"In caso di attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori anteriormente al 6 luglio 2007 e che non permettono il rispetto dei valori limite di esposizione tenuto conto del progresso tecnico e delle misure organizzative messe in atto, l'obbligo del rispetto dei valori limite di esposizione di cui all'articolo 3 entra in vigore il 6 luglio 2010."
Cioè vuol dire che il DDL può continuare ad acquistare attrezzature di lavoro che non rispettano i valori di accelerazione di 5 m/s2 (HAV) e di 0,5 m/s2 (WBV). Inoltre fino al 2010 i limiti di esposizione di fatto non esistono.
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Fino a tale data saranno presenti i soli limiti di azione.
Mi chiedo, a che serve dunque la valutazione del rischio? Visti i valori e i coefficienti che le banche dati richiedono di utilizzare, tutti (o quasi) i lavoratori che utilizzano apparecchi per molto tempo durante il lavoro superano i valori limite di azione.
Inoltre, a che serve chiedere al DDL una palata di euro per una valutazione strumentale se poi il risultato è scontato? L'unico modo per evitare che l'esposizione superi i livelli di azione è agire sui tempi di esposizione, e questo lo si può fare semplicemente con l'uso delle banche dati.
Ciao
Marzio