Salute a tutti.
Vi sottopongo un dubbio.
Una azienda industriale si compone di diverse unità produttive distanti tra loro anche diverse centinaia di km. Il numero dei dipendenti di ciascuna unità varia tra i 10 e i 60, e la loro somma complessiva raggiunge la soglia dei 200.
Ecco la questione: è la somma complessiva degli addetti che è vincolante perchè vi sia l'obbligo del RSPP interno (appunto oltre i 200 addetti), o fa testo il numero di addetti per ciascuna unità?
Il dubbio viene proprio dall'art. Articolo 31 comma 6 lett.e:
"L’istituzione del servizio di prevenzione e protezione all’interno dell’azienda, ovvero dell’unità produttiva, è comunque obbligatoria nei seguenti casi:
e) nelle aziende industriali con oltre 200 lavoratori"
E' quell' "ovvero dell'unità produttiva" che apre diverse prospettive...
Qualche idea?
Il forum di SICUREZZAONLINE è stato ideato, realizzato e amministrato per oltre 15 anni da Giuseppe Zago (Mod).
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
RSPP interno.
Ciao,
concordo pienamente con El Sander.
Se le Unità Produttive sono considerabili tali, come da art.2 TU
«unità produttiva»: stabilimento o struttura finalizzati alla produzione di beni o all’erogazione di servizi, dotati di
autonomia finanziaria e tecnico funzionale;
Allora sarà ivi presente un dirigente o un delegato che fungerà da DdL della stessa, quindi si può assimilare a tutti gli effetti ad una organizzazione che è (come affermi) sotto i 200 dipendenti, ergo puoi tranquillamente prevedere un RSPP esterno.
Se invece così non è, ossia non sono realmente unità produttiva hai necessità di cumulare i lavoratori dipendenti della tua organizzazione ed a questo punto se la tua azienda rientra nelle INDUSTRIALI devi avere un RSPP interno... poi sul discorso INTERNO si è dibattutto un sacco di volte... soprattutto sul suo significato e del perchè il legislatore non ha indicato un RSPP DIPENDENTE anziché INTERNO.
Per la definizione di aziende industrialitieni presente della ormai famosa circolare del MINISTERO DEL LAVORO, datata ...ma efficace nel far redimere molti saccenti su RSPP interno o esterno
(per esperienza personale...dopo confronto con qualche bravo legale che ha fatto del tutto per spuntare l'RSPP interno).
MINISTERO LAVORO circolare 27 giugno 1996, n. 89
Decreto legislativo 10 marzo 1996, n. 242, contenente modificazioni e integrazioni al decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, in materia di sicurezza e salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. Direttive per l'applicazione.
ciao
gibbosky
concordo pienamente con El Sander.
Se le Unità Produttive sono considerabili tali, come da art.2 TU
«unità produttiva»: stabilimento o struttura finalizzati alla produzione di beni o all’erogazione di servizi, dotati di
autonomia finanziaria e tecnico funzionale;
Allora sarà ivi presente un dirigente o un delegato che fungerà da DdL della stessa, quindi si può assimilare a tutti gli effetti ad una organizzazione che è (come affermi) sotto i 200 dipendenti, ergo puoi tranquillamente prevedere un RSPP esterno.
Se invece così non è, ossia non sono realmente unità produttiva hai necessità di cumulare i lavoratori dipendenti della tua organizzazione ed a questo punto se la tua azienda rientra nelle INDUSTRIALI devi avere un RSPP interno... poi sul discorso INTERNO si è dibattutto un sacco di volte... soprattutto sul suo significato e del perchè il legislatore non ha indicato un RSPP DIPENDENTE anziché INTERNO.
Per la definizione di aziende industrialitieni presente della ormai famosa circolare del MINISTERO DEL LAVORO, datata ...ma efficace nel far redimere molti saccenti su RSPP interno o esterno
(per esperienza personale...dopo confronto con qualche bravo legale che ha fatto del tutto per spuntare l'RSPP interno).MINISTERO LAVORO circolare 27 giugno 1996, n. 89
Decreto legislativo 10 marzo 1996, n. 242, contenente modificazioni e integrazioni al decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, in materia di sicurezza e salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. Direttive per l'applicazione.
ciao
gibbosky
Si, infatti. Trattandosi di piccole/medie mense, ho considerato l'attività "industriale".
Di autonomia soprattutto finanziaria delle singole unità non si può parlare, essendo la loro gestione abbastanza centralizzata.
Grazie ad entrambi per lo scambio.
A buon rendere.... :smt023
E buon lavoro!!!
Di autonomia soprattutto finanziaria delle singole unità non si può parlare, essendo la loro gestione abbastanza centralizzata.
Grazie ad entrambi per lo scambio.
A buon rendere.... :smt023
E buon lavoro!!!
... mentre continua il mio orbitar intorno al sole.