FIUUUUUUUUUUU è stato riavviato il nuovo forum, quando avevo visto che era stato seriamente "ferito" dai soliti cretini (e dico cretini per non dire altro) :smt011 , mi è venuto da piangere :smt022 :smt010 . Per fortuna c'è la voglia da parte di tutti di insistere e di essere convinti di quello che si fa, altrimenti anche queste cose possono lasciare conseguenze indelebili dal punto di vista emotivo.
Terminato lo sfogo voglio chiedervi un vostro disinteressato parere. Ho ricevuto l'incarico di RSPP presso uno centro medico e subito ho visto errori a destra e manca (la struttura è stata appena completata); è uno dei classici telefilm della serie "quando c'è gente che non sa fare le cose che si devono fare, sarebbe bene si facesse da parte che poi a rimetterci le mani sopra è complicato". La cosa davvero complicata si presenta per le uscite di emergenza. Alla visita dell'ASL subito è stata dichiarata la struttura non adatta a causa del fatto che una uscita non si apre verso l'esterno :smt010 e l'altra presenta uno scalino di circa 15-20 centimetri fra interno ed esterno (più alto rispetto all'interno). :smt009 Al proprietario hanno detto chiaro e tondo di modificare il verso della prima uscita, mentre per la seconda che ha lo scalino hanno glissato; in effetti risolvere il problema non è tanto semplice perchè il pavimento interno è in tek e quindi il proprietario non vuole vedere rovinato lo stesso, ma d'altra parte lo scalino è pericoloso. Secondo la vostra esperienza la ASL potrebbe consentire una adeguata illuminazione di tale scalino come misura sufficiente?
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
Uscita di emergenza"quotata"
ciao freddy,
come hai correttamente detto la presenza di un dislivello in uscita per una uscita di emrgenza costituisce un rischio.
nel tuo caso, come centro medico, oltre al rischio di inciampo che possono correre tutte le persone correttamente deambulanti devi tenere anche conto della necessità di assicurare l'evacuazione anche di persone con mobilità ridotta o nulla, sia a causa delle patologie inerenti il centro che per altro.
per fare un esempio, anche da un dentista puoi trovare una vecchia signora che non riesce ad alzare bene il piede, o un fustacchione che si è fracassato la caviglia sulle piste da sci e ha il piedone di gesso.
per non pensare all'evacuazione dei portatori di handycap a cui devi assicurare l'accessibilità.
per questo l'illuminazione, anche se accompagnata da una chiara segnalazione, potrebbe non essere sufficiente.
per questo una bella rampetta (magari in legno da poggiare sul pavimento esistente, magari rivestita di tek) potrebbe essere l'unica soluzione, ma a questo sicuramente avevi già pensato.
considerato che al momento non hai rilevi da parte della USL a cui fare fronte, ma stai cercando delle misure migliorative potresti considerare delle misure alternative di carattere organizzativo:
a) regolamento secondo cui i trattamenti ai portatori di handycap o a chi si muove con difficoltà viene fatto in locali adiacenti all'uscita "buona"e che la persona che esegue il trattamento si incarica PERSONALMENTE di accompagnare all'esterno il paziente.
b) assicurarsi che nel percorso tra questi locali e l'uscita buona non vi sia possibilità di intrusione di fumo e materiali combustibili (come si fa col pavimento? forse una vernice?) un percorso brevissimo o protetto sarebbe l'ideale.
ti confesso che io personalmente non so se accetterei queste soluzioni organizzative, specialmente in presenza di una soluzione strutturale efficacie e di semplice realizzazione, dipenderebbe forse dalle dimensioni e dalla conformazione dei locali.
se puoi ti conviene insistere sulla rampa.
auguri
fabiop
come hai correttamente detto la presenza di un dislivello in uscita per una uscita di emrgenza costituisce un rischio.
nel tuo caso, come centro medico, oltre al rischio di inciampo che possono correre tutte le persone correttamente deambulanti devi tenere anche conto della necessità di assicurare l'evacuazione anche di persone con mobilità ridotta o nulla, sia a causa delle patologie inerenti il centro che per altro.
per fare un esempio, anche da un dentista puoi trovare una vecchia signora che non riesce ad alzare bene il piede, o un fustacchione che si è fracassato la caviglia sulle piste da sci e ha il piedone di gesso.
per non pensare all'evacuazione dei portatori di handycap a cui devi assicurare l'accessibilità.
per questo l'illuminazione, anche se accompagnata da una chiara segnalazione, potrebbe non essere sufficiente.
per questo una bella rampetta (magari in legno da poggiare sul pavimento esistente, magari rivestita di tek) potrebbe essere l'unica soluzione, ma a questo sicuramente avevi già pensato.
considerato che al momento non hai rilevi da parte della USL a cui fare fronte, ma stai cercando delle misure migliorative potresti considerare delle misure alternative di carattere organizzativo:
a) regolamento secondo cui i trattamenti ai portatori di handycap o a chi si muove con difficoltà viene fatto in locali adiacenti all'uscita "buona"e che la persona che esegue il trattamento si incarica PERSONALMENTE di accompagnare all'esterno il paziente.
b) assicurarsi che nel percorso tra questi locali e l'uscita buona non vi sia possibilità di intrusione di fumo e materiali combustibili (come si fa col pavimento? forse una vernice?) un percorso brevissimo o protetto sarebbe l'ideale.
ti confesso che io personalmente non so se accetterei queste soluzioni organizzative, specialmente in presenza di una soluzione strutturale efficacie e di semplice realizzazione, dipenderebbe forse dalle dimensioni e dalla conformazione dei locali.
se puoi ti conviene insistere sulla rampa.
auguri
fabiop
Avevo già fatto le tue considerazioni, per cui il fatto che anche te abbia elaborato le stesse possibili soluzioni mi rincuora... e mi rattrista :smt010 perchè ora devo cercare di convincere il DL a prendere la soluzione più giusta (pedana E personale addestrato, io sono un fanatico della eccedenza in certi casi). L'idea di rivestire la pedana mobile col tek non l'avevo considerata, ma non mi stupisce data la mia proverbiale mancanza di fantasia. Io vorrei pure creare un ambiente sicuro statico perchè in tale centro è prevista la riabilitazone (tanto a cosa può servire mettere una o più scale di emergenza ad uno che ha la gamba ingessata?), però se la ASL non impone nulla io posso dare solo il suggerimento, perchè la capacità decisionale non è mia :smt013
"Intelligenti pauca "
giusto, Freddy
anzi, uno spazio sicuro che possa comunicare con l'esterno potrebbe anche risolverti il problema dell'uscita di sicurezza non proprio a posto.
anche se avessi un affollamento alto, per cui due uscite ti servono comunque, l'uscita verso lo spazio sicuro ti farebbe da seconda uscita di sicurezza (DM 10/3/98 all. 3 definizione di uscita di piano) e ti resterebbe l'uscita così così in sovrappiù.
se poi questa uscita fosse proprio il collegamento all'esterno dello spazio sicuro non dovresti preoccuparti comunque dei disabili perchè i soccorritori potrebbero intervenire dall'esterno dando tutta l'assistenza necessaria.
complimenti
fabiop
anzi, uno spazio sicuro che possa comunicare con l'esterno potrebbe anche risolverti il problema dell'uscita di sicurezza non proprio a posto.
anche se avessi un affollamento alto, per cui due uscite ti servono comunque, l'uscita verso lo spazio sicuro ti farebbe da seconda uscita di sicurezza (DM 10/3/98 all. 3 definizione di uscita di piano) e ti resterebbe l'uscita così così in sovrappiù.
se poi questa uscita fosse proprio il collegamento all'esterno dello spazio sicuro non dovresti preoccuparti comunque dei disabili perchè i soccorritori potrebbero intervenire dall'esterno dando tutta l'assistenza necessaria.
complimenti
fabiop