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Locale ricarica batterie

In questo Forum verranno aperte discussioni su questioni eminentemente tecniche relative a impianti, macchine, rumore, vibrazioni, ATEX, prevenzione incendi, ecc...
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Giosmile
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Iscritto il: 29 apr 2008 14:17
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L'Azienda A (ente pubblico) è proprietaria e gestisce la manutenzione di un locale ove sono poste X scaffalature con Y batterie al piombo in fase di carica, con ovvia produzione di gas e atmosfere potenzialmente esplodenti (il tipo di batteria può produrre idrogeno durante la ricarica).

Tale locale è dotato di impianto di rilevazione di idrogeno, ricambio d'aria, rilevazione fumi ed antincendio, di proprietà e a carico dell'Azienda A per la manutenzione. L'impianto "sarebbe" stato realizzato rispettando le norme applicabili (almeno credo!) e dimensionato in relazione al tipo di batteria da alloggiare ed il numero. (???)

Il locale non è molto grande, un 70/80mq, e confina direttamente con l'esterno tramite una porta grande quanto il lato più grande (10 metri circa) ed è tenuta sempre aperta durante le attività (solo la notte, non presidiato da nessun operaio, il locale è tenuto chiuso, presumibilmente con impianti attivi).

L'Azienda A affida l'attività di movimentazione e collegamento/scollegamento di tali batterie dagli scaffali esclusivamente ad azienda B la quale opera con i suoi operai su turni durante il giorno. La notte nessuno ci lavora, le batterie sono lasciate in carica fino al mattino, quando l'operaio di turno di B arriva e apre la porta (detto in breve, se la notte succede qualcosa, tramite l'impianto dovrebbe arrivare segnalazione ad A che si attiva, ma non ne ho certezza).

Gli operai di A non possono mai entrare in tale locale, quindi non ci sono interferenze dirette con B all'interno di tale area se non durante le operazioni di manutenzione ordinaria o straordinaria (ma chi segnala i guasti? Chi se ne può accorgere? Boh).

Nel DUVRI e nei successivi doc di coordinamento, redatti da A per le interferenze esistenti, non riporta alcuna notizia in merito ai rischi di tale locale, nessuna notizia sulla gestione delle emergenze, durante il coordinamento nessun rischio di tale ambiente di lavoro è mai stato consegnato dall'Azienda A all'azienda B.

Premesso che di tale locale la proprietà di impianti, scaffali e batterie è di A e che B ha vinto appalto per movimentare tali batterie da tale locale ad altro locale e viceversa (ciclo di carica delle batterie per uso vetture elettriche), considerato inoltre che da contratto non si evince da nessuna parte cosa è a carico di B in merito a tale locale (ma in verità non dice nulla in merito a tanti altri punti), pongo tali domande:

- Chi dovrebbe fare o aver fatto la valutazione ATEX del rischio esplosione? In particolare, chi dovrebbe fare la classificazione del tipo di area?

- Ma durante il coordinamento art.26, A non avrebbe dovuto informare B di tutti i rischi dei luoghi di lavoro e quindi anche quelli relativi al locale di ricarica sebbene A non abbia operai impiegati in tale zona e consentire quindi a B di inserire tali info nella propria VDR e formare informare i propri lavoratori?

- Cosa è a carico della ditta B in termini di VR specifici - proprie attività - relativamente alle esplosioni?

Allo stato dell'arte, A (ribadisco, ente pubblico) si limita a dire che ha costruito gli impianti a norma e che tanto basta, il resto sarebbe tutto a carico di B, anche se, ripeto, da contratto non c'è scritto da nessuna parte.


Grazie
Giosmile
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Ronin
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Iscritto il: 07 apr 2006 19:09

1 vdr atex a carico di ciascuno per quanto di competenza, naturalmente (nello specifico l'atteggiamento di A mi sembra corretto: ventilazione secondo norma, e via andare, è un locale batterie mica un deposito di esplosivi)
2 sì, gli obblighi del DDL non si limitano al duvri, ma anche all'informazione degli appaltatori sui rischi che troveranno nella loro attività
3 come da punto 1: B acquisirà la vdr di A, valuterà se la propria attività ne modifica le condizioni e farà la VDR per la sua attività
4 contratto o non contratto, B porta lavoratori in un luogo a rischio, e dunque adempie agli obblighi di legge che hanno prevalenza su TUTTO. poi se ritiene di avere avuto oneri non previsti/non riconosciuti, sul primo documento contabile disponibile iscriverà riserva.
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Giosmile
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Sono d'accordo con te Ronin

peccato solo che A non ha informato B su nulla in merito ai rischi di tale locale, limitandosi solo a dire che gli impianti installati sono a norma.

D'altro canto B, se volesse fare la sua valutazione, dovrebbe conoscere tutti i dettagli tecnici degli impianti che non ha mai avuto da A, quindi non ha elementi per poter valutare il rischio. In verità non ha nemmeno gli elementi per coordinarsi nel caso in cui gli impianti non dovessero funzionare. Il DUVRI e tutti i verbali di coordinamento non dicono una cippa di niente su tale aspetto.

Una bella gatta da pelare, perchè in caso di incidenti non so quanto B possa appellarsi a tale mancato coordinamento del committente, visto che esiste comunque l'obbligo del DDL di B di verificare se esistono pericoli gravi ed imminenti (art.18) e per tale aspetto B non ha gli elementi per valutare tale evenienza (impianti non funzionanti, saturazione dell'atmosfera in condizioni particolari, ecc.).

Probabilmente B ha gli elementi per poter dire ad A: caro committente, non ci sono le condizioni per poter lavorare in tale locale. Ma questo si sa cosa significa per imprese che di questo campano... B dovrebbe fermare le attività e mettere in strada 8 lavoratori all'uopo assunti.


:smt017

Giosmile
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Ronin
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Iscritto il: 07 apr 2006 19:09

Giosmile ha scritto:peccato solo che A non ha informato B
scusa non ho capito: A affida a B un'attività di movimentazione di batterie, e B sostiene di non sapere che doveva entrare in un locale batterie? :smt044
Giosmile ha scritto:D'altro canto B, se volesse fare la sua valutazione, dovrebbe conoscere tutti i dettagli tecnici
a priori non è detto...
sapere (per iscritto, si capisce) di avere gli impianti a norma potrebbe (dico: potrebbe) anche essere sufficiente, come "dettaglio" organizzativo
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Giosmile
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Iscritto il: 29 apr 2008 14:17
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Intendo dire che A non ha fornito alcuna informazione a B in merito ai rischi specifici di tale locale.

B ovvio che conosceva l'attività... la questione è che A non ha ottemperato ad un suo obbligo e quindi si pensava a come tutelare B in caso di incidenti

Giosmile
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