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rischio non moderato

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Trivella
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premesso che rischio moderato = basso per la sicurezza e irrilevante per la salute come da 25/02 e quindi per le buone valutazioni fatte non ci son problemi, se è non moderato oppure basso sicurezza e irrilevante per la salute e viceversa come procedere? i 45 giorni stanno per terminare.....

:smt010
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Mauro
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1) effettuare la lavorazione in circolo chiuso
2) in alternativa utilizzo metodi di riduzione delle concentrazioni (aspirazione localizzata, diluizione, ecc)
2) in alternativa emettere procedure per limitare l'esposizione e rientrare nel fantomatico "rischio moderato"
3) in alternativa campionare ed eventualmente fare sorveglianza sanitaria. Se dal campionamento viene fuori che supero i TLV, torno al punto 1)

Buon lavoro
Mauro
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Mauro
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dimenticavo... che c'entra questo con i 45 gg?

Sempre Mauro
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Trivella
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art. 232 comma 4 per i 45 giorni.
Il mio problema è capire in base a cosa posso definire basso per sicurezza e rilevante per la salute per esempio.
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Mauro
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L'art. 232 comma 4) dice un'altra cosa. Se entro 45 gg il ministero competente non dice in che modo viene definito basso per sicurezza e irrilevante per la salute il rischio, il DdL va avanti ad usare le definizioni di "moderato" e "superiore al moderato" che c'erano prima.

La verita' e' che questo articolo, sempre secondo me, e' stato scritto per escludere dalla definizione dei quantitativi entro i quali il rischio e basso di default, le associazioni di categoria. In pratica, se queste non si fanno sentire entro 45 gg, i decreti verranno emessi quando avra' voglia il ministero, senza sentire nessuno.

E' un articolo politico, noi non centriamo nulla

:-)

Buon lavoro
Mauro
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artù
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Mauro ha scritto:..... in alternativa campionare ed eventualmente fare sorveglianza sanitaria. Se dal campionamento viene fuori che supero i TLV, torno al punto 1)

Buon lavoro
Mauro
la mia ASL e anche qualche documento ufficiale (se non ricordo male uno era della Regione Piemonte) sostengono che se l'esposizione personale supera il 10% del TLV (che viene definita ufficiosamente "soglia di attenzione") il rischio non può essere considerato irrilevante (ex-moderato).
mi piacerebbe sentire se qualcun'altro ha "incontrato"  questa considerazione
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Leggenda
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nota di servizio per Trivella

Le ho cambiato ancora l'avatar in quanto anche la seconda sua scelta e' gia' impiegata.
Se vuole puo' cambiarlo ma prima deve scorrere un bel po' di threads per vedere se quello che scegliera' e' gia' in uso o meno.
Grazie
Cordiali saluti

Mod
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Mauro
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Sei allo step successivo: ancor prima di parlare di TLV devi fare una sorta di pre- valutazione nella quale dire se il rischio e' moderato o superiore al moderato, e lo fai qualitativo-pseudo-quantitativamente, non certo analiticamente. Se sei gia' arrivato a dire che superi il 10% del TLV, sei gia' passato alla fase analitica. Qualcosa nella pre-valutazione ti deve aver suggerito che il rischio era superiore al moderato.

Non voglio entrare nella discussione sul significato di moderato e superiore al moderato. Nofer ha insegnato a tutti noi che e' una sciocchezza, ma ad oggi tanto e'

Comunque, se il rischio e' superiore al moderato, devi fare sorveglianza sanitaria e una valutazione analitica. Poi, se qualcuno dice che il 10% dei TLV e' un discriminante per qualcosa, vorrei sapere questo qualcosa cosa e'. Come dicevo, sei gia' allo step successivo, quindi se qualche regione dice che oltre il 10% del TLV e' superiore al moderato, ok, cosa devo fare? i campionamenti? li ho gia' fatti per sapere che e' superiore al 10% del TLV.

O non ho capito qualcosa, o queste regioni sono simpaticamente geniali

:-)

Buon lavoro

Mauro
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Trivella
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spesso usando l'inforisk capitava che il risultato era moderato ma avendo per esempio il gasolio che è un r40 mi sentivo di classificarlo medio (non moderato). ora che dizione dovrei usare basso per la sicurezza ed rilevante per la salute?
grazie per la risposta precedente Mauro.
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artù
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allora, senti la storia: inchiesta ASL per un infortunio su un tornio.
l'UPG fa un giro dell'officina e nel capannone in cui si salda osserva che non è presente l'impianto di aspirazione centralizzato ma che erano in uso solo aspiratori carrellati con ricircolo dell'aria in ambiente di lavoro.

per la valutazione del RC avevo comunque fatto effettuare il monitoraggio personale che, per me, era comunque il modo migliore per valutare il rischio per i saldatori, al di là di algoritmi vari che non avevo neanche la voglia di approfondire.
fatto stà che sono stati monitorate le polveri e, nelle polveri, i metalli.

per tutti i parametri si era intorno a valori di circa il 40% del TLV. quando l'UPG ha visto le analisi, ha prescritto: 1) l'installazione dell'impianto centralizzato (che poi è stato progettato e installato), ricorrendo al discorso del 10% di TLV superato e 2) dopo l'installazione dell'impianto, la ripetizione del monitoraggio per la verifica della sua efficienza.

mia considerazione: se l'azienda avesse già avuto l'impianto centralizzato, sono sicuro che alla valutazione non-analitica/algoritmica il rischio sarebbe risultato moderato. ora invece toccherà ripetere il monitoraggio, dato che stò 10% è il riferimento. sia chiaro, il 10% è talmente cautelativo che va benissimo, ma rimane comunque un riferimento ufficioso anche se poi diviene prassi
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