Scusate, vorrei sapere se per valutare il rischio vibrazioni mano braccio partendo dai dati forniti dal costruttore secondo misurazione EN 60745-2-6 trovati sui libretti di elettroutensili acquistati recentemente , devo moltiplicarli per i fattori correttivi previsti nella Tabella 5 – Macchine elettriche. Coefficienti moltiplicativi (fattore di correzione) per calcolare l'esposizione stimata in campo a partire dai dati di certificazione, della guida all'uso della banca dati vibrazioni ISPESL.
Ad esempio:
Dati su recente libretto di Trapano a percussione:
Informazioni supplementari secondo EN 60745
Valori di vibrazioni triassiali (somma vettoriale delle vibrazioni) Misurazione secondo la norma EN 60745-2-6
Foratura a percussione nel calcestruzzo, ah,HD 15 m/s2
Incertezza (K) 1.5 m/s2
non si intende che il valore durante la foratura nel calcestruzzo puo' osccillare di + o - 1.5 m/s2? quindi al massimo circa 16.5 m/s2
o devo comunque moltiplicare il valore misurato dal costruttore secondo la norma EN 60745-2-6, per il fattore correttivo previsto su tabella 5 guida all'uso della banca dati vibrazioni ISPESL per trapani a percussione in base alla norma EN 50144-2-1; ; Fattore di correzione: 1,5; pur essendo rifermenti a due norme EN diverse?
Continuando con l'esempio:
15 m/s2 x 1.5 = 22,5 m/s2
In questo modo superando il limite per il periodo breve di 20 m/s2, che su una attrezzatura messa in commercio di recente da una delle primarie case costruttici di elettroutensili mi pare un po' strano?
non sono riuscito a trovare da nessuna parte informazioni esurienti in merito, vi ringrazio anticipatamente per la collaborazione...
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A lui va la nostra gratitudine ed il nostro affettuoso ricordo.
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Vibrazioni dati costruttore da libretto uso e manutenzione
La "Guida all'utilizzo della banca dati" (ex) ISPESL non lascia dubbi: devi applicare il fattore di correzione.
E, se superi il limite per il periodo breve, devi agire di conseguenza.
E, se superi il limite per il periodo breve, devi agire di conseguenza.
Essere saggio e amare eccede le capacità dell'uomo. (W. Shakespeare)
Il mio dubbio in merito alle differenti nome EN: EN 60745-2-6 citata sui dati misurati in condizioni di utilizzo (perforazione, ecc...) dei nuovi libretti, ed EN 50144-2-1 citata sulla banca dati ISPESL dove è previsto l'uso del fattore di correzione; rimane invariato.artù ha scritto:La "Guida all'utilizzo della banca dati" (ex) ISPESL non lascia dubbi: devi applicare il fattore di correzione.
E, se superi il limite per il periodo breve, devi agire di conseguenza.
Qualcuno di voi conosce la norma UNI CEN/TR 15350Vibrazioni meccaniche - Linee guida per la valutazione dell'esposizione al sistema mano-braccio partendo dalle informazioni disponibili, comprese quelle fornite dal fabbricante della macchina; pubblicata 26/11/2009.
In questa norma deve essere scritto come utilizzare correttamente i nuovi dati:
Aw :(valore certificato emissione in accordo a specifico standard EN ISO), e K : incertezza estesa;
presenti sui libretti di uso e manutenzione piu' recenti.
In questa norma deve essere scritto come utilizzare correttamente i nuovi dati:
Aw :(valore certificato emissione in accordo a specifico standard EN ISO), e K : incertezza estesa;
presenti sui libretti di uso e manutenzione piu' recenti.
Prova a vedere il punto 3.07 delle seguenti linee guida
http://www.ispesl.it/linee_guida/Fattor ... %20web.pdf
Ciao
http://www.ispesl.it/linee_guida/Fattor ... %20web.pdf
Ciao
Ciao Luigi, ti ringrazio, conosco già tali linee guida, ma il fatto è che tali linee guida fanno ancora espressamente riferimento alla versione precedente della norma UNI CEN/TR 15350:2006, essedo tale documento in revisione 1 aprovata il 12/11/09, prima della pubblicazione della versione UNI CEN/TR 15350:2009 pubblicata il 26/11/2009, e la revisione 2 di tali linee guida approvata l'11/03/10 riguarda solo le Radiazioni ottiche artificiali.
Salve a tutti, riprendo questo vecchio topic visto che il dubbio adesso viene a me :smt002
Nel punto 3.07 delle Linee Guida ISPESL sta scritto
La mia interpretazione sarebbe quella di associare il valore "incertezza K" riportato nei manuali dopo i valori di vibrazioni a i coefficienti moltiplicativi senza dover nuovamente applicare la correzione prevista dalla UNI CEN/TR 15350:2009.
Però leggendo la norma 2009, ad esempio una per Levigatrice, leggo che sia in caso sia certificata secondo EN 50144-2-4 che con EN 60745-2-4:2003, il coefficiente moltiplicativo indicato è 1,5!!! Quindi sembrerebbe che indipendentemente dal valore di partenza il coefficiente vada sempre applicato
:smt017 :smt017
Nel punto 3.07 delle Linee Guida ISPESL sta scritto
Qualora il libretto di istruzioni ed uso fornito dal produttore riporti i coefficienti moltiplicativi che consentono di stimare i dati in campo a partire dai dati di certificazione, occorrerà usare questi ultimi e non i dati forniti nella Linea Guida UNI CEN/TR 15350. Tali dati inerenti la stima dell’esposizione in campo a partire dai dati di certificazione per le differenti condizioni di impiego previste per il macchinario dovranno obbligatoriamente essere riportati nei libretti di istruzione ed uso ai sensi della Nuova Direttiva Macchine (la 2006/42/CE) sia per l’esposizione ad HAV che
WBV
La mia interpretazione sarebbe quella di associare il valore "incertezza K" riportato nei manuali dopo i valori di vibrazioni a i coefficienti moltiplicativi senza dover nuovamente applicare la correzione prevista dalla UNI CEN/TR 15350:2009.
Però leggendo la norma 2009, ad esempio una per Levigatrice, leggo che sia in caso sia certificata secondo EN 50144-2-4 che con EN 60745-2-4:2003, il coefficiente moltiplicativo indicato è 1,5!!! Quindi sembrerebbe che indipendentemente dal valore di partenza il coefficiente vada sempre applicato
:smt017 :smt017
Buon giorno,
ho iniziato da pochissimo ad occuparmi del problema vibrazioni ed ho avuto gli stessi dubbi e perplessità di sandrosic.
Ho letto le indicazioni per l'utilizzo della banca dati vibrazioni INAIL e anche la UNI CEN/TR 15350 2009, quindi io personalmente procederei in questo modo:
1- chiaramente se trovo l'attrezzatura in BDV con dati misurati, non ho problemi di fattore correttivo, utilizzo il dato di acc misurato della banca dati stessa;
2- l'attrezzatura è in banca dati e sempre in BDV vengono riportati i dati del libretto (mancano i dati misurati BDV) con fattori correttivi; bene, utilizzo tali dati
3 - non c'è l'attrezzatura in banca dati ; se l'attrezzatura è antecedente al 2005, quindi il dato del libretto si riferisce a misure su singolo asse, utilizzo il fattore correttivo indicato dalla UNI15350 (se manca l'attrezzatura specifica nella norma citata comunque applicato un F pari a 1,5);
4 - non c'è l'attrezzatura in banca dati; atterzzatura successiva al 2005 quindi ho (dovrei avere) valori di acc ricavati su tre assi e anche incertezza da libretto, utilizzo tali dati senza fattore di correzione.
riporto anche una frase dalle istruzioni BDV:
"Tali coefficienti moltiplicativi sono riportati in Banca Dati in corrispondenza dei valori di emissione dichiarati e vanno usati per poter ottenere una stima dei valori di esposizione riscontrabili in campo a partire dai dati di certificazione, per i macchinari certificati sulla base delle precedenti norme di prodotto, in particolare: Utensili pneumatici: Vecchia Serie :EN 28862 (ISO 8662) e Utensili elettrici: Vecchia Serie: EN 60745 – EN 501442"
quindi si applicano i Fcorr solo sulle "vecchie apparecchiature", cioè quelle per le quali le misure, poi riportate nei libretti, venivano ottenute da un solo asse.
...ho capito questo, infierite pure.
dado
ho iniziato da pochissimo ad occuparmi del problema vibrazioni ed ho avuto gli stessi dubbi e perplessità di sandrosic.
Ho letto le indicazioni per l'utilizzo della banca dati vibrazioni INAIL e anche la UNI CEN/TR 15350 2009, quindi io personalmente procederei in questo modo:
1- chiaramente se trovo l'attrezzatura in BDV con dati misurati, non ho problemi di fattore correttivo, utilizzo il dato di acc misurato della banca dati stessa;
2- l'attrezzatura è in banca dati e sempre in BDV vengono riportati i dati del libretto (mancano i dati misurati BDV) con fattori correttivi; bene, utilizzo tali dati
3 - non c'è l'attrezzatura in banca dati ; se l'attrezzatura è antecedente al 2005, quindi il dato del libretto si riferisce a misure su singolo asse, utilizzo il fattore correttivo indicato dalla UNI15350 (se manca l'attrezzatura specifica nella norma citata comunque applicato un F pari a 1,5);
4 - non c'è l'attrezzatura in banca dati; atterzzatura successiva al 2005 quindi ho (dovrei avere) valori di acc ricavati su tre assi e anche incertezza da libretto, utilizzo tali dati senza fattore di correzione.
riporto anche una frase dalle istruzioni BDV:
"Tali coefficienti moltiplicativi sono riportati in Banca Dati in corrispondenza dei valori di emissione dichiarati e vanno usati per poter ottenere una stima dei valori di esposizione riscontrabili in campo a partire dai dati di certificazione, per i macchinari certificati sulla base delle precedenti norme di prodotto, in particolare: Utensili pneumatici: Vecchia Serie :EN 28862 (ISO 8662) e Utensili elettrici: Vecchia Serie: EN 60745 – EN 501442"
quindi si applicano i Fcorr solo sulle "vecchie apparecchiature", cioè quelle per le quali le misure, poi riportate nei libretti, venivano ottenute da un solo asse.
...ho capito questo, infierite pure.
dado