Ciao a tutti,
ho una comunità privata che gestisce ragazzi con handicap mentali che fa effettuare i corsi di addetto antincedio ai dipendenti fuori orario di lavoro. Siccome questi ragazzi lavorano su turni, il corso viene fatto o prima del turno o dopo o nel giorno libero (che è infrasettimanale perchè appunto lavorano su turnazione festivi inclusi).
L'art. 37 del decreto 81 indica chiaramente che i corsi devono essere effettuati durante l'orario di lavoro, se questo non accade cosa deve fare nel mio caso la comunità? è obbligata a pagare gli straordinari? oppure è obbligata a farlo durante l'orario e non prima o dopo il turno? è possibile che sia esente dall'art. 37 perchè deve garantire, essendo una comunità assistenziale, che il personale sia sempre presente durante l'orario? i dipendenti posso lamentarsi?
Grazie mille a tutti!
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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FORMAZIONE FUORI ORARIO DI LAVORO
- Dott.ssa Simona
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simona
Ad un certo punto credo bisogna ragionare e dare un colpo alla botte e un colpo al secchio.
Soprattutto per imprese medio-piccole (sotto le 25 persone) capita che sono i dipendenti per primi a dirti che non vogliono "perdere tempo" durante il lavoro e vanno meglio la sera, con calma. Magari uscendo un poco prima dall'azienda.
A noi capita spesso di fare le 23 la sera per finire i corsi di antincendio-primosoccorso-art.37 perchè prima i lavoratori non sono "disponibili". Magari la gente non se ne accorge ma la formazione è un bagaglio in più che dai al dipendente. Soprattutto per corsi come P.S. e A.I. che sono nominali e non legati all'azienda, quindi il dipendente se li porta in giro.
Se è il dipendente a decidere di fare il corso la sera, noi accettiamo e il dipendente non prende "emonumenti" per quel lasso di tempo. Se è il datore di lavoro a insistere perchè questi corsi si facciano la sera fuori dall'orario di lavoro per non pagare il dipendente e non perdere tempo, allora il corso viene svolto regolarmente dalle 10 del mattino alle ore x del pomeriggio comprensivo di pausa pranzo.
Soprattutto per imprese medio-piccole (sotto le 25 persone) capita che sono i dipendenti per primi a dirti che non vogliono "perdere tempo" durante il lavoro e vanno meglio la sera, con calma. Magari uscendo un poco prima dall'azienda.
A noi capita spesso di fare le 23 la sera per finire i corsi di antincendio-primosoccorso-art.37 perchè prima i lavoratori non sono "disponibili". Magari la gente non se ne accorge ma la formazione è un bagaglio in più che dai al dipendente. Soprattutto per corsi come P.S. e A.I. che sono nominali e non legati all'azienda, quindi il dipendente se li porta in giro.
Se è il dipendente a decidere di fare il corso la sera, noi accettiamo e il dipendente non prende "emonumenti" per quel lasso di tempo. Se è il datore di lavoro a insistere perchè questi corsi si facciano la sera fuori dall'orario di lavoro per non pagare il dipendente e non perdere tempo, allora il corso viene svolto regolarmente dalle 10 del mattino alle ore x del pomeriggio comprensivo di pausa pranzo.
"Dosis sola facit velenum"
Legge n.125/2001 Alcol e Lavoro:"Se il vino non lo reggi l'uva te la devi magnà a chicchi!"
Legge n.125/2001 Alcol e Lavoro:"Se il vino non lo reggi l'uva te la devi magnà a chicchi!"
- Dott.ssa Simona
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Nel mio caso non sono i dipendenti a chiederlo..anche perchè lavorano su turni con gente che necissita di assistenza continua, è abbastanza pesante quindi non chiederebbero mai di fare corsi fuori orario, diventa molto pesante. O peggio nell'unico giorno libero, visto che come dicevo lavorano anche nel weekend.
Nel mio caso la ditta ha organizzato il corso, ha nominato chi deve seguirlo e ha deciso di farlo nei giorni liberi di quei dipendenti che seguono o prima/dopo il turno.
Vorrei capire se il lavoratore può fare qualcosa o richiedere che vengano pagate le ore.
Grazie!
Nel mio caso la ditta ha organizzato il corso, ha nominato chi deve seguirlo e ha deciso di farlo nei giorni liberi di quei dipendenti che seguono o prima/dopo il turno.
Vorrei capire se il lavoratore può fare qualcosa o richiedere che vengano pagate le ore.
Grazie!
simona
In quel caso si.
Secondo il T.U. come per quanto riguarda la visita medica, i corsi di formazione, informazione e addestramento (art.36 e art.37) devono essere effettuati durante l'orario di lavoro. Questo vuol dire che il DL può non pagare gli straordinari ma fermare il lavoro a squadre (in modo da poter comunque dare il servizio) e farli partecipare al corso in quegli orari.
Il dipendente, tramite il proprio RLS fa richiesta al datore di lavoro affinchè i suoi diritti non vengano lesi.
Art.37 co.12: devono essere svolti durante l'orario di lavoro. Richiedendo gli straordinari è fuori dall'orario di lavoro. Poi bisogna andare a vedere l'esatto utilizzo del termine "orario di lavoro".
Secondo il T.U. come per quanto riguarda la visita medica, i corsi di formazione, informazione e addestramento (art.36 e art.37) devono essere effettuati durante l'orario di lavoro. Questo vuol dire che il DL può non pagare gli straordinari ma fermare il lavoro a squadre (in modo da poter comunque dare il servizio) e farli partecipare al corso in quegli orari.
Il dipendente, tramite il proprio RLS fa richiesta al datore di lavoro affinchè i suoi diritti non vengano lesi.
Art.37 co.12: devono essere svolti durante l'orario di lavoro. Richiedendo gli straordinari è fuori dall'orario di lavoro. Poi bisogna andare a vedere l'esatto utilizzo del termine "orario di lavoro".
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- Dott.ssa Simona
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Infatti è quello che mi lascia perplessa... cosa vuol dire orario di lavoro nel caso in cui si parla di turni? per un educatore (come nel mio caso) l'orario di lavoro è l'orario del suo turno o l'orario di "apertura"? che nel mio caso sarebbe dalle 7 alle 21.
Un educatore fa il turno dalle 7 alle 14 e poi dalle 14 alle 18 segue il corso A.I., è in orario di lavoro? secondo me se un corso è in orario di lavoro vuol dire che le ore di frequenza non vanno ad aumentare il mio monte ore settimanale o mensile che sia, giusto? quindi secondo me nel mio caso la comunità sta andando contro ai diritti del lavoratore che si ritrova obbligato a fare il corso dopo aver lavorato senza che le ore in più vengano pagate o recuperate.
Un educatore fa il turno dalle 7 alle 14 e poi dalle 14 alle 18 segue il corso A.I., è in orario di lavoro? secondo me se un corso è in orario di lavoro vuol dire che le ore di frequenza non vanno ad aumentare il mio monte ore settimanale o mensile che sia, giusto? quindi secondo me nel mio caso la comunità sta andando contro ai diritti del lavoratore che si ritrova obbligato a fare il corso dopo aver lavorato senza che le ore in più vengano pagate o recuperate.
simona
Come dice zio paperone, il tempo è denaro.
Per cui, anche 2 ore per motivi di lavoro oltre l'orario di lavoro al mio paese, per ora e salvo sacconi & C., significano straordinario retribuito o, in alternativa compensato con permessi orari supplementari di pari durata, come fanno con gli ospedalieri che hanno il limite di 102 ore annue di straordinario ma che non possono certo mollare lì i malati e andarsene se il loro "cambio" per un x motivo non può venire a lavorare.
Per cui, anche 2 ore per motivi di lavoro oltre l'orario di lavoro al mio paese, per ora e salvo sacconi & C., significano straordinario retribuito o, in alternativa compensato con permessi orari supplementari di pari durata, come fanno con gli ospedalieri che hanno il limite di 102 ore annue di straordinario ma che non possono certo mollare lì i malati e andarsene se il loro "cambio" per un x motivo non può venire a lavorare.
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
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- Dott.ssa Simona
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Sono d'accordo.. ma anche qui la questione non è così semplice... bisogna vedere il contratto che hanno, per giudicarli straordinari a quanto ho capito l'educatore addirittura ne deve far richiesta. Nel senso che se la comunità avvisa solo un giorno prima che devi fare delle ore in più allora l'educatore se fa richiesta avrà gli straordinari pagati se non fa richiesta queste ora vanno in monte ore che per ora non ho ancora capito se vengono recuperate e quando. L'educatore fino ad ora non ha recuperato niente. Mi devo informare meglio. Però quello che volevo capire era se un comunità facendo assistenza a disabili può permettersi di mandare ai corsi gli educatori fuori orario di lavoro senza retribuzione aggiunta.
Grazie ancora!
Grazie ancora!
simona
Puoi proporre loro una cosa che non è esattamente regolare ma che è molto in voga: fate le due ore di corso oltre l'orario di lavoro, poi le due ore le recupererete prossimamente quando avrete dei bisogni particolari.
Il tutto chiaramente non risultante in carte "ufficiali".

Il tutto chiaramente non risultante in carte "ufficiali".

Quoto El Sander.
Aggiungo inoltre che i cavoli eventualmente amari saranno comunque del Datore di Lavoro, perchè già è complicato organizzare un'aula con 5 dipendenti, magari anche di diverse aziende, figuriamoci a dover pure intrecciare tutte le finestre orarie dei turnisti.
Io che organizzo un corso per es. per RLS, per minimo 10 persone, stilo un programma temporale di solito non troppo stringente per favorire chi ha problemi di lavoro (tipo 8 lezioni da 4 ore, 2 volte a settimana), ma poi gli intrecci e le supercazzole lavorative sono cacchi del DDL...
Giosmile
Aggiungo inoltre che i cavoli eventualmente amari saranno comunque del Datore di Lavoro, perchè già è complicato organizzare un'aula con 5 dipendenti, magari anche di diverse aziende, figuriamoci a dover pure intrecciare tutte le finestre orarie dei turnisti.
Io che organizzo un corso per es. per RLS, per minimo 10 persone, stilo un programma temporale di solito non troppo stringente per favorire chi ha problemi di lavoro (tipo 8 lezioni da 4 ore, 2 volte a settimana), ma poi gli intrecci e le supercazzole lavorative sono cacchi del DDL...
Giosmile