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Nel valutare il LEX8h con DPI indossati...

In questo Forum verranno aperte discussioni su questioni eminentemente tecniche relative a impianti, macchine, rumore, vibrazioni, ATEX, prevenzione incendi, ecc...
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emipi
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io chiudo così, con grassetto e sottolineato al loro posto.

3333)Confronto con i valori di legge, senza l'uso di otoprotettori
a)
confronto LEX,8h: 85< 85,7 ±1,04dB < 87     -------- uso obbligatorio dei D.P.I.
confronto Lcpk: 132,5 ±1,004dB < 135 -------uso facoltativo dei D.P.I.
b)
confronto LEX,8h: 80 < 82,5 ±1,08dB < 85 -------- 1 uso obbligatorio dei D.P.I.
confronto Lcpk: 113,5 ±1,004dB < 135 --------  uso facoltativo dei D.P.I.

4444) Calcolo dell'attenuazione dei D.P.I.
come da paragrafo precedente, il Datore di Lavoro, secondo i valori misurati, ha l'obbligo di fornire Dispositivi di Protezione Individuale ai lavoratori che operano nei reparti analizzati.
Sono forniti D.P.I. tipo cuffia ai lavoratori che operano nel Reparto XX
(scheda DPI)


888) Conclusioni
I lavoratori maggiormente esposti sono quelli che operano nel reparto XX a causa di.... ; essi sono tuttavia forniti di idonei D.P.I..
Dall'analisi dei valori misurati, non si rileva il superamento dei valori di azione, qualora siano rispettate le procedure aziendali e le istruzioni dei produttori di macchine e D.P.I.

I livelli equivalenti, di picco e di esposizione per i lavoratori, considerato il corretto utilizzo dei Dispositivi di
Protezione Individuale, sono i seguenti:
a)
confronto LEX,8h: 78,5* < 80
confronto Lcpk: 109,25* < 135
considerando l'attuazione delle misure e procedure aziendali previste
b)
confronto LEX,8h: 68,3 < 85
confronto Lcpk: 99,5 < 135

I lavoratori che operano nel reparto XX devono indossare le cuffie in dotazione.
Si ricorda che il datore di lavoro deve eliminare alla fonte o ridurre al minimo i rischi a livelli non superiori ai valori di esposizione, mediante:
· adozione di altri metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore;
· scelta di attrezzature che emettano il minor rumore possibile;
· progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro;
· adozioni di misure tecniche per il contenimento (schermature, involucri, rivestimenti realizzati con materiali fonoassorbenti, sistemi di smorzamento o di isolamento, programmi di manutenzione, migliore organizzazione del lavoro).



mi sembra abbastanza chiaro che i lavoratori sono tutelati solo se si usano i DPI.
mi sembra chiaro che il DL ha provveduto a ridurre il rischio dei lavoratori.
gli Odv se vogliono si leggono tutta la relazione.
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silqua
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buonasera a tutti
Interessante il quesito iniziale di alessiotst.
Utilissimo e calzantissimo l'esempio di giosmile.
Mi va bene fare il "ricalcolo" dei Lex8h con otoprotettori indossati utilizzando leqC (L'Aeq=LCeq-SNRxcoeff sicurezza),
però a dire la verità non so "dove sia scritto"di fare così, cioè di usare LCeq piuttosto che LAeq.
L'eventuale iperprotezione, l'inadeguatezza o l'adeguatezza del DPI è verificata innanzitutto sul singolo compito, di conseguenza, quando ho scelto dei DPI adeguati per il singolo compito, fare anche il "ricalcolo" non è di fondamentale importanza; se i DPI vanno bene per il singolo compito (magari sono diversi per i vari compiti, anche se sarebbe meglio evitare questa complicazione), sono adeguati anche per darmi un Lex con protezioni indossate adeguato minore di 80 (cioè il ricalcolo secondo me è pleonastico).
Volendo fare il ricalcolo, c'è da dire che, spesso, leqA e leqC non differiscono un gran che (se le componenti in bassa frequenza del rumore non sono importanti), quindi alla fine l'errore che si può fare calcolando
1) L'Aeq=LCeq-SNR*coeff sicur
oppure calcolando
2) L'Aeq=LAeq-SNR*coeff sicur
non è tale da sballarmi le conclusioni ... quindi potrei anche ritenere il problema di scarsa importanza?
Siccome ragiono su fasce di rischio, e ho sempre un valore di incertezza, non è importante calcolare Lex con otoprotettori, perchè tanto indossandoli sarò sotto il valore di azione, se sono adatti al singolo compito (e ho verificato di non avere iperprotezione per il singolo compito).
D'altra parte, in quei casi in cui il contenuto in bassa frequenza è importante, leqA e LeqC sono molto diversi, potrei avere un leqA inferiore a 80 (quindi non considerare i DPI?) con un LeqC maggiore di 90, e fare il calcolo nel modo 1 o nel modo 2 mi darebbe risultati piuttosto diversi!
Per me, l'utilizzo di LeqA e LeqC nei vari casi è un po' un "nodo irrisolto" della normativa.
Credo che le basse frequenze siano presenti praticamente solo sui mezzi di trasporto, cioè la domanda "uso LeqA o LeqC?" nel contesto di cui stiamo parlando bisogna farsela solo in pochi casi?
In ogni caso
nelle relazioni di valutazione del rumore all'inizio mostravo il Lex8h prima senza e poi con uso di otoprotettori (lo confesso: utilizzando nel calcolo del Lex "con" i LeqA), ma poi ho visto che era una perdita di tempo e quindi naturalmente faccio la verifica dei DPI per dimostrarne l'adeguatezza e inoltre, nel caso di superamento del valore limite senza uso dei DPI, aggiungo che l'utilizzo costante dei DPI adeguati verificati, il cui uso deve essere accompagnato da formazione etc, garantisce il rispetto del valore limite di esposizione giornaliero.
Tanto, se Lex8h>85 scatta l'obbligo del PARE, a prescindere che un rumore possa o meno avere una soluzione, quindi nel programma degli adempimenti sarà scritto l'obbligo da parte del DDL di redigere il PARE e dentro quel documento lì si andrà avanti con le soluzioni, se esistono.
Grazie a tutti e scusate la lunghezza del messaggio
silqua
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emipi
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anch'io non rifaccio il Lex con i L'Aeq, anche perchè con gli otoprotettori vado sempre sotto il livello inferiore di azione quindi è evidente che il Lex sia sotto tale livello
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Giosmile
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Sono sostanzialmente d'accordo con le considerazioni a riguardo del ricalcolo del L'ex quando si superino gli 80dB di esposizione giornaliera, di fatto usare un DPI efficiente significa in automatico (e detto in breve "matematicamente") ottenere il rispetto.

Però dal mio punto di vista il ricalcolo è indispensabile quando occorre garantire il rispetto del valore limite di esposizione (e non valutare solo se la misura adoperata è effettivamente idonea, cosa che è sufficiente dimostrare con la verifica dell'efficacia del dpi, es. metodo SNR corretto).

Cioè se senza DPI ottengo una esposizione che supera gli 87dB (come per l'esempio che facevo), in effetti tale condizione non è praticabile, non si può proprio raggiungere, inoltre l'art.193 al comma 2 mi dice che il DDL tiene conto degli otoprotettori solo ai fini di valutare il rispetto dei valori limite, quindi intrinsecamente devo valutare ai fini dell'esposizione l'attenuazione del DPI, pertanto il ricalcolo del L'ex diventa indispensabile.

Detto in parole molto più prosaiche, poichè non posso dire che l'esposizione è >87, considererò i DPI e sfrutterò l'art.193 comma 2 per dire che il L'ex è verificato in condizioni di otoprotezione.

Di fatti, la norma prevede una formula ben previsa per il calcolo del L'ex, quindi se la prevede significa che si usa  :smt002  (rispetto del valore limite di esposizione con l'ausilio dell'otoprotettore). A questo punto non si parletà di Lex, ma di L'ex.

In tutti gli altri casi, quando 80 < Lex < 87dB, posso anche evitare il ricalcolo, anche se spesso fa molta coreografia, specialmente se gli odv non capiscono una mazza di niente.


Per quanto concerne il LeqC, è la norma EN 458 che dice di usare tale parametro per l'attenuazione dei DPI. Basti pensare che usare il metodo HML rende assolutamente necessario avere il LeqC, sennò sarebbe inapplicabile.


Salutissimi
Giosmile
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alessiotst
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x siliqua
Non dimentichiamoci che il DLgs 81 indica i valori di azione e limite in dB(A), quindi non ha alcun senso calcolare il LEX partendo dai LCeq.
Diverso è il discorso della verifica dell'efficacia del DPIu, per cui è esplicitamente scritto nella norma tecnica di considerare il LCeq.
In conclusione io ricalcolo il LEX sottraendo l'SNR dai LAeq delle mansioni dove i DPI sono necessari.
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emipi
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alessiotst ha scritto:
In conclusione io ricalcolo il LEX sottraendo l'SNR dai LAeq delle mansioni dove i DPI sono necessari.
questa operazione non è richiesta dalla norma, quindi non credo ti si possa dire che sbagli (è quello che farei io), a meno  di forzare (quanto poi non so)  il discorso che la reale esposizione dei lavoratori utilizzando gli otoprotettori, secondo la norma, è LCeq-SNR, quindi quello è il valore da prendere come riferimento dell'esposizione "istantanea" dei lavoratori.

comunque la norma non prevede il ricalcolo del Lex, quindi parliamo di cose che non possono essere sanzionate quale errata applicazione della UNI.
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Giosmile
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L'ex = 10 X log (1/T0) X ( Somm(10^(0,1XLAeqi)XTi) + Somm(10^(0,1XL'Aeqj)XTj)


Ove

LAeqi = livello sonoro continuo equivalente ponderato A misurato nel periodo i-esimo (Ti) senza tener conto dei DPI

L'Aeqj = livello sonoro continuo equivalente ponderato A misurato nel periodo j-esimo (Tj), ottenuto tenendo conto dei DPI


Ora per calcolare il livello sonoro equivalente con l'utilizzo dei DPI, devo tener conto della norma UNI 9432:2011 e della UNI EN 458, quindi posso usare i metodi OBM, HML, SNR, ma ancor di più tenendo conto dei fattori correttivi per avere una esposizione reale, quindi il famoso beta.

Ognuno di questi metodi, mi restituisce un L'A, quindi da ritenere in curva A, sebbene all'interno possa o non possano intervenire livelli in curva C, non ci deve interessare, basta semplicemente applicare la norma e le definizioni.

Es. (senza considerare fattori correttivi - EN 458)

OBM = tiene conto di Lf, Af, APVf -> L'A = 10 X log (Somm(10^(0,1X(Lf+Af-APVf))))

HML = tiene conto di LAeq e LCeq per il PNR -> L'A = LAeq - PNR

SNR = tiene conto solo di LCeq -> L'A = LCeq - SNR

sono sempre L'A... poi a questi si applica il discorso dei beta, niosh, ecc., ma alla fine sempre di L'A stiamo parlando.

Quindi il valore L'Aeqj da considerare per il ricalcolo del L'ex è a mio parere (ma anche da quanto spiegato durante il corso di acustica ambientale che ho seguito) quello che ti fornisce l'uso dell'otoprotettore secondo uno dei metodi che hai scelto per determinarne l'efficacia, quindi esattamente come ho riportato nell'esempio.

Mi sembra non coerente verificare una efficacia determinandone la reale attenuazione e quindi il L'Aeq relativo per poi usare un diverso L'A per il ricalcolo del L'ex

Giosmile
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Giosmile
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comunque, ritengo che alla fine si tratti di differenze di 1-2dB e forse meno, che ai fini del ricalcolo L'ex non comportano proprio niente, visto che se il dpi era efficacie sicuramente e matematicamente sono rientrato nei livelli... fermo restando la necessità di verificare il valore limite. Forse in alcuni casi potrebbe verificarsi di trovarti borderline e quindi proprio per quel db essere dentro o fuori una determinata fascia? Caso comunque credo raro e si può sempre decidere di considerarti in "franco sicurezza" e metterti nel caso peggiore...

Quindi, al lavoratore non cambierà niente e non gli procureremo ipoacusia se abbiamo svolto la valutazione di rischio nel miglior modo possibile, a prescindere se alla fine ricalcolo l'ex con o senza lcaeq.

Diciamo che il problema di forma "potrebbe" nascere se, conseguentemente un infortunio o malattia professionale, venga nominato qualcuno per spulciare pilo pilo la tua relazioncina, per volerci trovare per forza qualcosa che non va e romperti il deretano.

Tutto questo è un mio personalissimo parere.  :smt004


Giosmile
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silqua
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alessiotst ha scritto:x siliqua
Non dimentichiamoci che il DLgs 81 indica i valori di azione e limite in dB(A), quindi non ha alcun senso calcolare il LEX partendo dai LCeq.
Diverso è il discorso della verifica dell'efficacia del DPIu, per cui è esplicitamente scritto nella norma tecnica di considerare il LCeq.
In conclusione io ricalcolo il LEX sottraendo l'SNR dai LAeq delle mansioni dove i DPI sono necessari.
ciao alessiotst
infatti io non calcolo Lex a partire da leqC, Dio me ne scampi!
su L'ex  mi sono appunto anch'io chiesta come mettere insieme le mele (leqA) con le pere (leqC) ma poi ho risolto al femminile smettendo di ricalcolare L'ex che tanto è inutile come stirare gli strofinacci di cucina, a mio parere!
diverso è invece dimostrare, come dice 81, che grazie ai DPI non si supera il valore limite (cosa che secondo me avviene matematicamente se i DPI sono ben scelti, ma è meglio dirlo molto chiaramente, magari anche calcolando L'ex).
Lì comunque vale sempre molto la pena spendere molte parole sia scritte sia parlate con DDL insistendo
1) a comprare i DPI (giusti)
2) a fare la formazione!
3) a vigilare sul corretto uso
4) a elaborare il pare (già sopra lex 85)
infatti spesso accade che DDL o chi ne fa le veci non legga la relazione e salti a piè pari i calcoli, quindi è molto meglio concentrarsi sulle conclusioni e andare al sodo, 'che quelli anche se ti pagano non sempre ti stanno a sentire.
con ente di controllo ovviamente è un altro discorso meno psicologico e più di rigore tecnico, quindi sono d'accordo anche nell'attenzione ai calcoli e al rigore per non sbracare (per esempio dove ha senso io faccio sempre la verifica dei rumori impulsivi 9432)
grazie a tutti
silqua
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silqua ha scritto:
su L'ex  mi sono appunto anch'io chiesta come mettere insieme le mele (leqA) con le pere (leqC) ma poi ho risolto al femminile smettendo di ricalcolare L'ex che tanto è inutile come stirare gli strofinacci di cucina, a mio parere!
gli strofinacci da cucina si stirano, cavolo! se hai ospiti corri il Rischio di esposizione a stropicciature, al max per quelli per la polvere non applichi misure preventive di stiraggio
:smt030
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