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Art. 7 si o no

Archivio Cantieri temporanei o mobili/Cave/Edilizia.
Non sempre le procedure sono chiare e semplici. Per questo lo Staff di Sicurezzaonline ha attivato questa sezione per raccogliere tutte le problematiche relative alla sicurezza nei Cantiere Edili, nelle Cave e alla normativa tecnica in Edilizia (Riservato agli abbonati)
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mirko
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Iscritto il: 23 nov 2004 20:32
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Ho a chhe fare con un caso particolare in cui dubito che sia necesario applicare l'art. 7.

Praticamente un capannone industriale, situato in area urbata, deve ospitare l'installazione di un cantire (ponteggi, WC, ecc..) per il rifacimento della palazzina civile che confina con il muro di cinta dell'azienda.
Ovviamente l'amministratore ha chiesto all'azienda di "ospitarli" nel loro cortile in cui sarà innalzato il ponteggio, installati gli pogliatoi e i WC per gli operai.

Sin qui tutto ok, anche perchè è stato preparato un "contratto" di comodiato d'uso dell'area per i lavori specificati ma il dubbio è sull'applicazione dell'art. 7. tra l'azienda e la ditta appaltatrice dle condominio.

L'area sarà delimitata opportunamente e i lavoratori dell'azienda non interferiranno in alcun modo con gli operai.

Art.7 per cosa quindi?

Grazie anticipatamente

Mirko
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Nofer
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Iscritto il: 06 ott 2004 21:09

Per principio, a mio parere, art. 7 SI', sempre e comunque.
Nella fattispecie, appunto a sancire formalmente come NON si daranno impiccio reciproco le 2 aziende, quella che dà in comodato l'area e quella che ne fruisce.
Ma sicuro sicuro non c'è nemmeno un rischietto piccolo piccolo dell'una che può influire sull'altra? Che ne so, le emissioni del capannone se gli operai del cantiere stanno sottovento prevalente, oppure il rumore dei mezzi di cantiere ed ausiliari rispetto ai lavoratori del capannone... fosse solo la polvere, dico! E se il capannone avesse la copertura in eternit o emissione di solventi organici? e se i signori del cantiere faranno uso smodato di martelli demolitori e additivi chimci per malete aerodisperdibili? e magari anche di perforatrici per sottofondazioni?  :smt040
I  :smt049  articolo 7!
Nofer
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mirko
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Iscritto il: 23 nov 2004 20:32
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Grazie Nofer perchè Illumini e perchè fai aprire bene bene gli occhi.
Comunque avevo pensato e già escluso tali rischi poichè:

1) la distanza tra l'area utilizzabile dai lavoratori dell'azienda e l'area delimitata ad uso del cantiere è pari a circa 40-50 mt;

2) le emissioni convolgiate del capannone sono sul lato opposto (3 camini che sparano SOV nel creato) e il rischio (considerando i 50-70 mt di capannone) è pertanto praticamente inesistente o megliuo "trascurabile".

3) l'impatto acustico dell'azienda è nei limiti rispetto alla zona di insediamento e il rumore prodotto dai tizi del cantiere (ancora non valutato dal loro DdL) dovrebbe dico dovrebbe essere trascurabile per i lavortatori che si fumano la sigaretta all'ingresso dell'azienda e c he guardano gli operai.

4) le malte al massimo cadono nell'area di sicurezza appositamente delimitata quindi nessun contatto;

5) eternit non c'è e la polvere del cantiere però se la mangiano un pò tutti.

Giusto, 3 paginette di art. 7, un incontro con il DdL e il RSPP del cantiere giustamente vanno fatti.

Ps: osservazione personale: i DdL danno più importanza al discorso art. 7 (forse per via del fatto chè nel meritop delle situazioni entrano altre persone e quindi responsabilità "potenzialmente" altrimenti incontrollate) che non alle valutazioni per i loro lavoratori.
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Stilo
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Iscritto il: 07 ott 2004 12:06
Località: Motor Valley

La butto là:
una procedurina sulle modalità di ingresso degli automezzi e vie di transito comuni contro rischi da investimento e collisione?
Stilo
Ut sementem feceris, ita metes.
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ugo
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Iscritto il: 27 ott 2005 03:16

butto là anche io: magari qualche informazioni su reti interrate (gas, enel, fogne, ...) o simili anche non sarebbe male...
la cultura del dono e il gioco della reputazione costituiscono il modo ottimale a livello globale per cooperare verso la produzione (e la verifica!) di lavoro creativo di alta qualità - E. S. Raymond
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catanga
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Iscritto il: 17 nov 2004 19:44

Personalmente, per lavori dentro uno stabilimento,  le informazioni che richiedo sono queste:

Accessi
•Modalità  di accesso, riconoscimento e registrazione del personale che accede allo stabilimento.
•Percorsi per raggiungere il luogo di lavoro e viceversa.
•Percorsi interni per recarsi c/o gli uffici/locali dei referenti dell’azienda committente
•Percorsi per usufruire (eventualmente) dei servizi igienici, della mensa, degli spogliatoi, dei punto ristoro, ecc.
•Dimensioni, ingombri e portanze massime delle aree di transito e di lavoro assegnate all’impresa esterna.
•Punti di accesso alle aree di lavoro per macchine e attrezzature dell’impresa esterna.
•Planimetria riepilogativa dei precedenti punti.

Organizzazione logistica dell’impresa esterna
•Aree concesse dal committente per l’ubicazione di eventuali:
-uffici e servizi di cantiere (spogliatoi, wc, docce, ecc.),
-posteggio veicoli per carico e scarico materiali,
-aree deposito materiali al coperto e all’aperto,
-posteggio veicoli del proprio personale.
•Referente impresa esterna responsabile per le attività nello stabilimento dell’azienda committente
•Vincoli esistenti riguardanti le modalità e le tempistiche per l’approvvigionamento dei materiali (per evitare sovrapposizioni con attività dell’azienda committente).
•Planimetria riepilogativa dei precedenti punti.
Organizzazione interna dell’azienda committente
•Referente azienda committente per le attività nello stabilimento;
•Tipologia e modalità delle attività di verifica espletate dal personale dell’azienda committente sulle attività dell’impresa esterna;
•Modalità e periodicità delle riunioni di coordinamento (iniziali e periodiche)
•Modalità d’attuazione delle azioni preventive e correttive necessarie in seguito alle verifiche effettuate

Utilities
•Informazioni inerenti gli impianti esistenti (tipologia, posizione, ecc.): Elettrico, Idraulico (acqua, scarichi, ecc.), Aria compressa, ecc..
•Indicazione dei punti di consegna e modalità/procedure d’utilizzo di: Energia elettrica, Acqua, Aria compressa, ecc.
•Planimetria riepilogativa dei precedenti punti.

Aree di lavoro
•Identificazione delle aree di lavoro concesse all’impresa esterna
•Modalità di segregazione/separazione delle aree di lavoro (area azienda committente e area impresa esterna)
•Indicazione dei rischi provenienti dall’esterno dell’area di lavoro derivanti dalle attività dell’azienda committente (transito carrelli, rumore, ecc.)
•Misure preventive e protettive da adottare (a carico dell’impresa esterna);
•Misure preventive e protettive adottate dall’azienda committente;
•Misure preventive e protettive (a carico dell’impresa esterna) per evitare l’eventuale contaminazione dell’ambiente di lavoro e/o processo produttivo interno dell’azienda committente;
•Planimetria riepilogativa dei precedenti punti.

Sostanze e materiali pericolosi•Norme per l’utilizzo, lo stoccaggio e lo smaltimento di sostanze e materiali pericolosi (bombole per ossitaglio, solventi per sgrassaggio, olii lubrificanti, ecc.) introdotte nello stabilimento dall’impresa esterna.

Gestione dell’emergenza
•Indicazione e modalità d’utilizzo dei sistemi e dei dispositivi antincendio presenti nell’area di lavoro assegnata all’impresa esterna;
•Procedure da seguire in caso d’emergenza con l’indicazione dei percorsi e delle uscite da utilizzare;
•Nominativi del personale addetto alla squadra d’emergenza dell’azienda committente e loro reperibilità/identificazione;
•Indicazione dei punti di primo soccorso presenti nell’area di lavoro e modalità per usufruirne;
•Planimetria riepilogativa dei precedenti punti.
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mirko
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Iscritto il: 23 nov 2004 20:32
Località: Roma

Yesss.... catanga
ma il problema era stabilire se ciò va fatto dal momento che:
1- il committente dei lavori è l'amm. del dondominio della palazzina che confina con il muro perimetrale dell'azienda (strano ma vero);
2- l'appaltatore è una ditta edile;
3- l'azienda che seguo è "costretta" per ovvi motivi di buon vicinato a concedere in comodato d'uso quasi la metà della sua area, che era destinata a parcheggio interno, per montare ponteggi e armamenti vari.

Quindi l'azienda in questione che art. 7 deve fare????
Non ci sono rapporti tra gli operai edili e l'area occupata e i lavoratori dell'azienda (impianti, mezzi, eccc.. compresi).

Quindi credo che un bel contratto di comodato d'uso dell'area con quanche cenno inerente l'ingresso e l'uscita dall'azienda da parte degli operai sia ragionevolmente sufficiente e operativamente valido e concreto, non vi pare??
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catanga
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Iscritto il: 17 nov 2004 19:44

Mi sembra chiaro che nel tuo caso, come detto anche da altri colleghi, non si applica l'art. 7 in modo "diretto", in quanto il proprietario dello stabilimento non è il "datore di lavoro committente".

Sta di fatto, però, che come datore di lavoro deve provvedere a informare i propri dipendenti della situazione e fornire indicazioni sulle modalità di comportamento da seguire alla luce della presenza citata.

Gli utilizzatori del ponteggio, a loro volta, se accederanno allo stesso dallo stabilimento dovranno essere informate sulle regole vigenti, sui rischi presenti e sulle misure di sicurezza da adottare.

Queste informazioni dovranno essere reperite dall'amministratore del condominio presso il datore di lavoro dello stabilimento e "girate" all'impresa incaricata di eseguire i lavori.
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mirko
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Grazie catanga grazie

Mirko
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Iscritto il: 04 ott 2004 11:29
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Segnalo cortesemente a tutti i nostri abbonati che nelle news di oggi c'e' il riferimento ad un fac-simile di Verbale di affidamento dei lavori ex art. 7 D.Lgs. 626/94.
Un cordiale saluto a tutti.

Mod :smt039
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