Datore di lavoro in un ministero

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Bamboccione77
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Ciao a tutti, lavoro in una pubblica amministrazione...qualche tempo fa il Direttore generale della mia amministrazione emano' una circolare con la quale individuava quali fossero i datori di lavoro. Secondo questa circolare ricoprivano la figura di datore di lavoro i vari direttori dei dipartimenti romani dei quali si compone l'amministrazione. Ora l'amministrazione è ubicata in 3 o 4 edifici diversi a Roma e in ogni edificio ci sono piu' dipartimenti. In uno di questi edifici c'è anche il direttore generale che per effetto di questa circolare (da se stesso emanata!) non è datore di lavoro mentre lo sono persone che dipendono gerarchicamente da lui.
Secondo me questa disposizione è carta straccia, un qualsiasi tribunale si metterebbe a ridere. Per me invece il direttore generale è datore di lavoro dello stabile dove egli ha la propria sede e al max può delegare (con una delega a norma di legge non con circolari unilaterali) ALTRI DATORI DI LAVORO PER GLI EDIFICI LOCALIZZATI IN ALTRE PARTI DELLA CITTà.
voi cosa ne pensate?

Grazie a tutti quelli che mi vorranno rispondere
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ursamaior
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Località: L'isola che non c'è

Occorre capire per bene quali poteri hanno i direttori delle aree di cui si compone l'amministrazione di cui fai parte.
Per la delega potresti aver ragione, ci vuole il consenso del delegato.
Necessito input
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artù
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secondo la nuova definizione di datore di lavoro, questi è "il soggetto che ha la responsabilità dell'organizzazione o dell'unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa".  alla luce di ciò non dovrebbe essere complicato individuarli.
e poi, vado a memoria, esisteva un provvedimento (circolare o decreto? qualcuno mi aiuti) che definiva le modalità di individuazione del datore di lavoro nella pubblica amministrazione. non so se, dopo il TU, sia ancora valido ma penso che quei criteri siano applicabili, quantomeno per analogia
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Bamboccione77
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Località: Calabria

So cosa dice la definizione di datore di lavoro ovviamente, ma il problema è che in una pubblica amministrazione di dirigenti tipicamente ce ne sono un caos e ad ognuno di questi potrebbe calzare bene la definizione in argomento. Il problema è pero': è ragionevole che ci siano più datori di lavoro in uno stesso edificio? quindi dovrebbero esserci più dvr più rspp in uno stesso edificio e così via...è plausibile che il dirigente massimo che prende ordini solo dal ministro e li dà a tutti gli altri, lui solo non è datore di lavoro e tutti i dirigenti suoi sottoposti invece lo siano? A me sembra ridicolo sinceramente ma forse sbaglio...
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Nofer
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Bamboccione77 ha scritto:è plausibile che il dirigente massimo che prende ordini solo dal ministro e li dà a tutti gli altri, lui solo non è datore di lavoro e tutti i dirigenti suoi sottoposti invece lo siano? A me sembra ridicolo sinceramente ma forse sbaglio...
questo mio commento è di tipo filosofico e non tecnico: forse proprio perchè è ridicolo probabilmente è reale.
Colgo l'occasione per chiedere a mia volta: ma secondo voi, nelle ASL il DdL è il "General Manager", visto che è colui che dà gli atti di indirizzo amministativo-economico e decide tutti i budgets di tutti i servizi? A me risulta che invece lo siano i vari Dirigenti dei vari Servizi, appunto con più dirigenti in un immobile ma a ciascuno dei quali fanno capo più presidi sparsi sul territorio, ma a volte il RSPP è unico ed è nominato dal GM... mi si confondono le idee. Peraltro, chi fa la multa alla ASL se non l'ASL stessa?
E nelle Università, che dovrebbe essere per lo stesso motivo DdL il Rettore, e invece sono DdL i vari Presidi di Facoltà o a volte anche i Direttori di Istituto, che però questi ultimi hanno i capitoli di spesa vincolati dalla linea decisa dal Consiglio di Facoltà di cui il Preside è il Legale Rappresentante e si deve attenere alle decisioni del Rettorato? Per una delle 3 univ napoletane di cui ho notizia, i RSPP sono a volte nominati dai Direttori di Istituto ed in altri casi dal Preside... Che ci sia un mare misto di deleghe? Ho chiesto, ma nessuno mi ha saputo rispondere  :smt017 ...
Nofer
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sandroman
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fatemi capire, che sono un po' tardo...
nella pubblica amministrazione l'organo politico "individua" il datore di lavoro.
Questo atto, per quel che ho capito io, non è una delega ad altra persona, ma un semplice atto (pur completo di autonomia gestionale ed economica) con cui l'amministrazione sceglie, tra il personale avente requisiti, il proprio datore di lavoro (art. 2 c. 1 p. b).
Successivamente, e in teoria seguendo lo schema letterale della normativa, questo datore di lavoro individuato potrebbe a sua volta esercitare la delega di funzioni (art. 16) ad altro funzionario.
A parte il fatto che nella p.a. questa delega da dirigente a dirigente (o addirittura funzionario) mi sembra improbabile, vista la rigidità degli schemi, mi chiedo: chi è che effettua le nomine, in particolare rspp, medico competente, etc. ?
Il datore di lavoro individuato ? L'organo politico ? o altro delegato ?
o semplicemente si svolge in maniera completamente diversa ?
saluti.
Bamboccione77_

Le nomine chi le fa? il datore di lavoro. Ho capito che come al solito non si capisce nulla...cioè si puo' capire qualcosa solo dopo la pronuncia di un tribunale a seguito di un eventuale procedimento...prima tutto è lecito e niente lo è fino in fondo. Quando poi succede qualcosa di grave allora i dubbi si risolvono perchè il giudice finalmente DECIDE!!! Era questa la filosofia dlla 626, è questa la filosofia del testo unico, ed è per questo che non è possibile far prevenzione con queste leggi, ma solo individuare responsabilità a posteriori...ed è sempre x lo stesso motivo che nonostante tutto di infortuni sul lavoro ce ne saranno sempre di più, alla faccia di tutti i testi unici!
Scusate per lo sfogo e grazie a tutti quelli che mi hanno risposto
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