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Norma UNI - Parapetti provvisori

Archivio Cantieri temporanei o mobili/Cave/Edilizia.
Non sempre le procedure sono chiare e semplici. Per questo lo Staff di Sicurezzaonline ha attivato questa sezione per raccogliere tutte le problematiche relative alla sicurezza nei Cantiere Edili, nelle Cave e alla normativa tecnica in Edilizia (Riservato agli abbonati)
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Adrov
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Iscritto il: 15 ott 2004 14:35
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Prendo spunto da un messaggio di weareblind ...

non so se quello che sto per scrivere è off topic, nel qual caso chiedo preventivamente venia all'onnipresente MOD.

mi è capitata sottomano ultimamente una norma UNI molto interessante, riporto quanto presente sul catalogo UNI:

Norma numero : UNI EN 13374:2004 - Codice ICS : 91.220
 
Titolo : Parapetti provvisori - Specifica di prodotto, metodi di prova

Titolo in lingua inglese : Temporary edge protection systems - Product specification, test methods

Sommario : La presente norma è la versione ufficiale in lingua inglese della norma europea EN 13374 (edizione giugno 2004). La norma specifica i requisiti e i metodi di prova per i parapetti provvisori destinati all'uso durante la costruzione o la manutenzione di edifici o di altre strutture. Essa si applica ai parapetti provvisori per superfici piane e inclinate e ne specifica i requisiti per tre classi. Per parapetti provvisori con funzione di arresto (per esempio, caduta o scivolamento da un tetto) la norma specifica i requisiti per l'assorbimento di energia. La norma comprende i parapetti provvisori che sono collegati alla struttura e quelli che agiscono per gravità e a frizione su superfici piane. La norma non fornisce i requisiti per i parapetti provvisori realizzati per:- protezione contro l'impatto da veicoli o altre attrezzature mobili;- protezione dallo scivolamento di materiali sciolti, neve, ecc.;- protezione dalla caduta in genere del pubblico.La norma non si applica ai parapetti provvisori per ponteggi.


Come potete vedere è una norma che rigurda i parapetti provvisori nei cantieri edili, che specifica i requisiti per l'assorbimento di energia in caso di caduta o scivolamento da un tetto.

E' completamente in inglese

Costo 51,5 EURI ...

A parte le prime due pagine (titolo e premessa) non è altro che la fotocopia della noma in inglese, trattandosi di 31 pagine, il costo per ogni singola pagina è di 1,66 euro.

Non male per delle fotocopie.

:smt012

Saluti

Ringrazio Adrov per l'informazione relativa a questa norma UNI.
Evidenzio pero' che sarebbe anche auspicabile non dare la stura a repliche polemiche nei confronti del ns. Ente Nazionale di Unificazione.
Vi ringrazio anticipatamente se potete attenervi (ovviamente nei limiti della vs. disponibilita' di tempo e sempreche' lo riteniate opportuno) a commentare solo tecnicamente la presente norma (cosi' come l'altra sopra accennata).
Esprimendo la mia enorme gratitudine per le appassionate discussioni che fate quotidianamente nella community auguro a tutti un buon week end.

Cordiali saluti

Mod :smt039
Adrov
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vise
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Il mio non è un intervento polemico, espongo solo alcune riflessioni personali.
In fin dei conti se non vogliamo comprarla non siamo obbligati!
Penso inoltre che la UNI, associazione privata senza scopo di lucro, i cui soci, oltre 7000, sono imprese, liberi professionisti, associazioni, istituti scientifici e scolastici, realtà della Pubblica Amministrazione, svolga un ruolo importantissimo e che il personale, le sedi, i costi di pubblicazione, i collaboratori ecc ecc vadano pagati.
Come coprire i costi senza entrate?!
Aggiorniamoci visionando l'infocronoarchivio e specialLinks
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weareblind
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vise ha scritto:Il mio non è un intervento polemico, espongo solo alcune riflessioni personali.
In fin dei conti se non vogliamo comprarla non siamo obbligati!
Penso inoltre che la UNI, associazione privata senza scopo di lucro, i cui soci, oltre 7000, sono imprese, liberi professionisti, associazioni, istituti scientifici e scolastici, realtà della Pubblica Amministrazione, svolga un ruolo importantissimo e che il personale, le sedi, i costi di pubblicazione, i collaboratori ecc ecc vadano pagati.
Come coprire i costi senza entrate?!
Premetto che anche il mio non è un intervento polemico, ma perché l'UNI non ha fini di lucro? Le norme le paghiamo (appunto, manco tradotte).
We are blind to the worlds within us waiting to be born
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Adrov
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Sono perfettamente d'accordo con vise.

Il mio intento non era fare una polemica sul costo delle norme, ma volevo evidenziare che da un po' di tempo l'UNI pubblica alcune norme senza nemmeno preoccuparsi di tradurle in italiano.
Ritengo che, essendo norme ITALIANE, debbano almeno essere scritte in italiano e che nel loro prezzo non indifferente (più di 100.000 delle vecchie lire) dovesse essere compresa la traduzione.

"UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione"

Purtroppo, il mio inglese è solo scolastico, e non posso garantire che la mia traduzione dall'inglese sia corretta.  Anzi ....  :smt022

Soprattutto se si tratta di norme techine come quella che ho citato.

Saluti

 :smt039
Adrov
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Adrov
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Weare mi ha battuto sul tempo,

naturalmente di tratta di norme tecniche e non "norme techine"

:smt039
Adrov
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Lupomik
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Iscritto il: 10 dic 2004 16:34
Località: PARMA

faccio una domanda ed una considerazione non polemica.

1) secondo voi la norma, di cui non ho il testo ma che eventualmente mi riprometto di comprare, si applica anche alle operazioni di pulizia dei terrazzi ed in generale dei luoghi elevati (H <2 m). Secondo me la pulizia non rientra nel novero delle manutenzioni, ma sapete meglio di me come funziona in caso di incidente gravissimo con il rimando alla "regola dell'arte".

2) perchè io costruttore di una macchina qualsiasi, anche la più stupida, devo emettere un manuale di uso in italiano e costoro che sono i costruttori del sistema della regola dell'arte possono pontificare in inglese? ntauralmente perchè lro sono monoplisti !!!
La differenza fra  un genio e uno stupido  è che il genio ha dei limiti.
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Adrov
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Da quel che sono riuscito a capire (vedi sopra) la norma non si applica alle operazioni di pulizia normalmente intese, tra l'altro all'interno della norma vi è alcuna definizione di manutenzione.

Ritengo, comunque, che possano rientrare nel termine di manutenzione le eventuali pulizie straordinarie su terrazze o simili non adeguatamente protette. Se non sbaglio, per le nuove costruzioni il fascicolo tecnico dovrebbe prevederne la frequenza e le modalità.

La norma, secondo me è molto intersante in quanto definisce i parametri di resistenza minimi che devono possedere tre tipi di parapetti: classe A, classe B e classe C.
La classe A si può utilizzare su superfici piane fino ad una inclinazione di 10°.
La classe B con una inclinazione da 10° a 30°.
La classe C da 30° a 60 °.

Le dimensioni del parapetto sono quelle conosciute (un corrente ad un metro, corrente intermedio e fermapiede), con la differenza (per i cantieri) che il fermapiede è previsto con altezza di 15 cm, anziché 20.

E', inoltre, previsto che i parapetti siano marchiati. Per esempio un parapetto di classe A deve avere la seguente sigla: EN 13374 - A.
Devono essere impressi dul parapetto anche altri dati quali, ad esempio, l'identificazione del costruttore.

Resto col forte dubbio di non aver tradotto correttamente.  :smt026  

Saluti

:smt006
Adrov
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