò come beta tester.
In realtà non ho intenzione di venderlo (come vedi dagli screenshot ho previsto che sia distribuito con una licenza non commerciale) ma suppongo che lo metterò a disposizione gratuitamente dal mio sito (o devo capire da dove).
Quello a cui tengo è, in effetti, il libro perchè quello che ho visto (es. la domanda di apertura di questo thread) è che molte questioni della norma ISO 11228-1 sono irrisolte e che anche persone che - come te - si prendono la briga di approfondire acquistando manuali specifici, possono commettere errori perché alcuni aspetti non vengono chiariti o vengono dati per scontati (es. la faccenda del perchè non si può inserire un tempo < 5 minuti o perchè i compiti di sollevamento devono avere durata minima di 30 minuti).
Lo Stato è come la religione: vale se la gente ci crede (Errico Malatesta)